[da CAPITOLO 4]
Erano diversi ma sapevano adattarsi l'uno all'altra come l'acqua si adatta al contenitore nella quale viene messa. Sapevano completarsi.
Avrebbe voluto entrare nella testa di Eva e leggere ogni suo pensiero, per capire cosa pensasse di lui, cosa la turbasse, cosa la facesse sempre esitare. Non è facile sostenere gli occhi di qualcuno che amiamo ma abbiamo deluso. Vogliamo sempre il perdono anche quando non siamo disposti a pentirci di ciò che abbiamo fatto. Crediamo che essere perdonati significhi alleggerirsi di un peso. La verità è che il perdono è il più grande peso che può gravarci sulle spalle, a volte addirittura sulla coscienza.

Una ragazza, un po' strana e complicata, con degli amici stravaganti.
La ragazza non crede nell'amore, non ci ha mai creduto eppure, in qualche modo, quel sentimento è riuscito a fregare anche lei.
Una storia che si intreccia tra amicizia, amore, paura, confusione e milioni di altri sentimenti che si svolgeranno all'interno di una trama di avventure stravaganti.
"She's a dwelling place for demons.
She's a cage for every unclean spirit, every filthy bird and makes us drink the poisoned wine to fornicating with our kings." -Avenged Sevenfold; Beast and the Harlot

Quello sguardo assassino era ancora vivo in quegli occhi, come se il verde luminoso dell'iride si fosse incupito fino a diventare scuro. Come coperto da un'ombra. Si, aveva una strana ombra negli occhi che non avevo mai visto prima di quel momento in mio fratello.

Brian prende la sigaretta e se la accende, infilandosi l'accendino e il pacchetto semivuoto nella tasca dei jeans. Prende la giacca piú per abitudine che per vera necessità e getta un'occhiata a Jimmy che, appoggiato allo stipite, lo guarda con il naso appena arricciato.
«Allora, vieni con me o no?»

Dal testo "Lei capì dal suo sguardo che probabilmente quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe visto.
Abbassò lo sguardo, poi si ricordò cosa le disse una volta Sel: -Afferra il giorno o muori rimpiangendo il tempo che hai perso!-
E così gli prese il viso tra le mani ed avvicinò la sua bocca a quella di Zacky."

[Sherlock(BBC)!AU] [Raccolta di One-Shots]
Johnny Seward è un medico militare appena congedato dalla guerra in Iraq. Ritorna in Inghilterra, la sua patria, e rischia di cadere nel baratro della depressione. Quando incontra James Sullivan, un "consulente investigativo", la sua vita cambia radicalmente.

(...)
-hey, che è quello?- chiesi.
-Quello chi?-
- quello con i capelli neri di schiena-
- oh lui?! vieni che te lo presento-
Quando si girò incrociai lo sguardo con gli occhi più belli e profondi che avessi mai visto, un marrone color nocciola, ma profondi come l'oceano, pensai di dover annegare da un momento all'altro. Era il ragazzo più bello che avessi mai visto e in quel momento mi sentii strana, avevo caldo, molto caldo anche se era fine novembre e fuori nevicava. (...)

«Perché lo faccio? Davvero pensi che abbia paura di morire? Amico, ormai non ho più nulla da perdere»
Ecco lo aveva detto, me l' aveva sbattuto in faccia. Lei non aveva nulla da perdere, e io?
Cosa succede quando lotti contro il tempo? Quando perdi a poco a poco tutto ciò che ami?
Ogni mossa sbagliata è un altro gradino da salire, ad ogni turno decidi chi vive e chi muore.
Questo è il suo gioco, quello a cui lei deve partecipare per forza.

Può quell'amore che capita solo una volta nella vita trovare una seconda possibilità?
Eccomi qui, con il sequel di "Insegnami a vivere". Account diverso, stessa storia.
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[..]C'erano giorni in cui aveva ancora voglia di sentirsi vivo, di guardare un film sul divano, di mangiare un gelato o passeggiare sulla spiaggia, di parlare con le persone fingendo che andasse tutto bene. E poi c'erano quei giorni in cui non sentiva più nulla. Sentiva solo che amare era sbagliato, inutile e che se non poteva amare lui allora non poteva farlo nessun'altro.
Aveva soltanto un sincero bisogno di aggrapparsi alla consapevolezza di poter esistere a prescindere da Zacky. Ma non ci riusciva.
Aveva bisogno di sentirsi dire che valeva qualcosa anche se lui non c'era, che poteva dare valore ad ogni giorno anche senza di lui.[...]

la storia di uno dei pilastri della band e della sorella straziata dal dolore. Il finale riserva qualcosa di spettacolare per tutti i protagonisti.

La ragazza guardò fissa l’orizzonte, si fissò sul punto in cui il cielo sembrava toccare l’oceano -Sai? Ho sempre voluto pensare che lui sia lì, in quel punto di incontro tra cielo e mare, un luogo bellissimo se ci pensi ma inesistente! Per me lui è lì e si gode il sole, l’aria fresca e ci osserva costantemente, con i suoi occhi azzurri…-

Tra poco spegneranno le luci, e non voglio dormire al buio, mi fa sentire più solo di quanto io non lo sia già. Ti auguro tutto il meglio, lo meriti.

“Lei non era mai stata una di quelle ragazze che si faceva mettere i piedi in testa, lei era sempre stata sicura di se stessa, non aveva mai avuto paura di niente, ma questa volta era diverso perché quando si trattava di lui riponeva le armi, abbassava la guardia e si lasciava andare a qualsiasi cosa. Lui aveva il suo completo controllo, lui era il suo punto debole”

Zacky scrollò le spalle ed entrò nella sua Audi nera metallizzata, era sempre attento alla sua piccolina, la curava e la lavava due volte al mese, accese il riscaldamento e il motore, sistemò lo specchietto e si diede una rassettata ai capelli scuri.
Curvò a destra e si fermò al semaforo rosso, in lontananza vide una figura nera crollare a terra inerme, rimase in bilico sul ciglio della fossa poco profonda al lato della strada, lo vide cercare di rimettersi in piedi ma tutto ciò che ottenne fu cadere nel fosso senza forze. Zack infranse una buona parte del codice stradale, accostò vicino al ciglio della strada in contro senso, scese dall'auto e andò a controllare se poteva essere d'aiuto in qualche modo, per fortuna quella strada era poco frequentata di notte.
Il ragazzo allungò la mano martoriata, Zack la vide piena di sangue e tremante, lo trascinò fuori dal fosso con qualche difficoltà dato che il ragazzo non collaborava, lo fece sedere sui sedili in pelle, rabbrividì alla vista del viso martoriato, aveva vari taglietti su tutto il mento, il naso sanguinava come un rubinetto lasciato aperto e la bocca era livida e sporca di sangue."

Ciò che veramente è più di prezioso, che resiste contro ogni cosa, è il ricordo.
Forse, è l'unica cosa che dura per sempre. Si organizza un angolo della mente dedicato solo ad esso, e va bene così. Questo Brian Haner lo sa bene.
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"Brian non voleva bere, non più di tanto almeno. L'alcol gli offuscava la mente, e lui aveva bisogno di essere completamente lucido, per ricordare.
Già, ricordare Jimmy".