Questa storia partecipa alla "Challenge del Superfluo" indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp.
Prompt: 55, odore di caffè.
Allusione ad un romanticismo desiderato.

"Non sapevo chi fossi, quanti anni avessi, o quale fosse il tuo colore preferito.
Non sapevo come fosse fatto il tuo volto e, un po’, non lo so neanche adesso."
Storia partecipante al contest "La colonna sonora della mia storia", indetto da Anatra.Valeria sul forum di EFP.

Dal capitolo 4:
- Stai bene? - Mi chiede
- Non. Farlo. Mai. Più!! - Riesco a dirgli con voce strozzata, tra un colpo di tosse e un altro.
- Come hai fatto a bere? Non dirmi che sei una di quelle che deve tapparsi il naso con la mano? -
- Mi hai preso completamente alla sprovvista, mi sono pietrificata! –
Troppo tardi penso che, detta così, può sembrare che io abbia paura. Cosa, ovviamente, falsa! Che sia chiaro!
- Se avessi saputo che avevi paura, non ti avrei fatto questo scherzo. –
Ecco, appunto.
- Io non ho paura! - dico, in perfetto stile bimba di quattro anni.
- Si, certo che no. - mi risponde accondiscendente.

Quante possibilità ci sono di innamorarti di una persona completamente diversa da te?

Lei balla il flamenco nel tablao, lo fa balla per tutti. Lei balla il flamenco nel letto, lo fa solo per lui. Lei, per lui, balla l'amore.
Tango flamenco.
Il suo corpo ti chiama.
Riempiono le nacchere le sue mani.
Rumba.
Le sue labbra sono buone.

[Questa storia partecipa alla “Challenge delle Parole Quasi Intraducibili” indetta da Soly Dea sul forum di EFP]

Due poli opposti, due ragazze diverse, due acerrime nemiche, Alice, bionda e occhi dolci e azzurri, studente brillante, molto seria e incentrata nel futuro, Sofi, capelli castani e occhi ribelli color smeraldo, la bulla della scuola, quella a cui non puoi dire di no. Si odieranno fino ad innamorarsi perdutamente. Con molte difficoltà riusciranno a vivere il loro amore?

Frammenti di qualcosa che inizia e finisce qui, qualcosa che non è mai esistito e mai esisterà.

Hatfield House non prende il nome dai suoi proprietari, ma dal suo costruttore: non di meno, Rose e le sue cugine l'hanno sempre considerata come una seconda casa.
Quando si riuniscono lì tutte insieme, per la prima stagione della piccola Leslie, nessuna di loro è ancora consapevole di cosa il futuro ha in serbo per loro: solo una cosa è certa, il matrimonio ne deve essere l'atto finale, soprattutto per le sorelle Duvette.
Fra convenzioni e convinzioni, libri, gentiluomini e una famiglia preziosa, la stagione delle ragazze di Hatfield House, attraverso lo sguardo di Rose.
© Tutti i diritti riservati - eventuali riferimenti a persone o eventi reali, odierne o del passato, sono puramente casuali.

-“Sei veramente un’idiota!!!”
- “E tu una petulante ragazzina!!!”
- “Non ti permettere sai…”
-“Altrimenti che mi fai?” “Sto’ tremando di paura guarda…” mi disse con tono spavaldo.
- “Questo!!!” E presi dal corridoio il cestino vicino ai distributori con dentro ogni sorta di schifezze tirandoglielo addosso.
Walter e Monica proprio non si sopportano, il diavolo e l'acqua santa li chiamano ridendo a scuola. Ma cosa succederrebbe se un preside un po' strampalato li costringesse con l'inganno a fingersi una coppietta felice per vincere una scommessa?

[AU della mia storia Heartlines, ma può tranquillamente essere letta da sola]
Vivien Reese ha 15 anni quando rimane incinta, facendo così ripetere la storia. Sua madre, infatti, l'ha avuta a soli 16 anni, ma non essendo pronta a diventare genitore, l'ha lasciata al padre ed è sparita dalla sua vita. Non volendo essere paragonata a lei, Vivien decide di tenere la bambina e di crescerla lei al meglio che può. Questo, però, non vuol dire che è disposta a rinunciare al suo sogno di diventare un'attrice famosa.
Sedici anni dopo, Vivien vive in California e ottiene una parte importante in uno dei telefilm più in voga del momento. Questa è la storia di come Vivien destreggia una carriera e una figlia adolescente, è la storia di come una ragazzina di sedici anni destreggia la sua vita da normale adolescente con quella di figlia di madre famosa. Questa è la storia di una mamma e una figlia, e del loro mondo un po' normale, un po' straordinario.

Cos'è realmente l'amore? Non sempre è ciò che raccontano i libri.
"Amami sotto le stelle, amami tra le tue mani."

⚠️TEMATICA BDSM⚠️
|| AGGIORNAMENTO OGNI 15 GIORNI ||
È strano per Damien Mitchell, studente di economia alla New York University, ritrovarsi trascinato in un night-club BDSM a guardare, completamente ammaliato, un ballerino talmente bello che pare scolpito nel marmo.

Preferisci il silenzio e parli poco, ma quando parli lo fai bene.
Socchiudi le labbra, ne escono petali.
Si posano sul mondo.
Lo risanano.
[Questa storia partecipa alla “Challenge delle Parole Quasi Intraducibili” indetta da Soly Dea sul forum di EFP]

Dal prologo.
La loro era una relazione di parole non dette, sguardi mancati, sussurri e timing sbagliato. Erano così imperfetti per stare insieme che sarebbero stati perfetti.
“Vittoria”
“Leonardo” sussurrò e chiuse la telefonata.
Vittoria non credeva nell’amore, eppure, dopo quella conversazione, sentì il suo cuore spezzarsi.
 
Questa è la storia di Vittoria e Leonardo, due anime testarde che si sono fatte sfuggire. Tornano l'uno nella vita dell'altro grazie ad un matrimonio, destino vuole che sia il matrimonio dello stesso Leonardo.

5 aprile 2088, Londra.
Il prototipo di città perfetta è stato realizzato. Tutti sono felici, tutti posseggono tutto ciò di cui necessitano... o forse no. Tra le ragnatele di umani e androidi si nascondono persone che perfette non sono affatto. Joan non appartiene a questo mondo, a Joan manca qualcosa: la ragione, il suo posto nel mondo, lei. E' circondato da una realtà che non rispecchia la sua visione, e ovunque intorno a sè la verità lo colpisce duramente, colpo dopo colpo. Ed è soprattutto lei, la sua lepre, che lo ossessiona. Lei se n'è andata, lei non tornerà... a meno che non venga catturata con brutalità e intrappolata nelle sue grinfie. Allora no, non potrà più scappare.
La storia partecipa al contest "Cybervalentino" indetto da Spettro94 sul forum di Efp