L’aria puzzava d’umidità chiusa. L’odore tipico di un luogo non esposto alla luce, riluttante alla freschezza dell’ossigeno, dove le ombre covavano putridume maleodorante. A un certo punto l'olfatto vi si abituava, più per rassegnazione che per accettazione. Il buio diveniva parte integrante del proprio essere e si scordava quanto piacevole fosse il calore della pelle a contatto con il sole, per non parlare della brezza primaverile in mezzo ai capelli o il corpo libero di muoversi con solo i suoi limiti a fargli da freno. Lo smarrimento diveniva lucidità priva di increspature e il tempo si elasticizzava per abbracciare tutte le consapevolezze annidatesi nell’animo con la cattura forzata. Se il suo attaccamento all’esterno fosse stato intimo a tal punto, forse avrebbe pianto con più rammarico tutte le piccole forme di libertà di cui aveva inconsapevolmente goduto, ma accovacciato su un giaciglio di paglia dai fili asciutti, accatastati sopra quelli umidi e con le punte degli arti molli a sfiorare il metallo delle sbarre, Rasiel pensò soltanto che sarebbe dovuto succedere prima o poi.
Spin Off di Hell's Road.

Come sarebbe se lui fosse ancora qui..?
Se non fosse morto quel giorno..se fosse tutto tornato normale..
♡ // Alma x Kanda // ♡

[ One Shot + Happy B-day, Aria ❤ ]
«Tieni a freno la lingua, Guercio. A qualcuno potrebbe venire la cattiva idea di tagliartela»
[ 1000 parole ]

Siren.
Un nome e un destino oscuro, perfino alla stessa ragazza.
Capelli color salmone occhi verde acqua intenso. Sguardo gentile e allegro..
Una ragazza speciale.
Salvata da Allen Walker la fanciulla dagli occhi color del mare vive nel ordine oscuro come esorcista.
Qui stringendo diversi legami è diventata una vera e propria amica dei nostri esorcisti preferiti. Quella mattina di primavera però..
La ragazza avrebbe finito per scoprire che tutte le rose Hanno le spine, ma che nonostante questo il loro profumo dolce resta sempre lo stesso.

«Sappiamo entrambi che alla fine mi ucciderai, Lavi», e la realtà detta ad alta voce riuscì a colmare il vuoto della stanza che inizialmente era sostituito dai loro gemiti.
«Sì.»

Londra, 18XX. In una grigia giornata come tante altre, qualcosa di inaspettato sta per accadere; qualcosa che metterà a dura prova entrambe le fazioni coinvolte nella Guerra Santa. In seguito a una terribile tragedia, la piccola Gwen si risveglia come Noah. Ma qualcosa va storto...
Il freddo londinese le faceva battere appena i denti, generando un rumore che rompeva il glaciale silenzio che altrimenti l’avrebbe resa del tutto invisibile agli occhi della folla che, incurante, procedeva disinvolta lungo la strada avvolta in morbidi e soffici cappotti.
E lei invece per scaldarsi era costretta a rannicchiarsi come un verme tra la spazzatura, un cencio consumato a coprirla quel tanto per non farla morire assiderata. Il viso scavato, sul quale era caduta un’ombra cupa che mai essere vivo o morto aveva posseduto, fissava i propri piedi impalliditi per il gelo. E respirava, a malapena. Brevi ansiti costringevano il suo petto a sollevarsi pigramente e ad abbassarsi con cautela. Come se avesse paura che qualcuno potesse avvertire la sua presenza.
Perché lei era maledetta.
Era un mostro.

