Minho è uno studente calmo e tranquillo ha il suo gruppo di amici e l'unica cosa che vuole è sfondare nel mondo del calcio.
Taemin invece è la spalla destra del capo della scuola e insieme a lui si diverte a distruggere i sogni degli altri.
Che cosa succederà se questi due ragazzi si incontreranno? Si ameranno? Si odieranno?
E che cosa succederebbe se per colpa di uno dei due saranno costretti a dividersi e a rincontrarsi dopo anni? Riusciranno a parlarsi ancora?
E se la stessa cosa si ripetesse ad altre due persone? Riusciranno ad evitare il destino che è toccato a loro oppure no?

{Insp. Manga/Anime - Nana}
[I due ultimi capitoli sono stati cancellati per motivi "tecnici", la storia proseguirà senza gli ultimi avvenimenti, in modo diverso.]
Kibum e Jonghyun si amarono, un tempo, in un paesino di Daegu. Entrambi orfani e sotto lo stesso tutore ebbero modo di conoscersi, per poi, dolcemente, innamorarsi. Condividevano, grazie ad un legame quasi malato, parte delle cose. Dalle sigarette al gusto non più così personale di indossare gli stivali di pelle, alle chitarre, alla musica.
Taemin e Minho era soltanto dei ragazzini quando si conobbero, su una spiaggia di Busan. Si amarono, e per Taemin quello fu un punto di svolta. Si amarono davvero, sebbene così giovani, si amarono profondamente, un po' come Kibum e Jonghyun.
Eppure un giorno Jonghyun partì per Seoul, per inseguire un sogno che si erano prefissati insieme.
Eppure, un giorno, Minho sparì, senza lasciare tracce.
Caso o destino, Kibum e Taemin si incontrarono sullo stesso treno, entrambi per andare a Seoul, entrambi ventenni, entrambi col cuore ancora pieno di quelle persone che crudelmente li avevano abbandonati.
{JongKey - 2Min [Taoris - Kaisoo - HunHan (successivamente)]}
{SHINee, Exo e altri artisti dell'ambiente kpop, la storia non è soltanto concentrata sugli SHINee.}

"Pensavi che me ne sarei andato? Che avrei scelto la via più facile? Sono stanco, troppo stanco per ribellarmi un'ultima volta contro di te. E onestamente credo di non esserne più in grado. Mi hai fottuto il cervello. Sei felice? Ce l'hai fatta. Mi hai in pugno. Voglio farti sapere che non mi pento di nulla perché ogni azione, ogni singola scelta mi ha portato qui. No, non mi pento di nulla, hai capito bene. Ora spara. Premi il grilletto."

Mentre lo vede avviarsi sulla banchina verso le scale di sottopassaggio, ha un flash... e se fosse...?
Accelera per raggiungerlo. Nel superarlo lancia una fugace occhiata a lato per vedere di scorgerne il profilo ma la testa bassa e il cappuccio non gli permettono di vedere molto.
Prova quindi ad approfittarne al momento di voltarsi verso l'amico rimasto indietro, ma il cappuccio è ben calato sulla testa.
Scendono tutti nel sottopassaggio, si vede che è l'ora di pranzo, è pieno d gente, ma Kibum riesce ancora a tener sott'occhio il suo obbiettivo e al momento di scegliere da che parte risalire, spinge il più piccolo verso la direzione che ha preso quel ragazzo.
"E' che ha un'aria così familiare..."

Doveva essere un giorno come tanti altri se non fosse successo quello.
In un attimo si è trasformato in un giorno che rimarrà impresso nella memoria...
-Jinki-ah so che sei giovane...troppo giovane per questa grande responsabilità ma nessuno può occuparsi di lui se non tu-
-Si...- dico abbassando il capo -...lo so nonna-

Lo vede scendere le scale, con solo una valigia in mano e una borsa. Decisamente poco rispetto a quella che sarebbe la sua consuetudine. Ma adesso è diverso, perché quello che è sempre stato è cambiato.
Non dice una parola, nemmeno quando lo incrocia sugli ultimi gradini. Solleva lo guardo, si fissano per un lunghissimo breve secondo e poi lui sale sul taxi, che lo porterà lontano da quella casa.

