Questa storia è nata per una sfida della pagina FB "Hurt/Comfort Italia", il mio prompt era "la misteriosa foresta di Hoia" che si trova vicino alla Transilvania, in Romania; la sfida consisteva nello scrivere una storia che fosse sia horror che H/C... spero di esserci riuscita!
Il titolo è scritto in latino perché in rumeno era illeggibile, interpretatelo come preferite :3
Questa storia parla di Klaus, un giovane tedesco che si ritrova a fuggire dalla propria vita puntando un dito sulla cartina, ritrovandosi a Cluj-Napoca a cercare di ricostruirsi una vita, inutilmente.
Dovrà fare i conti con un destino che lo trascinerà di fronte al suo destino, di fronte al luogo a cui è sempre appartenuto.
Antiche tribù cercheranno di sacrificarlo ad una divinità superiore ma un'antica popolazione gli aprirà gli occhi.
PS: con le introduzioni faccio altamente schifo ma spero che vi abbia incuriosito e spero che la storia crei un po' di suspance e un poco di horror, buona lettura (?)

L'oscurità affascina da sempre, ogni essere umano ne è attratto. In essa si nascondono misteri, ombre e incubi, ma non per Matilde. Il buio è stato per lei la sua dimora, un angolo in cui potersi rifugiare da tutti i mali della vita. Fin quando non divenne un'ossessione, voleva coprirsi ogni parte del corpo di quel mondo fatto di sangue e di demoni. Voleva possedere la morte.
Ci sarà mai qualcuno, in quella fredda notte di ottobre, ad ascoltare i suoi dolori?

Nella Londra vittoriana un pazzo serial killer denominato come Jack lo Squartatore, semina il panico nella cittadina di WhiteChapel. Delle donne vengono trovate uccise nei vicoli più buii. Le vittime hanno una cosa in comune, sono tutte prostitute sopra i quarant'anni d'età La polizia ha capito chi e il colpevole, ma non riesce a prenderlo arrestarlo.
Intanto una nuova ragazza e stata trovata morta, la quinta vittima si chiama Rose, una prostituta 26 enne.
Annabelle Janice Mullins una nuova ispettrice, appena arrivata in corsa contro il tempo è decisa a prendere quel pazzo prima che faccia altre vittime.
Avviso
Anche se in piccole parti questa storia contiene contenuti forti sconsigliata a chi si impressiona.

[Horror psicologico a tema Cyberpunk]
Dopo aver aggiustato un vecchio portatile, Megan: un'introversa ragazzina di 14 anni, inizia a interloquire con una misteriosa persona in una chat. Influenzata e attratta da misteriosi simboli e indicazioni, Megan attraverserà il degrado di una società ormai in declino, per tirarsi fuori da un perverso gioco di cui lei è la ignara protagonista.

Dal testo:
"Tac...tac...tac...
C'è un'ora precisa, un'ora che viene definita l'ora del diavolo. Un'ora che con quei numeri vuole deridere la Trinità, quella Trinità che ora non potrà salvarti.
Tac...tac...tac..."

Dal testo: "Il ragazzo ignorò la paura, che subito sembrò fare capolino dalla soglia buia; era uno scherzo di pessimo gusto, poco ma sicuro, così percorse il breve corridoio che terminava nello spazio comune della casa, che comprendeva un piccolo salotto e la cucina. E quello che vide lo impietrì sul posto."
Buona lettura!
Frix
[Questa flashfic partecipa al #writober2020 indetto da fanwriter.it!]

Notte, insonnia...

Tre ragazzini, un pomeriggio autunnale e una passeggiata fino ai campi delle zucche. Assolutamente niente di cui aver paura.

Lei è la corazza, io il cuore di cristallo.



|¦Questa storia è stata scritta per la Challenge "L'altro me..." del profilo @WattpadBrividoIT¦|

[Questa storia partecipa allo Spooktober del forum Piume d'Ottone]
Quattro ragazzi, un pallone perso e una villa che si dice sia infestata da fantasmi e che sia stata in passato la dimora di un Demone; questi tre elementi daranno il via a una ricerca di una via di fuga da quella che sembra essere una morte incombente

Dal testo: "Se si vuole essere sicuri dell’amore di un uomo, c’è un’unica cosa da fare: prenderlo per la gola."
ouo
Buona lettura!
Frix
[Questa flashfic partecipa al #writober2020 indetto da fanwriter.it!]

"Sorride, sguincio, sfuggente, un viso difficile da afferrare, da capire. Disarmonico e violento, rassicurante e raccapricciante.
Mi volto e non c’è più. L’odore è sparito, ogni cosa è al proprio posto.
Sono sicuro che lo rivedrò, in trench e borsalino.
Sorriso sghembo e cicatrici.
Lo rivedrò."

Collezione di short stories ispirata al Writober 2020 di fanwriter.it: 31 giorni, 31 storie.
Ogni storia è scollegata dalle altre e ha rating a sé.
Giorno 1: "Tic. Tic. Tic.
Il rumore dell'acqua che sgocciolava dal rubinetto della vasca bagno, dall'altra parte del corridoio, gli impediva di dormire.
Tic. Tic. Tic."
Giorno 3: "Non poteva essere qualcuno diverso da Hana, non poteva diventare un'altra persona semplicemente volendolo, semplicemente copiando: le copie non saranno mai come gli originali e ci sono persone semplicemente destinate ad essere patetiche, mediocri, dimenticabili.
Quella nozione l'aveva fatta soffrire a lungo, l'aveva torturata nel sonno e nella veglia, le aveva tolto l'appetito per poi farla strafogare, era stata una pugnalata nel petto ad ogni respiro... ma poi era successo qualcosa. "

Quel che leggerete potrebbe apparirvi come il delirio di un folle, io stesso temo di essere impazzito quella notte. Eppure pretendete la verità, ed io sono disposto ad esaudire la vostra richiesta.
I terribili fatti che sto per narrarvi risalgono al lontano autunno del 1926.
Tutto ebbe inizio con una lettera…
***
Una villa in rovina, macabre leggende e presenze inquietanti.
Questa è una classica storia del terrore, dove non esiste confine tra incubo e realtà.

Nathan e Heather hanno fatto della passione per i videogiochi il loro lavoro, passando così le loro giornate davanti a uno schermo, impegnati nella loro attività di betatesting.
Durante una prova online, in un momento di pausa dal gioco, notano qualcosa di strano comparire nella chat pubblica: un link.
Incuriositi, tentano di aprilo, ma senza successo e Heather vuole capire cosa si nasconda dietro l'indirizzo misterioso. Quello che vedono li lascia sconvolti, all'inizio credono sia solo uno scherzo ben architettato, ma non passerà molto prima di scoprire di essere intrappolati in un orrendo incubo.