"Questa è la mia storia prima che conoscessi Shion, una storia piena di ricordi sepolti, speranze distrutte. Qualcosa che avrei preferito dimenticare, qualcosa che ho tentato di soffocare e sepellire, ma lei non me l'ha permesso. Sì, perchè lei vive ancora nei miei ricordi e io non posso abbandonarla. Non di nuovo."

Flashfic su Nezumi e Shion, perché loro sono così dannatamente belli, sia insieme che singolarmente.
Dalla fanfiction.
"Chiusi il libro e sorrisi maliziosamente.
Quella parola, “Investitura”, era ormai stampata a grandi e indelebili caratteri nella mia mente.
Spostai lo sguardo sul mio coinquilino, intento a cucinare della zuppa e decisi di alzarmi.
Mi avvicinai al mio compagno, recitando vari versi che avevo letto e memorizzato poco prima."

ONE SHOT! Una slice of life/missing moments della vita di Shion e Nezumi accompagnata da alcuni versi di canzoni.
"La mattina seguente Shion era solo, nel letto con lui non c'era nessuno, il bagno era vuoto: il ragazzino della sera prima -Nezumi- era sparito.
-Nezumi- mormorò chiudendo gli occhi e richiamando alla memoria il viso di lui. Era sicuro che non l'avrebbe mai dimenticato, come poteva dimenticarlo? Come poteva dimenticare i suoi occhi? Quegli splendidi e intensi occhi grigi che sembravano vedere il mondo in un modo diverso dal suo."

Nezumi/Sion | Spoiler per l'ultimo episodio!
Quando Nezumi si allontanò, il ragazzo sorrise nella direzione del sole che tramontava.
Che sorgeva su una nuova esistenza.
«Ci rincontreremo di nuovo.»
Presto o tardi, domani oppure un altro giorno.
Sion doveva solo aspettare che Nezumi trovasse il suo momento.
Sion avrebbe aspettato.
Nezumi avrebbe cercato con tutto se stesso.

Sentire la lingua di Shion su di lui era qualcosa di inaspettatamente bello e piacevole, lo stava facendo pentire di essere sempre stato l’attivo durante i rapporti. L’organo si muoveva disperato, ma era anche stranamente attento e sapeva quali fossero i punti più sensibili, dedicando loro particolare attenzione: per essere un novellino, il ragazzo dagli occhi rossi era schifosamente bravo.

«Come mai hai deciso di raggiungermi?» chiede, ingenuamente, mentre litiga un po’ col cappotto, perché non riesce a trovare la manica dove infilare il braccio.
Lo aiuta, ridendo per schernirlo, poi gli rivolge il solito sorriso divertito. «Altrimenti tornavi a casa disperato» rinfaccia.
Bastardo – vorrebbe dirgli. Brutto sporco bastardo.
Perché da quando l’ha baciato lui non riesce a pensare ad altro, mentre Sion sembra non ricordarsi neppure di averlo fatto.
[a Intaryuudo, perché lei voleva una reverse]

Ciao a tutti! Questa è la mia prima ff su No.6 e seconda in assoluto. Questo è solo "un inizio" i prossimi capitoli saranno più lunghi. Spero possa piacervi! Mi piacerebbe avere un vostro piacere^^ *chu* (°3°)

La sera del 7 luglio, in Giappone, si celebra la tradizionale festa del Tanabata. Secondo la leggenda, questa è l'unica notte dell'anno in cui le stelle Vega e Altair, rappresentate dalle figure mitologiche dei due innamorati Orihime e Hikoboshi, possono attraversare la Via Lattea e incontrarsi. Per festeggiare, le persone scrivono i propri desideri su dei foglietti di carta, che appendono poi alle piante di bambù.

Nezumi's Centric.
(Cit.) Gli hai permesso di diventare le catene che imprigionano il tuo cuore.
Vorresti dirgli tante cose, ma proprio non ci riesci, perché questo significherebbe abbattere quel muro che ti sei creato intorno nel corso degli anni, rivelare il volto che nascondi dietro la tua maschera priva d'espressione. Mostrarti per quello che sei; comprese le tue debolezze.

Shion odiava il caffè, soprattutto se amaro e, per questo, quando sentiva quel liquido inondargli la bocca, Nezumi vedeva il suo viso deformarsi. La bocca si piegava all’ingiù, arricciandosi e gli occhi si chiudevano fino a nascondersi dietro le palpebre.

- "Seduto sul letto, con la schiena poggiata al muro e le gambe agili piegate all'indiana, Nezumi scrutava la stanza immersa nel buio con occhi vacui." -

- "#07 - Attesa
Entrambi, nel segreto dei loro cuori, attendevano con immensa trepidazione il giorno in cui si sarebbero incontrarti ancora una volta." -

Persino il teatro, persino Eve, ecco, persino quello aveva lasciato. Ma ancora, per quanto poco di nostalgia creasse il pensiero, ecco ancora non era abbastanza per dire 'ehi, che ho fatto?'.
Di ciò che aveva abbandonato veramente, però, preferiva non star troppo a pensare.
Faceva dannatamente male tutto quel bianco davanti agli occhi, anche quando tutto in torno non c'era che il blu, il verde e infinite possibilità.
[Nezumi Centric; accenni NezumiShion]

Che fine ha fatto, Shion?
Che fine hai fatto?
Non vedo più la tua innocenza. Ti ho sporcato, ho macchiato il tuo candore. Più di quanto abbia fatto questa città corrotta.
[Nezumi Centric]

- "Il Destino.
Per quanto fosse un concetto che lo affascinava, se gli avessero chiesto se ci credesse davvero, la sua risposta sarebbe stata un secco e deciso 'Non diciamo cazzate.'" -