"Dammi mille baci, poi cento,
poi ancora mille, poi di nuovo cento,
poi senza smettere altri mille, poi cento"
[Catullo, Carme V]

Nel 1948, la Corea è ufficialmente spaccata in due. Famiglie che vengono divise, le persone fuggono alla ricerca di qualcosa di migliore, con la disperata speranza di ritrovare la pace.
Così Kim Jonghyun, come innumerevoli persone senza nome, affronta a sua volta questo viaggio acccidentato anche lui desideroso di ricongiungersi ai suoi cari.
Disclaimer – Questi personaggi non mi appartengono e la storia non è assolutamente scritta a scopo di lucro, i fatti raccontati sono frutto della mia invenzione.

Non sapeva come si era ritrovato in quel posto. Non sapeva neppure perché l’istinto gli avesse detto di seguire quella stradina che non era sicuro di dove l’avrebbe portato, eppure lo fece, e alla fine trovò uno splendido mandorlo in fiore che sembrava il protagonista di quel panorama.
Si avvicinò al tronco, incuriosito da una scritta incisa sopra ad esso che da lontano non poteva leggere.
"클럽보물찾기"

“Io penso che non importa quanto ci si possa allenare o quanti sacrifici si fanno, nello sport questo non ha importanza se vuoi diventare qualcuno. I più forti sono quelli che restano in campo per ultimi, in piedi, e comunque, a me non importa davvero che marca sia quella dei palloni, riuscirò a segnare in ogni caso, quando mi alzeranno la palla, io la schiaccerò e segnerò.”
Kibum si sentì come innervosito da quel tipo. “Non pensi che qualcuno possa murarti?”
“Nessuno riuscirà a murarmi, perché io voglio restare l’ultimo sul campo.” Con sicurezza, raccolse la sua palla tricolore da terra. “Beh, allora ci vediamo al torneo. Adesso sono davvero curioso di giocare contro di te.”

Si era risvolto al più piccolo con un sorriso, grato che fosse venuto ad accompagnarlo quella volta. Solitamente, non aveva problemi a recarsi lì anche da solo, anzi spesso lo preferiva, ma Taemin gli aveva sempre detto che stargli vicino, anche in quelle occasioni, non era assolutamente un fastidio.

Il vero amore… tutte sciocchezze! Ero troppo razionale per credere in idiozie del genere e soprattutto, mi era ancora più difficile immaginare che qualcuno potesse farmi innamorare di lui…
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Rieccomi con la nuova FF sugli SHINee di cui vi avevo parlato qualche settimana fa^^
Spero vi piacerà! Buona lettura

Avvertimento

(dal primo capitolo)
{Ancora scosso dall'orgasmo appena vissuto, tentò di scusarsi per non essere riuscito a fermarlo in tempo ma Lenny pulendosi un po’ le labbra lo guardò e poggiandosi al suo fianco gli accarezzò il volto e lo ammonì.
"Quando si fa l'amore, non ci si scusa e tutto è lecito.
Basta non essere egoisti e pronti a darsi in tutto e per tutto, rispettando comunque la propria individualità" sorrise.
Il giovane rimase colpito da quelle parole, lui non stava facendo del semplice sesso con lui ma... l'amore. }
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Salve questa è la mia prima ff.
L'ho voluta creare ispirandomi ad un eventuale desiderio d'evasione da parte del leader degli Shinee.
Vi siete mai chiesti cosa volesse oltre alla sua vita da Idol?
Forse... anche lui avrebbe voluto una sua isola di pace.... Assaporare una serata diversa dalle altre, dove è d'obbligo staccare la spina.
Io ci ho provato, ed ho provato a creare questo.
Speriamo che la lettura sia di vostro gradimento e sopratutto non troviate troppi ...orrori.
Buona lettura.
Grazie temerari.
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"Non abbandonarmi di nuovo per favore"
quelle furono le uniche parole che mi ricordo dell'incidente.