Ol'ga, Tat'jana, Marija, Anastasija e Aleksej: cinque ragazzi morti in notte di luglio.
Cinque ragazzi con sogni e speranze, ma sogni e speranze poi stroncati da pallottole e sangue.
Perché a volte, anche se non sembra così, il mondo non conosce il significato della parola "innocenza", e quella notte non fu la prima.

Francesco grida a Dio, lo vuole.
Grida col vento e con la pioggia, di giorno e di notte.
E il 14 settembre 1224, sul monte della Verna, la risposta di Dio arriva.
Song-Fic basata sul "Salmo" di Branduardi. I diritti vanno a lui o a chiunque sia il proprietario di questa canzone.

Fra storia e racconto.

Dal testo " In greco il suo nome significava “dono”, era Xenia Aleksandrovna Romanova, nata nel 1875, quarta figlia dello zar Alessandro III e sua moglie Marie, già principessa danese.
La prima figlia dopo tre maschi, un giorno suo fratello Nicola, fragile e delicato, sarebbe stato zar, l’erede del loro padre, assunto al trono nel 1881, dopo che un attentato aveva spento la vita del loro nonno paterno, Alessandro II, detto lo zar liberatore.
Era stata una bambina vivace e insieme timida, i suoi genitori praticavano la semplicità e la severità per i loro figli. Bagni freddi, dormire in un duro lettino da campo, studi indefessi e serrati.
Era portata per le lingue, il disegno e il teatro, le piaceva ridere e scherzare."

Ottobre del 44 a.C.
La ragazza fuggiva, correva disperata attraversando la cava di tufo deserta nell’aria gelida d’inverno.
La pietra riluceva, nella pallida e nebbiosa aria mattutina, ricoperta di brina e il suolo era duro e tagliente sotto i suoi piccoli piedi che filavano ancora veloci ma sempre meno e con sempre crescente incertezza.
La storia continua...

"Lei venne da me un mattino, un solitario mattino domenicale, con i suoi lunghi capelli biondi a spandersi nella fredda aria dell'inverno sivigliano.
E se mai un giorno lei venisse da te, mio caro amico, mi raccomando: bevi avidamente dalle sue parole tanto sagge, prendi coraggio da lei come tuo trofeo per aver deciso di combattere per il trionfo del Bene... e salutala da parte mia."
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Valeria, l'ultima figlia di Sissi, la prediletta, la bambina ungherese della regina, la sua unica.

1500. Contea di Bedford, Inghilterra.
Una giovane ragazza di nome Margery vive in una piccola casa in campagna e aiuta la madre, senza marito, nel lavoro nei campi.
Da sempre abituata a vivere nella semplicità e con pochi agi, troverà difficile doversi adattare ad uno stile di vita completamente differente.
Che cos'hanno in comune una semplice contadina e una Lady appartenente ad una delle famiglie più ricche della contea? Assolutamente niente.
O magari tutto.
Se volete conoscere la storia di Margery Grey, nata St. John, allora continuate a leggere.

Fra storia e racconto.

Dal testo "21 agosto 1858, al castello di Laxemburg l’imperatrice Elisabetta aveva messo al mondo un erede al trono, una speranza, l’imperatore aveva un discendente.
I cannoni erano tuonati, festosi, per il lieto annuncio.
Il suo nome Rodolfo, come un lontano antenato."

Versailles, 1787, prima della tempesta, il conte di Fersen e Maria Antonietta. Già pubblicato, ripropongo revisionata e corretta. Dal testo "...Eravamo nel suo privato paradiso del Petit Trianon, il castello ornato da cascate di edera e gelsomini che il Re le donò nei primi mesi del regno, la sua enclave privata, modellata sui ricordi della sua trascorsa infanzia, ha fatto costruire un villaggio di dodici case di contadini, un mulino, una fattoria..
Non importa, tornano, saldi, nel tempo e nella memoria i nostri gesti..
Le sue stanze ornate nei toni della perla, arredi e pareti in seta chiara, luminosa, con delicati fiori impressi, angeli e nastri, fiori e fiori, freschi e dipinti, nella tappezzeria, di seta …"

Sono tre drabble ambientate in tre periodi storici differenti, le protagoniste sono tre donne.
Le tre drabble richiamano il tema la memoria (anche il titolo), tutte e tre i protagonisti ricordano qualcuno che hanno amato. I ricordi salvano e straziano. La memoria libera e uccide.
Buona lettura e grazie a chi leggerà. :*
1^: Remember, in un punto impreciso dell'oceano Atlantico – 1620
2^: Maria vista con gli occhi di Alberto morente, Caporetto – 1917
3^: Libertà, da qualche parte in Liguria – 1944

Grandi pianure dell'Ovest, circa dieci anni dopo la fine della Guerra di Secessione. Al di là dell'immagine patinata che un certo cinema ci ha dato di loro, i cosiddetti soldati blu, ovvero la US Plains Cavalry, erano più che altro l'ultimo approdo di reduci, stranieri in cerca di una collocazione e uomini cui veniva prospettato il servizio sotto le armi come alternativa al carcere. Sistemazioni pericolose, cibo cattivo, poco sonno e una paga di tredici dollari al mese erano tutto ciò che uno di questi soldati si poteva aspettare di ricevere nel corso del suo periodo sotto le armi.
Se ne hai voglia, inclito lettore, segui con me la vicenda di due di loro.
Prima classificata al contest "Solo Cenere" indetto da molang sul forum di Efp.

Fra storia e racconto.

Era il 1942 quando le truppe del III Reich occuparono tutta l’Europa. La Wermacht si adoperava per reclutare uomini giovani, dai diciassette ai trentacinque anni, e la necessità di materiali per le armate cresceva a dismisura. L’aviazione, la marina, l’esercito, perfino i trasporti necessitavano di manodopera. Albert Speer, responsabile della produzione industriale, e Fritz Sauckel, fornitore proveniente dai quadri delle Squadre d’assalto, avevano il compito di aiutare Hitler nell’impresa; il primo optando per lo sfruttamento delle industrie nei paesi occupati, il secondo intensificando la deportazione in Germania dei lavoratori da impiegare nelle fabbriche tedesche. La strategia contenutistica di Sauckel risultò la preferita del Führer il quale deportò centinaia di uomini e donne verso i centri tedeschi per accrescere la produzione bellica e privilegiare industrie come la centenaria Krupp di Herr Arndt von Bohlen und Halbach.
In una Germania caratterizzata dalla repressione Nazista, la malcelata schiavitù industriale dilagava per le strade e infettiva i parchi, i bagni pubblici, gli angoli più remoti. Lontano dagli occhi di tutti, alle spalle della gente perbene, la prostituzione, perfino quella maschile, era una realtà che la Razza si rifiutava di accettare.