"Ove risiede lo splendore, risiede l’oscurità. Ove dimora la pace, dimora una guerra invisibile. Ove alberga il successo, alberga anche la miseria. Ogni cosa ha un contrasto; ed è perché si tende a guardare la luce, che si oblia l’esistenza delle tenebre.
Londra. Anno 1879.
La stagione mondana era incominciata; ovunque si potevano intravedere dame con sfarzosi vestiti in puro stile vittoriano recarsi ai balli più prestigiosi, accompagnate dai loro mariti, grand’uomini d’alta società. Londra era animata, una città che con la Regina aveva raggiunto il massimo splendore.
Vi era molto benessere, in particolare nei ceti più alti; duca e contesse non avevano da invidiare nulla, artigiani e commercianti – seppur tirando avanti – conducevano una vita pacata. Eppure, lontana da quell’opulenza, esisteva la povertà. Nei bassifondi di Londra vivevano molti bambini, spesso orfani, e prostitute, colte alla sprovvista dalla miseria che molto probabilmente gli avidi signori ricchi avevano causato.
E fra le prostitute vi era un ragazzo all’incirca sedicenne."
[Tyki x Allen]

Estratto: "-Se è per questo io credo che tu non dovresti essere Giulietta.-
-Ah no?-
-In effetti... più che altro spero che tu non sia come lei...-
Lei ridacchiò confusa.
-E perché?-
Prima che potesse reagire Lavi si sedette sul letto e la attirò a sé, facendola finire a cavalcioni dei suoi fianchi.
-Perché spero con tutto il cuore che tu abbia una sorte diversa dalla sua...-"
Di ritorno da una missione, nel cuore della notte, Angelica vuole spendere un po' di tempo insieme a Lavi.
{Side story di "Velvet Ribbons & Fiery Hammers"}

Nonostante avessero combattuto fianco a fianco e condiviso i propri spazi per molto tempo, l’esorcista aveva iniziato solo di recente a rendersi conto che la presenza di Link per lui fosse diventata una costante, senza la quale l’equazione “Allen Walker” non trovava soluzione nella quotidianità.

Estratto: "All’Ordine Oscuro qualcosa non andava. Non era difficile notarlo. Forse non lo era per lui, che era un osservatore per natura e per mestiere, ma più rifletteva su ciò che vedeva ogni giorno, più si convinceva di quanto fossero evidenti le contraddizioni che trasparivano da quel sistema apparentemente impeccabile."
Lavi riflette sulla realtà che lo circonda, sulle speranze per il futuro... sulle sue paure.

- Yuu-kun, sai quali sono i compiti di un Generale?-
[...]
- Cosa sta tentando di dirmi?!-
- Che… Ecco… ho un allievo per te. O meglio, un’allieva.-

{ 406 parole | kanda/alma | deathfic }
«Ehi, Yuu. Che sapore ha il cielo?»

Vento fra le vesti.
Vento fra i capelli.
Vento sul viso.
Questo vento tiepido è intento a fargli il solletico quando viene destato dai suoi pensieri. Apre piano gli occhi per godersi ancora i leggeri tocchi di quell'arietta timida e graziosa.
Volta lo sguardo e incocia gli occhioni dolci e scuri di un bambino dai lineamenti delicati.
Mana e Neah, una piccola fiction su loro due scritta in un momento di ispirazione.
AUTORE: Lunetta 12

"È estate.
Amo l'estate.
Niente scuola.
Vado in moto, ma ancora non ho l'automobile.
Il sabato sera mi sballo e mi metto i tacchi alti, cado.
Insomma, sono sempre stata una diciottenne normale, fino a che non mi successe qualcosa di strano."
Tratto dal prologo, seconda storia. Siate buoni, perché questa è un'idea che mi è venuta in sogno.
Sayonara~

"Si era divertito, il ragazzo, ore prima assieme ai suoi amici a festeggiare e cibarsi delle deliziose pietanze che lo chef gli aveva preparato. Oh, ma ancora più dilettevole era celebrare il compleanno insieme al suo nemico – da tempo amante – ed aggrapparsi a lui mentre quest’ultimo gli regalava piacevoli sensazioni attraverso spinte e movimenti del bacino voluttuosi e lesti. "
/Oneshot per il compleanno del nostro bellissimo Allen *w*
[Tyki x Allen]