Questa storia narra di un giovane, nato all'inizi del novecento da una nobile famiglia. Il suo nome è Andrew Phantomhive.
Dopo la morte del padre, il ragazzo ha vissuto per tredici anni con la madre; la vita è tranquilla, la genitrice gestisce uno dei più importanti negozi di giocattoli di Londra e i soldi non mancano. Un giorno però, a Andrew verrà rivelata un'incomoda quanto misteriosa verità riguardante la sua famiglia...

Mi sento morire dentro anche se sono passeti due anni ma non smetto di pensare a te, in quel giorno ho pianto fino a prosciugare tutte le lacrime.

Finale alternativo della prima stagione.
È la mia prima SebaCiel spero che vi piaccia

E se Ciel avesse una sorella gemella? Isabel Phantomhive è l'unica che riesce a tirar fuori la parte più gentile ed affettuosa di Ciel. Anche lei ha vissuto le stesse esperienze di Ciel e anche lei ha stipulato il contratto con Sebastian, col quale va molto d'accordo, nonostante non condivida l'idea di vendetta del fratello. La vedremo seguire Ciel in tutte le 'avventure' che quest'ultimo nel manga(ATTENZIONE SPOILER! Se non avete letto il manga o se non avete ancora finito di leggerlo, vi avverto che userò proprio il manga come linea guida della storia!) ha affrontato affiancato solo da Sebastian. spero di avervi incuriosito almeno un pochino.. e spero che vogliate continuare a seguire la storia (sempre che vogliate iniziare a leggerla) e che perdoniate i miei eventuali ritardi nelle pubblicazioni dei capitoli.. vi ringrazio già da adesso per la comprensione e la pazienza che, spero, avrete nei miei confronti. Kira :)

«Cosa ci trovi di così divertente?» Era domanda piena di disprezzo e sdegno, come se avesse appena compiuto un atto ignobile e immorale. Nessuno avrebbe potuto capire la sua natura, nemmeno uno shinigami come quello che si trovava dietro di lui.
SebaWill

"Uomini più grandi e vissuti di voi avrebbero implorato la bionda peluria delle vostre cosce"
I pensieri di un Sebastian antico, vissuto, mai come ora uso ai costumi degli uomini. Alle loro bassezze, ai loro giochi. Alla loro fine.
[140 parole, vagamente nonsense]

Sera di festa alla magione Phantomhive. Il piccolo conte pare non gradire, come al solito, ma si sa che non c'è niente di meglio di un bicchiere di frizzante alcolico per far decollare la serata. Il fido maggiordomo riuscirà a gestire anche questo?

In un bosco fitto e scuro camminava con passo leggiadro una figura con un mantello rosso, con al posto del cestino una Pistola. Un ombra scura seguiva questa figura leggiadra.

-Sebastian, sei troppo tetro, vestito così di nero.-
I bambini sono capricciosi e lunatici oltre la norma, e nemmeno ad una creatura oscura e quasi arcaica è dato di comprenderli fino in fondo.
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Sebastian/Ciel
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(perchè di zuccherino fluff, in fondo, ne abbiamo bisogno. Un po' come il miele nel latte per Ciel.)

E' passato un anno dalla Guerra che ha riportato il Paradiso al suo Antico Splendore. I due nuovi Re, Ciel e Sebastian, regnano con saggezza e giustizia, allietati dai loro due figli, la principessa Helena, e il nuovo arrivato Vincent, il quale, nonostante sia solo un bambino, sembra nascondere dei poteri particolari.
Una nuova Guerra vedrà il Regno Eterno affrontare il Regno Olimpo, casa degli Dei Greci, una guerra che porterà i due Re ad allearsi con il Regno di Asgard, Casa degli Dei Nordici.
Tre Regni diversi, poteri sconfinati e una Guerra da portare a termine.
Cosa ne verrà fuori?

-Non lo sapeva, padroncino?-
Sebastian gli sussurrò nell'orecchio, il tono caldo e suadente, mentre con un sorriso colmo di lussuria si apprestava a spegnere le tremolanti fiamme del candelabro, segnando il destino di quella notte.
-La tela di un ragno è una trappola particolarmente resistente nelle sue insidie... ma al corvo basta un piccolo colpo di becco per distruggerla.-
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[Ciel/Sebastian]
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Mia prima fic su questo fandom, scritta di getto dopo un sogno con la speranza che non passi inosservata :)
(Critiche costruttive e consigli sono sempre bene accetti!)

Questa è una delle mie prime creazioni che si baserà sull'anime di Black butler, precisamente la storia tra Ciel e il suo diavolo di maggiordomo Sebastian.
La storia partirà dal capitolo ventiquattro della prima serie dell'anime, dove si conclude con Sebastian che mette finalmente fine al contratto tra lui e Ciel, avendo così la sua anima.
Ci tengo a precisare che è una Shonen-ai e che tengo molto a questa mia creazione e spero che venga seguita con interesse e so che questo spetterà sopratutto a me che dovrò mettermi d'impegno che vi assicurò, non mancherà.
Vi auguro una buona lettura.

E se Sebastian avesse avuto un figlio dopo il rapporto con la suora Rachel?
E se questo figlio avesse perso la madre e quindi vuole ritrovare Sebastian?
Che cosa succederà?
Cosa penserà di tutto questo il nostro Maggiordomo?
Venite a scoprirlo e se potete fatemi sapere che pensate di questa mia stravagante idea.
(N.d io. il nome Rachel l’ho inventato)

DAL TESTO:
Non vuole. Urla. Non vuole, non vuole, non vuole! All’ improvviso un tripudio di piume nere. Il ragazzo spaventato cade giù dalla lastra. Ora accanto a lei c’è un uomo. È vestito di nero. Ha gli occhi rossi. Gli occhi di un demone. “Però! Un po’ giovane come padrona”. È la sua unica speranza. “Non puoi più tornare indietro. Quindi ora, scegli!”. È la sua ultima speranza. Sceglie. “È un ordine! Uccidili!”.
Ora quell' uomo ha un nome: Sebastian. La prende fra le sue braccia. Si sente al sicuro tra le sue braccia. Piange. Paura. Rabbia. Odio. Da ora sarà una ragazza diversa.
"TRAMA":
Isabel Phantomhive è una ragazza di diciassette anni ed è la bisnipote del conte Ciel Phantomhive. Al suo servizio e al suo fianco, Sebastian -evocato da lei in un momento di disperazione- e lo steward della villa, Gilbert, al servizio della sua famiglia da quando è nata. Frequenta una scuola per i nobili di Londra ed è una 'ragazza comune' (per i suoi canoni). Ma è sicura di essere solo un'essere umano? è sicura chi sia veramente lei? Se vi ha incuriosito, scopritelo assieme a lei! Buona lettura! :D Kira :)

La domestica e il maggiordomo, un amore impossibile.
Dal testo: "Una sciocca e pasticciona cameriera come lei, che possibilità poteva avere?"