ANONIMA RECENSORI

written by luxy

Frasette buttate lì a caso solo per sollevare un gran polverone, molti autori più per rabbia che per vera considerazione prendono fuoco per un commento negativo alle volte anche offensivo.

In questo periodo irritare gli autori e le autrici dell’EFP sembra essere diventata una moda. Una moda piuttosto sgradevole, fatta per il semplice gusto di litigare più che offendere realmente.

Spesso questi “recensori” evitano di firmarsi e criticano storie generalmente considerate molto belle dalla maggioranza dei lettori e dei membri di questo sito, fino quasi a diventare una sorta di complimenti al contrario. Difficilmente si nota una critica “poco costruttiva” in una fanfiction banale e priva di originalità. Spesso gli autori più colpiti sono tra i migliori del sito o almeno quelli che si sono affermati più di altri, che hanno raggiunto una certa popolarità e che in genere hanno scritto parecchie storie.

Che fare? Rispondere a tono? Mhm… poco diplomatico. Sbraitare contro questi soggetti che si potrebbero classificare in una sorta di “Anonima Recensori” sullo stesso filone degli “Anonima Alcolisti”? Altrettanto poco diplomatico, infantile e soprattutto molto poco efficace, visto che sembra soltanto aumentare il gusto di questi critici professionisti (e venga un colpo, se non sono dei professionisti!). Ignorarli, or dunque? Sembrerebbe la soluzione migliore, ma è soprattutto il consiglio di “ignorare” ad essere ignorato.

Autori e autrici incolleriti, inviperiti e desiderosi di spargere sangue e vendetta popolano il web in massa, pronti a giurare di sapere benissimo accettare anche le recensioni negative, ma appena viene letto anche soltanto “A me la tua storia non è piaciuta” ecco che la terra comincia a tremare sotto i piedi, i vulcani cominciano ad eruttare lava e le dita rispondono a cotal critiche con “minacce di morte certa” ai giuda ai quali non è piaciuta la fanfic in questione.

“Come osi dire che non ti è piaciuta?!”, “Ma brutto deficiente testa di rapa con che coraggio dici che questa storia strabiliante non ti è piaciuta!?”, “Sta zitto che non capisci niente!”, “Come ti permetti di criticare senza motivo!?” ecc., ecc., ecc. .

Calma, amico, calma, come disse un personaggio di Walt Disney: dire soltanto “a me la tua storia non è piaciuta” non equivale ad insultare un autore/autrice insinuando la sua completa incapacità, è soltanto un parere, magari diverso dagli altri, poi amici come prima. Certo non si deve esagerare né da un lato né dall’altro. E’ chiaro che se piovono insulti e parolacce qui entrano in gioco l’educazione, ma trovandoci su internet è ovvio che si trova di tutto e di più e che non tutti hanno frequentato Oxford o Cambridge. Occorre normale civiltà, in caso contrario, c’è veramente poco da fare. Non bisogna però anche pretendere di ricevere critiche “costruttive” visto che non è che siano molto utili, dal momento che spesso gli autori se la prendono come delle pantere da esorcizzare anche in quel caso.

Leggendo molte delle recensioni incriminate spesso viene anche da sorridere: molte sono autentiche provocazioni e la maggior parte delle volte il bersaglio ci casca con tutte le scarpe e risponde per le rime, guadagnandosi una cascata di critiche o di incoraggiamenti di approvazione.

E’ pletorico: bisogna sia saper criticare che essere criticati. Non bisogna fare un dramma. Non c’è un giusto o sbagliato quando entrano in gioco le opinioni. Il guaio sta nel sapersi esprimere in modo corretto e spesso i giovanissimi non sono del tutto capaci di essere chiari, spesso sono bruschi e hanno la coda di paglia e prendono fuoco se qualcuno gli risponde involontariamente irritato dal commento in questione.

CRITICHE ALLA STORIA O ALL’AUTORE?

Facciamo un po’ e un po’. Qualche volta si leggono di critiche non dirette alla fanfic quanto all’autore. Queste generalmente sono le più buffe. “Sei pieno di boria”, “ Ma chi ti credi di essere!?”, “Sei un pallone gonfiato”, e via dicendo. E poi giungono gli insulti che piovono inesorabili stile “botta e risposta”: “Vai a f*****o!”, “Sei uno s*****o” , “Figlio di p*****a” e bla, bla, bla. Ovviamente gli insulti non vanno accettati, ma attenzione a non esagerare nell’altro senso. L’EFP è un sito piuttosto organizzato, uno dei migliori archivi di ff di anime, manga, fumetti, originali, film, attori, libri, poesie e chi più ne ha più ne metta: vi sono più di tremilaquattrocento storie, quasi tremilacinquecento e circa millecinquecento membri, senza contare i visitatori non ufficiali che comunque frequentano regolarmente il sito pur non essendo iscritti e che hanno ugualmente la possibilità di recensire ciò che leggono. Dal momento che la maggioranza non conosce gli altri è naturale che ci si basi sulle sensazioni e sulle impressioni che si ottengono dagli spazi di presentazione, da ciò che ognuno scrive. E così come ci sono storie che piacciono o non piacciono ci sono persone alle quali si sta simpatici o antipatici e lì, ahinoi, non possiamo proprio farci niente! Che senso ha scatenare tanti processi di Norimberga? Contro chi, poi, visto che i “criticoni” non si firmano neppure?

Ohibene, non crediate che sia divertente restare a guardare i “colleghi scrittori” che vengono gratuitamente insultati, ma pensateci un attimo: a chi non è capitato di essere criticato alle volte anche pesantemente? Le storie sull’EFP sono pubblicate per essere giudicate in bene e anche in male, ma per divertimento soprattutto! Non lasciatevi impressionare da qualche membro dell’Anonima Recensori che ha soltanto voglia di rovinare il diletto personale, mortificando la fantasia, la creatività e un personalissimo stile, proprio per mancanza di immaginazione e un pizzico di invidia.

Luxy