"Quel ragazzo era in quella sala d'ospedale da tanto, troppo tempo"

Dal 1o Capitolo :
"Vuoi farmi morire o curarmi ? " mi dice con un mezzo sorrisetto "Se fossi una stronza a cui non gliene fregasse niente ti lascerei morire ,ma voglio esssere clemente e voglio dirti solo una parola : Stronzo " dico appoggiando il ghiaccio sul suo viso tumefatto "Ma lui è un coglione ! " "E tu sei più coglione ! Con tutte le botte che hai preso dovresti essere già morto!Non puoi andare avanti così"

Dopo aver perso la donna che ama e la sua bambina, Billie Joe entra in uno stato di depressione, anche perché dopo il successo di American Idiot si sente un fallito sia a livello musicale che a livello familiare.
Ma quasi all'improvviso, una giovane donna e un giovane uomo che nella vita non hanno mai avuto nulla da perdere, gli faranno cambiare il modo di vedere le cose.
(Continuazione di "Now I wonder how Whatsername has been")
[dal testo...]
"Qualcuno dovrebbe parlare di una storia d'amore reale, basta cuori e amori, una alla Sid e Nancy, cazzo quella si che è una bella storia!"
"Sei volgare per essere una ragazza"
"E tu troppo per bene per essere una rock star"

"Beh Julie, Devo dire che sei una delle poche persone che ho incontrato che riescono ancora a pensare positivo... il mondo qui è come se si fosse rassegnato, anche io ero come te un tempo, poi cominciai a vedere tutti come dei falliti e mi chiesi perché io sarei dovuto essere diverso, perché sarei dovuto essere migliore degli altri?"
Tutto iniziò con il rapimento di Julie, una notte in cui tutto ormai sembrava dovesse finire ma dove in realtà tutto cominciò, un grande arrivo, un segno divino o anche una banale coincidenza che riaccese la speranza e rimise ogni cosa in discussione.
Ho cercato di essere originale, è la mia prima fan fiction, siate buoni :)

Proprio di fronte a me si ferma una ragazza, a testa bassa e le guance rigate dalle lacrime.
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Mi appoggio all'obliteratrice e alzo appena lo sguardo davanti a me. C’è un ragazzo che sistema l’MP3.
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Storia a due voci di un altro Jesus e un'altra Whatsername

"Mi misi una cuffia, poi l'altra e accesi il mio Ipod."
Judie è una ragazza che ha avuto dei problemi da piccola e questi problemi hanno continuato ad esserci crescendo.
Ma un giorno scappando da un temporale va a sbattere contro un ragazzo.
Lei non sa ancora che quel ragazzo le cambierà la vita.

Quando tutto va a rotoli c'è solo una cosa da fare: rivolgersi ad una persona cara, una persona di cui ci si fida. Ma quando suddetta persona è quella che ti fa stare male? Quando quella persona è tua moglie, ma il problema è proprio il matrimonio appeso ad un filo che sta per spezzarsi? Allora ci si rivolge ad un Amico. O magari due. Amici veri, di una vita, che ti ascoltano e si sacrificano pur di vederti felice. Disposti perfino a rimandare un tour extracontinentale per te.

La notte cala silenziosa sulla cittá dei dannati, la luce scompare, e in pochi attimi una luna piena brilla nel cielo, circondata da qualche stella che sembra stare accesa giusto perché deve.
-Eccolo, é arrivato il nostro santo.- dice chinando la testa. Il ragazzo che prima era dietro, ora si é seduto accanto a lui. -No Jesus, io non sono un santo- risponde l'altro senza guardarlo. -Bé, la gente ti chiama cosí- - Io non sono la gente. Lo sai meglio di me che non mi interessa quello che pensa o dice la gente- -Giá... Ma quando il pensiero degli altri ti condiziona a tal punto da costringerti a cambiare?- -In quel caso, o ti lasci plasmare, oppure tiri fuori le palle e combatti per te stesso-

You turn me off by the push of a button, then you pretend that I don't mean nothing. I'm not a saint, that's easy to tell, but guess what, honey, you ain't an angel.
(Tu mi spegni premendo un pulsante, poi pretendi che io non significhi nulla. Non sono un santo, è facile da dire, ma indovina, tesoro, tu non sei un angelo)
Giá, come si puó pretendere di giocare con i le persone e poi non aspettarsi una reazione? E chi lo fa non è di certo un angelo, Billie questo lo sapeva.
We get so complicated... This finger full of memories...
(Siamo diventatí cosí complicati... Queste dita piene di ricordi...)
Billie istintivamente si guardó la mano... Tutte le volte che accarezzava i capelli di Mike, tutte le volte che sfiorava leggero il suo petto, tutte le volte che tastava le sue labbra...
No, non voleva che fra lui e Mike finisse cosí. Non poteva vivere senza di lui, lo amava, era la sua vita, la sua anima... Se fosse finita cosí lui si sarebbe spento piano piano e non si sarebbe piú riacceso.

-Vattene da casa mia.- è stata l’unica cosa che ho saputo dirle.- E non chiamarmi Jesus: io sono St. Jimmy.-

[Seguito di Just Because I Really Love You]
La porta dello studio si aprì e Willow seguì Billie al suo interno, si guardò attorno, era parecchio tempo che non metteva piede lì dentro. Respirò profondamente; quel momento le ricordava qualcosa di già accaduto. Era la stessa scena che lei e Billie Joe avevano vissuto quando erano tornati nella loro casa di San Francisco dopo il lungo viaggio che avevano fatto, quello che era servito loro per ricaricare le pile e per riordinare le idee. Erano stati per un lungo periodo lontano da casa e quando erano tornati Willow aveva provato quella sensazione di calore che solo qualcosa di familiare riesce a darti.

Se mi chiedessero che cosa sarei diventato se non avessi i Green Day risponderei “Sono me. Io non posso immaginare un'altra vita,senza Adie e i ragazzi,senza i concerti e la folla che canta Jesus of Suburbia con me;insomma sarebbe strano avere una vita “normale””. Ecco che cosa ne penso della mia band. Tre ragazzini con un grande sogno che sembra lontano,ma che poi diviene realtà.

"Caro Gerard,
ti scrivo per farti i miei complimenti: mi hai battuto."

Due ragazze: Luy (sono io) e Vale (la mia migliore amica) che camminano per le strade di Berkeley e presto questa passeggiata le stravolgerà la vita.

Prese il volto del ragazzo e poggiò le labbra sulle sue, assaporando il sapore rugginoso del sangue.
Ormai niente più importava per lui, mentre guardava silenzioso il corpo dell'amico, mentre un brillante rosso scuro inghiottiva lentamente la sua anima.