Con le ultime note di Bulletproof Heart si era concluso il concerto e la band si era ritirata nel backstage. Dopo ci sarebbe stata una festa privata nell'hotel in cui alloggiava la band e la
crew e Gerard non vedeva l'ora di potersi isolare un po' per distrarsi, riposarsi e divertirsi. In realtà la festa era una scusa per avvicinarsi a Frank, ma non l'aveva confidato a nessuno,
neanche a suo fratello. Erano giorni, anzi settimane che voleva parlargli, aveva bisogno di parlare di loro. Ma non ce n'era mai stata l'occasione, o meglio, non aveva mai trovato il
coraggio per farlo.

«...Pensavo che prima o poi dovrò chiederti un favore.Direi più prima che poi.»,alzò lo sguardo.
«Un prima che gira intorno a....?»Frank lo scrutava curioso e un pò preoccupato.
«Un prima che gira intorno ad adesso,se possiamo parlare in privato».
Gerard ne era convinto,ormai:Frank Iero era c'ho di cui aveva bisogno.Frank Iero era il chitarrista che aspettava da tanto.

[Au Killjoys!Verse]
Non è facile resistere quando la vita non fa altro che gettarti in faccia morte e disperazione. Non è facile ma forse per vincere è l'unica vera strada percorribile. E non è detto che comunque basti.
Scoprì che non era così facile alzarsi in piedi. Le gambe rifiutavano di obbedirgli e le braccia non riuscivano a dargli lo slancio necessario, come se il suo corpo stesse lentamente crollando.
Pensavano di essere al sicuro, che nessun li avrebbe scoperti, pensavano di essere al di fuori dalla visuale e che nessuno avrebbe trovato il loro nascondiglio.
Doveva capirlo che non era così, che non era in grado di proteggere davvero nessuno, non era mai stato in grado di farlo, nemmeno con sua moglie e sua figlia.

Chi teneva la barba incolta doveva essere rinchiuso in una qualche galera per aver attentato alla sua sanità mentale. O almeno non tutti quelli che avevano la barba incolta, ma solo Bob. C'era un'alchimia strana fra i suoi occhi e quella barba, qualcosa che stonava ma allo stesso tempo lo rendeva eccitante. Ogni volta che i suoi occhi si posavano su quella figura non poteva far altro che pensare a venti - e passa- posizioni diverse del Kamasutra che avrebbero fatto piangere anche il più depravato dei registi di porno.
Il resto della band lo sfotteva, non che conoscessero i suoi pensieri non era ancora così prevedibile, ma perché lo beccavano sempre a fissarlo con aria da maniaco sessuale e con qualche rivolo di saliva che gli cadeva dalla bocca perennemente socchiusa.

Bè, si sa, l'impulsività di Frank gli fa fare spesso cose di cui si pente sempre...o quasi.

[pwp: senza trama, aggiungerei anche senza senso]
Gerard è un bimbo viziato ma fra baci e carezze forse è anche capace di regalare qualcosa al suo amato Frank.

Allora, nonostante io abbia da proseguire altre 2 FF, mi ispirava troppo, e la foto di Frank come sfondo non aiuta a distrarmi dall'idea.
Quindi, spero non sia una cosa schifosa, spero sia almeno un minimo gradevole (si dice?) .
Non è una Frerard, non le so scrivere.
Anche se io amo quei due assieme.
Beh, che dire, Enjoy.

« Sarebbe stato fantastico se fossimo morti tutti stanotte,vero?»
Mentre il ragazzo pronunciava queste parole, a Clarissa parve che per un attimo la pioggia si fosse trasformata in neve, e che il bianco dei fiocchi si fosse confuso con quello della sua pelle.

"Ti manca casa tua, il tuo mondo?" Domandò, a voce bassa.
Il più grande fissò il soffitto sopra le loro teste e ci mise un pò a trovare le parole.
"Sì. Beh, ho Mikey qui e questo mi è di aiuto." Disse, con un mezzo sorriso. "Mi mancano i colori." Mormorò, in tono malinconico.

Beh, che dire. Qualcuno voleva che la OS "Sing it out" diventasse qualcosa con un seguito.
Sarà breve, ma spero vi piaccia.
Love,Love,Love.
-Mic.

Frank e Gerard sono due amici che vogliono entrare in una scuola d'arte molto selettiva a New York per inseguire i loro sogni. Charlotte e Kathrine non si conoscono.La prima vuole fare della sua vita il cinema, la seconda vive all'ombra della madre prima ballerina e vuole riscattarsi sul palco. Nello stesso giorno quattro vite s'incrociano nella grande mela, ma il bivio per tutti i protagonisti sarà sempre una domanda "A chi appartiene il mio cuore? All'amore o all'arte?"

Stupida, stupida, stupida.
La sigaretta tra le mani di Giddy si stava consumando velocemente, come velocemente si era consumato il suo cuore. Era patetica, seduta sulle scale davanti alla porta della casa di Gerard, in attesa che lui uscisse, anche solo per un secondo, cercandola, magari per dirle che con quell’altra era finita.
Sei solo una stupida, ecco!
Cosa si immaginava? Che Gerard lasciasse la sua storica fidanzata per un paio di baci ed una notte passata insieme?
Non sapeva nemmeno che cosa ci faceva lì, in piena notte, ad aspettare il nulla, a parlare al vento, in attesa di qualcosa che non sarebbe mai accaduta.
Diede un tiro alla sigaretta, ormai quasi del tutto consumata, e si sentì bruciare il cuore. Fece cadere il mozzicone e lo pestò, come lui aveva schiacciato il suo cuore, sbriciolandolo senza pietà.
***
Frank aveva prenotato un tavolino appartato, che dava proprio sul mare. Bre guardò incantata le onde infrangersi sulla sabbia, desiderando essere, per una volta, come quella sabbia che si lasciava trasportare via dal mare e si fondeva con esso. Frank era il mare, spontaneo e forte, e lei era la sabbia, sfuggente ed ingannevole.
Sorrise, al pensiero di respirare quella brezza marina e di essere in quel posto meraviglioso con lui.

One-Shot, la prima che scrivo.
Scusate se farà pena, ma mi andava di farlo.
BBBeh, ciao.

Gerard era pazzo di Kirsten una sua compagna di scuola, ma allo stesso tempo andava a letto con una sua amica.
Chi sceglierà tra le due?

La sua malattia, le sue dipendenze e ossessioni, in qualche modo erano diventate anche
le tue. Se lui era dipendente da droghe e alcol, tu eri dipendente da lui. Dalla sua costante
necessità di averti accanto, di avere il tuo aiuto.