[Hanna/Caleb]
«Io e te, tutte le mattine… a fare colazione. E azzeccare i gusti dell’altro.»

"Beh perchè dopotutto conoscete Spencer Hastings,no? Sin da quand'era bambina si era dedicata completamente allo studio,puntava sempre al meglio ed era un obiettivo che raggiungeva,qualsiasi cosa accadesse." questa è la mia prima OS in questa categoria,riguarda la coppia spencerxtoby,ed è narrata in successione alla scoperta di A,quindi non c'è nessuno spoiler. spero vi piaccia. xx

"Quando Alison DeLaurentis mi guardava, era così che mi sentivo: invisibile, ai suoi occhi, ed automaticamente a quelli di tutti gli altri."

Tra le lacrime riuscii a sorridere, Ezra era e sarebbe sempre stato l'emozione più intesa della mia vita.

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[Jason/Aria, hints Ezria]
"Molto probabilmente quella situazione è cominciata così: quando lui ha scrollato le spalle e l’ha fatta entrare in casa, perché fuori si gelava, e ad Aria si sono illuminati gli occhi quando si è offerto di preparare del caffè."

[Jason/Alison - DiLaurentiscest]
Alison non saprebbe dire quando di preciso sia iniziato l'eterno dissidio tra lei e Jason.
Da che ha memoria, ricorda di averci sempre litigato, fin dai tempi della culla.
Probabilmente è una di quelle cose che cominciano da lì – con la gelosia per la sorellina minore che cattura ogni affetto ed attenzione degli adulti.
Poi si cresce tra spintoni e tirate di capelli non appena mamma e papà voltano lo sguardo, con gli scherzi un po' cattivi e le parolacce imparate dai ragazzini più grandi.
Certo, ogni fratello e sorella che si rispettino possono raccontare di aver vissuto tutto questo, ma Alison è sempre stata convinta che quello tra lei e Jason fosse altro.
Come una malizia mischiata nel sangue, una voglia continua di darsi sui nervi a vicenda, perfino ora che entrambi hanno superato da parecchio l'età dei dispetti infantili.

Premetto che adoro il personaggio di Alison, anche se magari in questa ff è descritto in modo negativo, ho infatti provato ad associare degli aggettivi al suo carattere usando un acrostico.

In questa fan fiction ho provato a immaginare come sono le nostre 4 liars agli occhi di A associando a ogniuna di loro uno dei sette peccati capitali

Questa è una one-shot su Pretty Little Liars. La storia è ambientata prima della scomparsa di Alison e le descrizioni sono quelle del libro (come ad esempio Spencer bionda e così via). Oltre ad essere la mia prima one-shot è anche la prima storia che pubblico qui, quindi vi prego di essere clementi. Che dire, buona lettura Liars e non ;)

Ali è morta per colpa di un segreto.
Ma non è riuscita a passare oltre, non ha oltrepassato quella soglia quando le si è presentata davanti.
Del resto, lei sa che il suo posto è qui, a Rosewood, al fianco delle sue amiche che ora più di prima hanno bisogno di lei, l'Ape Regina del loro gruppo. Perché Alison non le farà sprofondare miseramente, non permetterà al suo assassino di farla franca.
E, mentre il destino continua a mescolare le carte, la giovane defunta cerca in tutti i modi di comunicare con le amiche mentre le guarda vivere, crescere e viene a conoscenza dei suoi sbagli, di quella parte di lei che ha sempre rinnegato.

[Toby/Spencer]
Deve lasciarlo - ferirlo per salvarlo - , ma la verità è che vorrebbe solo fermare il tempo nell'esatto istante in cui Toby pronuncia il suo nome – dolcemente, disperatamente - come fosse l'unica cosa che abbia importanza.

[20 prompt. 20 frasi. 20 marmocchi]
14. Azzurro. (Aria)
“Aria, tu come lo vuoi il Principe Azzurro?” Aria accenna un sorriso timido e china il capo verso il basso sussurrando in voce appena percepibile: “lo voglio come Noel Kahn”.
7. Videogame. (Lucas)
A Lucas piace giocare con il suo videogame, perché nella realtà virtuale di cui è protagonista a nessuno verrebbe mai in mente di chiamarlo “perdente”.

[Mike & Byron Montomery]
Ma più Byron si avvicina, più ha l’impressione che Mike stia precipitando e non sa come riportarlo in superficie.
Il figlio annaspa nel buio e, nella mente del padre, la sua immagine si frappone a quella di qualcun altro.
Il ricordo di Scott è ancora talmente vivido, talmente intenso che anche Byron adesso preferirebbe non vedere più nulla.
Così fa scattare l’interruttore; la luce si spegne.

Jason scattò un’ultima fotografia, pregustandosi già il momento in cui avrebbe visto, nella sua camera oscura, il lavoro compiuto: il volto della ragazza di cui era ossessionato, la sua bellezza e ogni suo particolare erano intrappolati nel rullino della macchina fotografica.

[Lucas/Hanna]
Nei suoi ricordi, lui era il ragazzino impacciato dei tempi del liceo, il nerd che tutti disprezzavano – o nel migliore dei casi ignoravano.
Per questo, ora che se lo trova davanti – un uomo fatto e finito, sicuro di sé e affascinante – quasi non lo riconosce, il suo Lucas.
L'abbraccia con il suo tipico calore, ma con una sicurezza estranea, che non ha mai avuto, e Hanna può solo meravigliarsene.
Quanti anni sono passati?