Continuai a camminare fino alla fine del corriodoio e poi, senza un reale motivo, bussai, senza staccare lo sguardo dallo smalto rosso che colorava le unghie dei miei piedi.
La porta si aprì soltanto dopo qualche secondo e sentii le lacrime risalirmi dalla gola, dove avevo cercato inutilmente di reprimerle.
Guardai le converse che stavano davanti ai miei piedi e alzai lo sguardo incrociando gli occhi più profondi che avessi mai visto che mi fissavano da qualche centimetro più in alto.
"Tutto ok?", mi chiese il ragazzo proprietario di quello sguardo così dolce e io abbassai di nuovo la testa.
"Scusa. Io...scusa".
Mi voltai aspettando di sentire la porta richiudersi alle mie spalle ma quando non sentii nulla, mi voltai ancora.
Il ragazzo era ancora in piedi che mi fissava.