Abbandono Rain al suo sonno tranquillo osservandola. È girata verso di me con le gambe un po’ piegate e le braccia davanti al petto,indossa una canottiera bianca e i pantaloni neri della divisa;i capelli sono sparsi sulle lenzuola,selvaggi come la sua anima. La sua carnagione sudamericana la rende ancora più irresistibile, sexy.

Come in un orologio, anche gli ingranaggi dell’Umbrella corporation girano lenti e precisi, il loro ticchettio è regolare e infallibile. Un mondo segreto che non perde mai un solo battito. Forse.
Come in un orologio, il tempo è l’unica cosa che conta ma il suo scorrere a volte e lento e così pesante da togliere il fiato. Brucia la pelle, corrode la mente e spegne la vita.
Sotto terra, l’umanità e la ragione appassiscono quasi più che in superficie, dove l’infezione ha già messo in ginocchio il pianeta.
Ma, per il presidente Albert Wesker, conta solo Albert Wesker.
Dal testo:
Albert Wesker è un predatore, uno di quelli inarrestabili che amano anche solo l’odore della caccia e non conta tanto la preda quanto il prenderla. […]
Il serpente sferra il suo peggiore attacco partendo da fermo, fingendosi inerme, ed è questo che fa Wesker. […] Lo vedo deglutire, come se si pregustasse già il mio sapore, mentre il suo ghigno sfocia in un sorrisino affilato e compiaciuto. I suoi occhi, li percepisco, sono ancora su di me e la mia condanna è stata scritta.
Sono nella tana del Leone e, sta volta, non ne uscito viva.

Quando Alice e Rain scoprirono di appartenere l'una all'altra,il loro rapporto si trasformò in un sentimento più grande e più forte. La loro sopravvivenza,spesso messa in pericolo da questo mondo disastrato,è l'unico modo che hanno per andare avanti,senza mai perdersi. In questa occasione le due protagoniste avranno l'opportunità di conoscersi meglio e di rendere il loro legame più solido,unito solo dal desiderio di amarsi.
Avvertenze:
Non è tanto romantico come sembra,penso che oltre ad amarsi,siano anche molto aggressive :')
Ok,dopo questa mia perla di saggezza,vi auguro una buona e accattivante lettura
ps: spero che la mia traduzione sia stata di vostro gradimento ;)

Inizio a singhiozzare provando a non cadere nella disperazione. Avvicino di poco il mio viso al suo in cerca di conforto, mentre i singhiozzi si fanno striduli e le mie lacrime precipitano giù lentamente,marcando una scia di angoscia trattenuta troppo a lungo.
Il suo pollice tasta delicatamente la mia guancia,asciugando quella parte di me più vulnerabile. Mi abbandono al suo tocco appoggiandomi al suo palmo, percependo il suo calore espandersi nella mia pelle…
è una sensazione bellissima…

Frammenti di vita in mezzo alla morte, brevi momenti in cui posso sentirmi ancora viva.

Alice socchiuse leggermente le palpebre, ma la luce abbagliante la costrinse a coprirsi il volto. Forse era morta, magari uno scontro con le truppe dell’ Umbrella finito male. O forse no. Forse si trovava nei loro laboratori, il che era anche peggio della morte.

Prima aveva provato qualcosa, ai suoi pensieri di vittoria un tremito di piacere aveva increspato la sua pelle. Aveva provato un’emozione umana dopo tanto tempo… ma da cosa era stata scatenata?!
Chi, se non Alice, era stata la fonte delle sue emozioni?
Chi?
Nemmeno il tempo di radunare i pensieri, di ipotizzare una causa per quel benessere provato per pochi istanti, che il suo viso si voltò leggermente quasi come quello di un automa richiamato dall’ordine del suo padrone. Gli occhi mutati, nascosti dagli occhiali scuri, subito si posarono là dove il giovane Chris Redfield era stato segregato, proprio al fianco della sua amata sorella.

Ecco un breve frammento di vita di Albert Wesker... Divertitevi!
(...) "E intanto il tempo scorreva inesorabile, indifferente a quelle risate e a quella gioia. Il tempo aveva un cuore di pietra e gli occhi di un cieco." (...)

(Resident Evil: Apocalypse)
Dopo essere stato separato dai suoi compagni di squadra, Ace Portman, tentando di sfuggire agli zombie, si rifugia in un magazzino che si rivela un trappola di cemento e mattoni. La tomba che vedrà la sua morte...!
Ma Ace era stato scelto per il suo grande acume e il suo sangue freddo... sarebbe riuscito ad uscire di lì... oppure no?
(Tredicesima Classificata al Contest "Dramatic" indetto da Gufetta96)

[Resident Evil - Extinction]
Quel fuoco è un'abitudine necessaria.
Una di quelle cose assieme a piegare i vestiti, sistemare e pulire le armi fino a renderle lucide, sgranchirsi i muscoli la mattina, di cui non ha bisogno realmente se non per ricordare a se stessa di essere stata umana, una volta.
Anche se per la maggior parte del tempo, Alice non si sente neppure viva.