Al di là del nostro naso Babbano esiste un mondo dove tutto diventa possibile.
Un mondo dove andare a scuola significa impugnare una bacchetta e i compiti assegnati a casa sono per riuscir a trasfigurare un posacenere in un topolino.
Un mondo dove i mostri sono reali e affrontarli è come vivere una grande avventura.
Un mondo dove i sogni di Darren Criss e di Chris Colfer possono diventare realtà.
Un mondo dove, con un pizzico di magia, per questi due giovani, tutto diventa più semplice e forse migliore.
Hogwarts!CrissColfer

|Baby Darren e Baby Chris|
“Ciao! Non ti aspettavo, che cosa ci fai qua Chris?”
Darren lo guardava con quei suoi occhioni pieni di innocenza e sorrideva felice, quasi senza notare l'espressione vagamente intristita del castano.
“Sono venuto a salutarti, devo partire per tornare a casa...”
Chris abbassò leggermente la testa, stringendo più forte la mano della madre, mentre Darren capiva il vero significato di quelle parole e si intristiva a propria volta.
“Come devi tornare a casa?”
La voce del moro era flebile e teneramente ingenua, cosa che fece intenerire maggiormente la madre di Chris.
“Si, qua a Long Beach stavo solo tre settimane, adesso devo tornare a Clovis...”
Chris si avvicinò nuovamente al suo amichetto e lo abbracciò ,triste dal doversi separare da lui.
“Ma l'estate prossima ci vedremo di nuovo, vero?”

I pantaloncini di scena di Darren sono assolutamente normali, prima che Chris ci metta sopra le mani -sporche di vernice.
**
Mini oneshot disagiatissima nata da una conversazione approfondita sulle impronte presenti sui pantaloncini di Hedwig.

Una richiesta d'aiuto.
Un pomeriggio indimenticabile.
Una promessa.
A motherfuckin' CrissColfer fiction.
At least I tried.

|CrissColfer sulle nuove foto uscite di Darren su Jòn|
Driiin.
Un terzo messaggio, questa volta lo schermo si illumina proprio sul mio viso e devo stringere appena gli occhi, ancora impastati dal sonno, per mettere bene a fuoco il nome del mittente del messaggio: Ashley.
Noto l'ora segnata sul display: sono le nove e mezza, anche se dalla luce fioca del sole avevo intuito che fosse da poco passata l'alba; strano, solitamente a Los Angeles dovrebbe essere molto più luminoso di così, credo si prospetti una giornata nuvolosa.
Sospiro appena e decido di leggere il messaggio, rimanendo inizialmente interdetto alla prima lettura.
-Chris che cosa è successo ieri sera? Stamattina Will è venuto da me, era nervoso e non mi ha voluto dire che cosa era successo tra voi due.-

|Raccolta di tre capitolo sulle note di tre canzoni italiane | CrissColfer|
Dal testo:
Perchè?
Perchè è andata a finire così?
Ti vedo, ti conosco: stai cercando di convincermi a restare come al tuo solito, con quelle fottute lacrime.
No Darren, questa volta non funzioneranno: so che sono solo lacrime di coccodrillo, so che stai mentendo, non mi farò incantare ancora dai tuoi maledetti giochetti.
Smettila, non mi guardare come se tu fossi la vittima, non cercare di rimanere con me versando quelle stupide lacrime: questa volta non mi avrai, non mi farai mai cambiare idea.
“Ti prego Chris, resta con me.”
“Sta zitto.”
La mia voce è sprezzante, più di quello che dovrebbe, ma cosa dovrei fare?
Lui si è preso gioco di me per tutto questo tempo e io, coglione che non sono altro, l'ho assecondato, sapevo dei suoi maledetti giochetti e non ho fatto nulla per impedirgli di farli su di me.
“Io ti..”
“No, non provare neanche a dirlo. Ti ho detto che devi stare zitto.”
Alzo la voce, sento la rabbia che mi cresce dentro.
Ti amo, è questo che stavi per dire Darren, eh?

Sei stupido, ed egoista, e ancora una volta ti ritrovi sotto casa sua, ad aspettare che lui ti apra la porta, ad aspettare che stringa le dita sul tessuto della tua camicia e ti trascini dentro, ad aspettare di essere messo con le spalle al muro mentre lui si prende tutto di te, tutto e anche di più, mentre con le labbra disegna confini sulla tua pelle, confini che nessun altro al mondo potrà mai superare, perché ormai è troppo tardi. Perché tu sei suo. Irrimediabilmente, prepotentemente, disastrosamente suo.

"Salve a tutti i presenti, qui è il vostro regista preferito che vi parla: Ryan Fantastico Murphy, in tutto il suo splendore.
Mi è stato chiesto di fare un discorso e quindi eccomi qui.
Oggi vi parlerò di un evento importante per me e non solo, che porto nel cuore dal fatidico 2012."
[disagio e crisscolfer, what else?]

