Hey Jude don’t make it bad,
take a sad song and make it better;
remember to let her into your heart,
then you can start to make it better.

"Sono una persona per natura sedentaria e pigra, il cambiamento, di qualsiasi genere mi ha sempre dato fasidio, dunque dopo aver attraversato il Pacifico potete certamente capire che il mio umore non è dei migliori in questo momento."
AU scolastica, che prende luogo in un'accademia di musica...

Un suo piede ha un fremito, poi Jude si gira, avvolgendosi ancora di più nelle lenzuola che lo coprono, che sfiorano la pelle lì dove dovresti esserci tu. Nell’aria c’è quel rumore di sbadiglio appena fatto, e l’odore del mattino si intreccia alla luce fredda.
Ma tu non lo puoi sapere.

L'amore tra Robert e Jude, dai primi momenti.
Grazie per le recensioni, maria rosa :D

Le loro risa sembravano lambire il cielo.

Il professor Law si passa una mano tra i capelli, e questo basta per mandarmi in tilt i neuroni; apro la bocca, in cerca d’aria, cercando di non pensare a quanto mi piacerebbe poter essere io stesso a passargli la mano tra quei suoi capelli disordinati. [...]
Non tutto è come sembra...

Era un pettegolezzo quel bromance tra Downey e Law, prove concrete non ne esistevano ed i paparazzi neppure le cercavano, visto che i due si offrivano platealmente con siparietti memorabili...

Seguito di Una ragione per dire di no.
Si fermarono, Jude sorpreso e Robert sconvolto, un solo pensiero si agitava nelle loro teste.
No, non può essere qui!

Jude ha quattordici anni, è maniaco dell'ordine, amante della lettertura inglese e irrimiediabilmente sfigato.
Downey ha diciott'anni, nessuno sa il suo vero nome, è uno dei ragazzi più popolari della scuola e vuole a tutti i costi diventare amico di Jude.
Nulla può più essere come prima.
“Perché mi piaci. Mi piacciono i tuoi occhi.” [2. Interrogation]
[probabile OOC]

La tazza era andata in frantumi subito.
Rispondo all'iniziativa indetta dal « Collection of Starlight »: The Fandom Show.

Salve, mi chiamo Robert, il mio peggior difetto è che smetto di ragionare quando a cena mi viene posato davanti il dolce, il mio sogno, quello di assaggiare tutte le opere d’arte del gusto delle pasticcerie Londinesi.

Sentii distintamente il suono delle ossa che scricchiolavano,mischiato al suono delle urla di quello che,un attimo prima,mi era parso l’essere più temibile che avessi mai visto.
E ciò mi preoccupava ancora di più. [...] « C- cosa…cosa stai facendo? » La risposta mi arrivò pronta e decisa nell’attimo in cui sentii i suoi denti affondare nella mia carne.

Ci sono quelle giornate in cui fuori è bello, hai un vestito nuovo addosso, tutti ti sorridono, ma, perché in quelle giornate il ma è caratteristico.
**Jude POV**

-Bhe, ecco, il fenomeno che vi vede insieme- disse il giornalista con più barba che capelli. Il modo in cui calcò il tono sull’ultima parola mi fece rabbrividire. Poteva essere facilmente frainteso. Insomma, non che io volessi fraintenderlo, ecco. Cioè, però magari Robert avrebbe potuto pensare male. Perché se ci si pensa bene, è un modo un po’ strano di…Merda, ma che cazzo sto facendo? Da quando mi faccio queste inutili seghe mentali?

Sfoggiò un sorriso amaro, lo sguardo palesemente perso in chissà quale ricordo.
“Perché ero giovane, stupido ed innamorato, ecco perché…” disse con un filo di voce, guardandomi negli occhi prima di abbassare lo sguardo, mordendosi appena il labbro.
E direi che se il mio cuore fosse stato ancora in grado di battere avrebbe perso un battito.
Possibile che lo avesse fatto per me?