nel dubbio ti scrivo queste parole che non leggerai mai.
Ed è meglio così.

Raccolta di One-Shot e Drabble scritte nel corso del tempo.
Hanno generi diversi
Estratti:
"Le si avvicinò sperando che lei lo guardasse, dentro di sé le stava dicendo "Per favore girati! Girati verso di me...", come se lo avesse sentito lei si girò, ma aveva gli occhi chiusi da quanto era presa dalla musica, si muoveva in modo così provocante, ma non risultava affatto volgare. Lei aprì gli occhi come se avesse sentito la sua presenza, i loro sguardi si incontrarono e rimasero completamente folgorati..."
"Quel vecchio teatro abbandonato era sempre così silenzioso... Le poltrone erano ormai.sbiadite è
coperte di polvere, le tende erano state mangiate dal tempo e dai topi, le assi di legno scricchiolavano
ogni minimo passo."

Flussi di coscienza di una ragazza che ha tutto ma nulla, che vuole tutto ma non sa cosa.

Fede ha 17 anni, tanti amici e poca voglia di studiare. Passa da una festa all'altra ma non è molto soddisfatto della sua vita! I genitori non stanno insieme, i soldi mancano e soffre per tutte le pressioni adolescenziali che gli stanno addosso. Fede sta un po' così, ma col tempo imparerà a godersi la sua vita e poi… innamorarsi!

La vita di ognuno di noi quasi mai va come la immaginiamo. Sogni, desideri, speranze… si infrangono davanti ad una realtà che troppe volte non ci aspettiamo, o alla quale non siamo preparati. Crediamo di avere tempo, tempo per rimediare, per esternare parole non dette, correggere errori commessi, realizzare aspettative di vita. Ma spesso non ci rendiamo conto che il tempo non ci aspetta, scorre inesorabile e trascina dietro di sé la corazza che sapientemente ci siamo costruiti lasciando cadere un silenzioso sipario sui nostri sospesi.

Intraprendi con me questo viaggio, fatto di scale vertiginose e stagni oscuri, di mani tese e canzoni, di parole e silenzi. Non posso che augurarti di arrivare anche tu a casa.
Questa la posso dedicare solo a me.
Si consiglia del rock leggero come sottofondo alla lettura. O qualunque melodia ti predisponga al viaggio nelle viscere del tuo essere.

Ho provato a mettere su carta i pensieri e le emozioni che ho provato durante la quarantena, giorni fatti d'angoscia e di monotonia che hanno visto il mondo cambiare.

Una serie di parole che raccontano momenti di una vita, della Vita, un po' mia, un po' vostra.
Perché siamo sempre collegati dal filo delle parole.
Voi ci siete, ed Io Rispondo.

Soggetto visivo di una nuova consapevolezza che ho sviluppato in questi giorni.

Ispirata ad un evento realmente accaduto... Ovviamente a me.

Ho visto cose che trascendono il mondo.
Ho sentito parole e voci provenire dal vento e dall'acqua.
La Terra mi ha parlata attraverso il suo canto soave e ammaliante;
E' tutto chiuso in una memoria che resterà impressa nelle pagine di un quaderno, per tutti coloro che avranno la forza e la volontà di abbandonarsi ad essa...

"Sollevo la tazzina gialla e dopo averla portata alla bocca, sorseggio un po' di liquido."

In una piovosa notte d'inverno incontrai una persona che mi fece aprire gli occhi sul mondo. Di essa ( e dei suoi simili) avevo il terrore. Ma mi fece capire quel terrore era ingiustificato

Doveva essere solo la storia di una notte con l'affascinante collega della sua migliore amica e, invece, un paio di mesi dopo si trova a doverle rivelare un segreto ben più grosso.

L’odio è un gioiello prezioso da portare al polso, al collo, o come un diadema. Per portarlo ovviamente è necessario ovviamente avere una buona dose di eleganza e di grazia, altrimenti ciò che gli altri vedono è solo un cieco iracondo che sprizza veleno da ogni poro.