"cielo sembra così vicino…per arrivare lassù però devo prima cadere…"

"-Allora...come va la vita?- La mia voce trema e il mio sorriso si trasforma in una smorfia quando non rispondi…-Col dobbiamo parlare…-"

Vuoi sapere che non mi ferisce più tutto questo? O è troppo perfino per te?

"SBAM! Perché hai sbattuto la porta? Perché te ne sei andato?"

"Il mio cuore piange dalla felicità quando ti vedo, il mio corpo freme, voglioso ma paziente…"

"Un bacio, un altro, mille altri baci…come faccio a desiderare così tanto le tue labbra? …sarà forse che ti amo? "

"Perchè hai smesso di sorridere? Perchè quello sguardo sconvolto? sono solo ubriaco, ancora..."

Non so perché lo stò facendo e non ho alcuna intenzione di domandarmelo per la trecento milionesima volta, ma stò comunque per bussare alla porta della suite 321.
Sono col pugno alzato a mezz’aria, basterebbe un solo colpo e…
Cazzo ho paura.
Il mio cuore batte troppo forte e di questo passo uscirà fuori squarciando il mio petto in due.

Io lo amo,sopra ogni cosa. Non sai quanto avrei voluto che fosse venuto qui, a tenermi la mano, mentre il medico mi diagnosticava la malattia. Quanto vorrei passare questi ultimi momenti con lui, a fare l'amore, mentre mi guarda negli occhi e mi dice che mi ama, come una volta.

Jared cercava di sembrare rude, virile, ma quando 'il suo migliore amico' lo guardava negli occhi ed entrava in lui, tutte le sue convinzioni di tenere i sentimenti fuori dal loro rapporto svanivano insieme all'aria.
E ne rimaneva solo l'odore di quelle convinzioni , ma era troppo debole rispetto al profumo di Colin.

Jared fissò lo schermo del proprio televisore come imbambolato . No , imbambolato è troppo poco . Rimase lì come un maledetto stoccafisso , la bocca che per poco non sfiorava il tappeto che occupava metà del salotto e il suo gomito , poco prima appoggiato sul bracciolo del divano , era rovinosamente scivolato giù , facendolo rimanere ancora più male.
" Oh porca troia Farrell." mormorò allo schermo , dove il suo collega blaterava ancora agitandosi sul divanetto "Ma porchissima troia Farrell!" urlò poi .
Non era possibile , non lo aveva detto davvero . Aveva rotto i coglioni , precisamente glieli aveva rotti a lui, sul fatto che no , non potevano minimante dare un segno anche solo microscopico al mondo della loro "relazione" - ma lo era alla fine , una relazione quella ? - e lui che faceva ?
Che straminchia faceva ? Sbatteva in faccia al mondo che lo trovava carino , tenero , cute.
Ma un par di palle cute !
Happy Birthday Mister Leto !

Ero davanti ad uno specchio, seduto nel mio camerino, a ripensare alle ultime ore, o meglio a cercare di capire perchè Colin non si fosse fatto sentire. Controllai nuovamente il mio blackberry, ma niente, nè chiamate, nè messaggi...iniziavo a preoccuparmi, quando sentì bussare alla porta.

Colin e Jared dal set di Xander.

Dicembre 2010 - Jared Leto e Colin Farrell, di nuovo insieme, ma...

Xander lost time
"Volevo solo un padre.. anche a mezzo servizio.. a.. a cottimo..” – sorrise.
Colin Farrell con la propria mano sinistra, gli strinse la destra.
Stesi, a busto nudo e jeans slavati, scalzi, stavano a guardare le stelle, tra le dune del deserto marocchino, anche quella notte.
Lui e Jared Leto avevano trovato quell’angolo tranquillo, dove parlare e riprendersi dalle lunghe giornate di riprese sul set del film Alexander the Great.