...il resto della pena lo sconterai in un posto un po' più... confortevole-.
-L'inferno?-
Dan scosse la testa. -Stesso contesto, più o meno. Stasera verrà qualcuno a prenderti per portarti alla chiesa del settimo distretto, e resterai lì per il tempo che rimane della condanna-.
Incrociò le braccia, sorridendo soddisfatto.
Io, invece, soddisfatta non lo ero per niente.
(Ho voluto inventarmi una storia completamente diversa dalla trama di 07-ghost, proprio una cosa che non c'entra niente, inserendo un nuovo personaggio. Spero che riusciate ad immedesimarvi in esso, e che vi piaccia come storia insomma... Buona lettura! ^^)

«Ehi, Mikage… Te lo ricordi il giorno che siamo diventati amici?»
Prima apparizione in questo fandom. La one-shot parla del "primo incontro" tra Mikage e Teito.

Era qualcosa che non riusciva a spiegarsi. Un dubbio che lo costringeva alla veglia di notte, immobile nel letto improvvisato di una bettola con quel pensiero fisso ad arrovellargli il cervello, stringendolo tra i tentacoli velenosi della follia.
FrauxTeito
Flashfic veloce per Tiff, è stato addirittura doloroso scrivere così poco, shippo sti due da anni e presto ci scriverò una mega oneshot, lo sento ahahah

Vi erano alcuni nomi, alcune persone, che erano sempre stati presenti nella sua vita passata, ma che non aveva mai avuto modo di conoscere.
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«Così... lontano... » Teito sollevò un braccio e lo distese più che poté verso l’alto, allargando il palmo come se cercasse di toccare, afferrare, tirare a sé qualcuno dal cielo.
«Se solo potessi vederti una volta soltanto» disse in un sussurro.
[one-shot post-epilogo]
[shonen'ai]
[accenni ai seguenti pairings: Hakuren/Teito & Frau/Teito, Halse/Kuroyuri, Ayanami/Hyuuga]

Lui era la ragione della sua vita. Se ne era andato e lo aveva lasciato solo. Pensieri irrazionali e scomposti lo travolsero. Aveva paura. Paura del buio. Paura del nulla. Paura della morte. Paura della solitudine. E anche, ma soprattutto, paura di sé stesso. Lui gli aveva insegnato a vivere. Gli aveva insegnato a sorridere. Ed ora, non era rimasto che un mero ricordo. Non era rimasto niente.

Ma Ea non c’è – non è più da nessuna parte, in nessun luogo che lui possa raggiungere – e allora anche se non si vede nessun cielo, lì, non è poi così importante.
[Ea/Landkarte implicito; finale del manga]

Verloren era, a giudizio di molti e specie di quello che più a forma si avvicinava ad un padre, la creazione perfetta del Signore dei Cieli. Nessun problema, nessun bug interno od esterno. Non era puro e nemmeno macchiato. Non aveva colpe ma non aveva pregi.
Era un essere che viveva la vita eterna che gli era stata conferita, senza mai cambiare nulla, senza percepire i giorni e le notti.
Era stato programmato così, e mai sarebbe dovuto cambiare.

Forse, il Dio dei cieli aveva ragione: aveva un difetto.
Ma amare può essere considerato sbagliato? [ Verloren!centric , cenni Verloren/Eve ]

- Ti aspetteranno tutti, dall’altro lato. Proprio come Mikage è tornato da te, tu tornerai da loro. -
- E tu, Frau? -
Il Vescovo rimase in silenzio, chiudendo gli occhi come a ricordare qualcosa di vecchio, di passato, che gli era tornato alla mente.
Non lo disse però, così che quel silenzio finì per portare Teito ad alzare lo sguardo verso di lui.
- Frau, ci rivedremo anche noi? -
[ SPOILER FINE DEL MANGA ]

Quando aveva trovato Teito Klein sulla sua strada, la prima volta, aveva pensato “Dio, ti ringrazio.” Mentre lo osservava dormire si rendeva conto che qualcosa in lui lo attirava e pensava fosse la somiglianza di una vita, un destino crudele. Ma la realtà era ben più temibile e ne prendeva atto mentre passava più tempo insieme a lui.
Semplicemente, aveva dato per scontato che fosse stato Dio a parlargli, a mandargli una luce in quella sua falsa vita mortale. In realtà, era stato quel pezzo di Verloren dentro di sé che sin dall’inizio aveva bramato quell’anima così dolce.

Tre piccoli scorci di introspezione. Tre persone. Krom. Tiashe. Ayanami.
I tre protagonisti del macabro quadro rappresentante la fine della guerra di Raggs.
Il Re è morto. Il Fratello lo ha ucciso. Il Figlio ha visto tutto.
***
Non farò mai più delle Drabbles. MAI PIÙ.

- Salve!...- provai un po' imbarazzata.
- Ciao! - replicò lui con gentilezza, il suo sguardo continuava a fissare lo strano quaderno
- Sono qui per vedere una persona...- balbettavo, quasi non riuscivo a parlargli
- Sei iscritto alla scuola?- la sua domanda mi trafisse come cento spilli
- No...ma devo assolutamente vedere questa persona! -
- Di chi si tratta? - chiese senza perdere la concentrazione
- Teito...Teito Klein - risposi con decisione
- Teito Klein? oh si, lo studente del primo anno dallo straordinario talento! - chiuse il quaderno velocemente, questa volta il suo sguardo si posò sui miei occhi chiari come due laghi
- Per caso è un tuo parente? -
- ... Siamo...amici di vecchia data! - sorrisi cercando di non apparire infantile...
Spero che vi piaccia, buona lettura!

Non lo può toccare, né con la mano né con un qualsiasi altro pezzo del proprio corpo – bacio o carezza, qualsiasi fisicità è negata al loro legame: sarebbe la fine di ogni cosa e racchiuderebbe, imbriglierebbe in una morte inviolabile e non più valicabile l'anima di entrambi, chi per costrizione chi per semplice natura intrinseca.
[AyanamiHyuuga (L)]