Gli bastò guardare l’orologio per sapere che era passato esattamente un anno da quando Musashi aveva lasciato la squadra per tentare di salvare le sorti dell’impresa di famiglia.
Erano passate esattamente ottomila settecento sessantasei ore, e Hiruma non poté fare a meno di chiedersi quanto ancora avrebbe dovuto aspettare per riavere lì con sé il suo compagno.
[MusaHiru]

Kurita sapeva benissimo il significato del cartello fuori dalla sede dei Devil Bats, e se solo si fosse soffermato ad osservarlo per qualche istante avrebbe anche riconosciuto la scrittura di Hiruma che intimava a tutti di stare alla larga con un secco " Keep out!". Sfortunatamente in quel momento la cosa che più premeva al lineman era andare a prendere degli attrezzi per l'allenamento il più in fretta possibile per riprendere subito gli esercizi, e forse proprio per quel motivo neanche notò il cartello minaccioso.
[Kurita, Musashi/Hiruma]

Quando era giunta la notizia delle selezioni per la World Cup, Apollo aveva provveduto ad incrementare gli allenamenti di Panther. Un po’ per spirito di rivalsa verso Morgan – desiderava mostrare a quell’uomo le straordinarie capacità del suo allievo – ed un po’ per vedere effettivamente Patrick giocare al massimo, sbaragliando tutti i suoi avversari.
[Apollo/Panther]

Cercò di rilassarsi bevendo la Coca-Cola che si era portato dietro, ma quando intravide Maruko dalla parte opposta del cortile si costrinse a lasciar perdere la bibita per andarle incontro.
Era diventata ancor più bella in quegli anni e, ovviamente, Marco gliel'aveva sempre fatto notare - alle donne piacevano i complimenti e lui non era tipo da tenerli solo per i suoi pensieri.
La osservò e solo in quell'istante gli tornò alla mente il loro primo incontro.
[Reiji "Marco" Maruko/Maruko "Maria" Himuro]

Kid sapeva che quando le cose andavano fin troppo bene qualcosa sarebbe immancabilmente andata storta... per quel motivo non si stupì più di tanto davanti alla 'curiosa' svolta presa dalla perfetta serata passata con Tetsuma nel loro appartamento.
[Tetsuma/Kid]

Ad essere sinceri però, Kouji non era partito con l'intenzione di scopare con Shozo, e anche quel suo cosiddetto 'piano' era alla fin fine una cosa del tutto improvvisata dettata dalla sua impulsività, ma non poteva negare che era tutto troppo eccitante per essere ignorato.
Non avevano neanche mai avuto l'ardire di pensare di fare sesso nella sede dei Devil Bats, ma era quello che stavano per fare. Forse erano stati fomentati dal discorso che stavano facendo che, effettivamente, verteva un po' sull'argomento 'sesso', o forse avevano semplicemente voglia di scopare... ma qualunque cosa fosse volevano entrambi andare fino in fondo.
[PWP | Togano/Kuroki]

Da quando Shin aveva iniziato a frequentare seriamente Sena - 'seriamente' perché ormai si poteva dire che avessero una vera e propria relazione -, aveva sempre cercato di migliorarsi in ogni campo.
Non poteva permettersi di essere una delusione per il running back, né di essere inferiore a lui in qualcosa… e proprio per quel motivo aveva addirittura incrementato i suoi allenamenti, mosso dal solo obiettivo di raggiungere e superare le capacità di velocista dell'altro atleta - l'aveva sempre detto che dinnanzi alla velocità la sua forza non sarebbe servita a niente, e Sena aveva confermato sin da subito quelle sue convinzioni.
[Shin Centric | ShinSena]

Tutta la loro relazione girava attorno ad una stanza ed alla netta differenza degli atteggiamenti che assumevano dentro e fuori quelle quattro mura. Perché se all'esterno si sarebbero sempre comportati come persone civili - forse Gaou un po' meno degli altri -, quando entravano in quella camera tutto cambiava.
[Threesome | Marco/Gaou/Kisaragi]

L'aveva baciato quasi a tradimento, decidendo che solo in quel modo sarebbe riuscito a spezzare la monotonia di quel pomeriggio.
Kuroki, dopo aver passato mezz'ora ad osservare Togano disegnare assorto uno dei suoi soliti manga, si era semplicemente sentito troppo annoiato per continuare a fissarlo senza fare niente. Solo per quel motivo aveva affiancato l'amico, e afferrandolo per la maglietta gli aveva infilato la lingua in gola senza troppi complimenti - forse non era solo noia, effettivamente aveva un po' di voglia.
[Togano/Kuroki]

Sena stringeva spasmodicamente il cuscino tra le braccia, soffocando nella morbida stoffa i gemiti che non riusciva a trattenere.
Aveva smesso di pensare. Non riusciva a far altro che tenere le gambe oscenamente larghe e stringere quel cuscino come se volesse spezzarlo a metà.
[ShinSena]

Da mesi ormai Leonard Apollo era tormentato da dei ricordi.
Non riusciva a non rivedere l'entusiasmo di Panther ed il rispetto che gli aveva sempre rivolto nonostante avesse sempre cercato di abbatterlo e di spingerlo a lasciare la squadra.
Era sempre lì, nella sua mente... a ricordargli crudelmente che una volta anche lui era stato animato dai suoi stessi sentimenti: dallo stesso amore per il football. Forse proprio per quello gli aveva dato la sua maglia, la numero venti.
[Apollo/Panther]

Siore e siori (??) questa raccolta esiste grazie al fusion!meme di Princess Kurenai, che ovviamente ho sgrafignato e colgo l'occasione per scrivere sulla mia nuova fissa: Eyeshield 21 **
Personaggi presenti:
1. Shun Kakei
2. Haruto Sakuraba
3. Youichi Hiruma
4. Gen 'Musashi' Takekura
5. Kengo Mizumachi
6. Seijuro Shin
7. Shozo Togano
8. Kazuki Juumonji
9. Ichiro Takami
10. Rui Habashira

Da quando Bud aveva iniziato a recitare - riscuotendo anche un discreto successo per il suo bell'aspetto e le doti fisiche - agli occhi di Clifford era diventato se possibile ancor più insopportabile. Non era mai stata una persona che passava inosservata – amava stare al centro dell’attenzione - e, visto che giocavano entrambi a football, si era preso fin troppe libertà nei suoi confronti.
[Bud Walker/Clifford D. Louis]

Al suo risveglio, Agon si accorge che qualcosa non va e capisce immediatamente chi è il colpevole dell'increscioso misfatto: Gaou, alle prese con il turno di pulizia e il mocio vileda.

Unsui amava le mani di Karin.
Erano delicate e morbide, e con lunghe dita affusolate fatte per le arti. Più volte l'aveva osservata disegnare - incantandosi quasi stupidamente mentre questa faceva roteare la matita tra quelle falangi con distratta maestria -, ed altrettante volte si era concesso il lusso di ascoltarla suonare il pianoforte.
[Unsui/Karin]