Fiabe dei Fratelli Grimm rivisitate in chiave moderna con i nostri amati attori | Principalmente CrissColfer |
Capitolo uno - "Il Principe Ranocchio"
Dal testo:
“Ehi ragazzo, hai bisogno di una mano?”
Come per magia apparse accanto a lui un ragazzo di bassa statura, con i capelli scuri ricci e due occhi enormi di un colore indescrivibile, ma sembrava sciatto e uscito da chissà dove.
“Ah perfetto, adesso ci mancava solo un ranocchietto!”
Il ragazzo, il cui nome era Darren, fece finta di non aver sentito.
“Piacere, Darren.”
“Chris.”
“A me non interessa la tua camicia nuova, ma solo un'uscita con la tua bellissima presenza.”
Chris sospirò pesantemente e pensava in cuor suo:
“Che va mai blaterando questo ragazzo? Bhe, sarà anche simile ad una rana, ma io non ho la minima intenzione di perdere i miei amati occhiali e se può darmi una mano...”

|CrissColfer basata sull'ultima intervista di Darren del 24 Agosto 2016|
Dal testo:
“Grazie tante di averci dato il tuo tempo Darren, è stato un piacere conoscerti!”
“Il piacere è stato tutto mio, grazie a voi.”
Darren sorrise e abbracciò calorosamente i due intervistatori prima di dirigersi verso il suo camerino.
Sentiva come qualcosa allo stomaco, un grosso macigno che quasi gli impediva di respirare: aveva fatto finta di nulla per tutto il tempo, aveva finto che andasse tutto bene e che quel nome non gli avesse fatto male, molto male.
Aveva sorriso come se niente fosse, come se stesse bene, aveva cercato di non pensarci , aveva cercato di distrarsi il più possibile.
Tutto però era stato inutile, nulla aveva avuto l'effetto desiderato.

|OS malata nata dalle foto uscite della premiere a Los Angeles di Absolutely Fabulous|
Dal testo:
“Chris ehi, calmati...”
Non lo avesse mai detto.
Il castano balzò in piedi, facendo cadere il gatto dalle gambe e, a gradi passi, si avviò al muro, afferrando uno dei due sai che aveva appeso, tornando poi a minacciare il suo amico, puntandogli la spadina alla gola.
“Non dirmi che cosa fare hobbit maledetto o questa te la ritrovi in posto poco carini, tanto che potrebbe farti ricredere sulla tua già alquanto dubbia sessualità.”
Psicologo? No, quel giorno Chris aveva bisogno di uno psichiatra, altro che.

Una raccolta di cinque OS sulla CrissColfer, perché ho trovato dei prompt favolsi e la mia mente malata ha messo al mondo questa cosa. Dalla prima OS:

"Imagine if you suddenly wake up and your celebrity crush is sleeping by your side.
So all your life has been a dream and he’s never been famous.
He’s simply your boyfriend and will stay forever with you because you are the reason he’s alive"
________________________________________________________________________________
AU CrissColfer.
“Quindi avevi una cotta per me, mh?”
“Sì, ma eri irraggiungibile. Quindi immagina il mio stupore nell’aprire gli occhi e trovarti qui, in carne ed ossa, più reale che mai”
“Sono sempre stato qui, genio, non sono mica un ologramma”
“Lo so, ma – è complicato. Il sogno era talmente vivido che mi sembrava fosse la realtà, mi ha lasciato un po’ frastornato”
“Ah, quello era evidente” lo prese in giro Chris. “Però siamo entrambi qui, io non sono famoso e la nostra vita scorre tranquilla come al solito. Non so tu, ma preferisco averti come fidanzato piuttosto che essere la tua cotta impossibile”
“Ed io sono felice di averti tutto per me – sarei un po’ geloso se diventassi una star mondiale, ti girerebbero troppi ragazzi intorno”
“Tanto avrei occhi solo per te” affermò Chris, stringendosi a lui.

“So che non sarei dovuto venire, ma non sapevo da chi altro andare. So che non ci vediamo da mesi, ma questa per me rimarrà sempre come una seconda casa. So che ti avrei dovuto avvertire, ma non ho fatto in tempo, il mio corpo ha agito prima che la mia mente potesse fare qualcosa ed eccomi qua, nel soggiorno di casa tua, alle undici passate di sera, come un completo idiota.”
Ed è in questo momento che gli occhi color del miele del più grande si alzano per posarsi su Chris, quel ragazzo che adesso lo sta scrutando attentamente, quel ragazzo che non si aspettava di vedere il moro piombare in casa sua in quel modo, ma che non si sognerebbe mai di cacciarlo di casa.
“Non fa niente, tanto non avevo sonno. Solo che non capisco, che cosa sta succedendo?”
Nel suo tono di voce non c'è rabbia, non c'è rimprovero, non c'è delusione; c'è solo la più sincera tenerezza e c'è solo quel leggero tono preoccupato di un ragazzo che cerca di capire.
“Abbiamo litigato, per colpa tua.”

L’altro annuì mordendosi un labbro con lo sguardo ancora triste.
E la testa ricciolina si avvicinò a quella perfettamente pettinata di Chris, protese le labbra verso quelle candide guance e gli diede un bacio.
Poi, senza voltarsi, uscì dalla porta.
E Chris pianse.