Salve lettrice!
Giochi a Dolce Flirt da tempo immemore? Addirittura due giorni? Eh, come passa il tempo…
A fronte di tutta l’esperienza accumulata pensi che sia giunto anche per te il momento di dare vita alla tua personalissima fan fiction?
Questo è il posto che fa per te. Ecco un elenco semplice e veloce di ciò che non può assolutamente mancare in una tipica storia “dolceflirtiana”.

Storia partecipante alla sfida 1frase indetta da LiveJournal
Cinquanta frasi su cinquanta temi diversi, tutte incentrate sulla coppia Castiel/Nathaniel.
#10 – Sguardo
Nonostante ci avesse riflettuto parecchio, Nathaniel davvero non ricordava quando aveva iniziato a considerare lo sguardo corrucciato di Castiel sexy e non irritante.

“Te lo avevo promesso e io mantengo sempre le promesse. Volevo il tuo cuore e il tuo cuore ho avuto”.
Si voltò veloce e lo sguardo del ragazzo, spento di ogni scintilla, tornò a fissare inerme il suolo.
“Ti amo, Lysandre e sempre ti amerò”.
Nina e Lysandre.
Un amore malato.

"Vidi il mio riflesso allo specchio passarsi fugacemente la lingua sul labbro inferiore, quasi a voler ricercare un sapore che il sonno aveva cancellato; di certo sulla mia bocca non c’era più alcuna traccia di quel bacio, ma nella mia mente, rivivevo quell'immagine a rallentatore, ricordando maniacalmente ogni dettaglio: quegli occhi lucidi, che riflettevano in modo innaturale la luce lunare, quelle ciglia lunghe e sensuali, il tocco morbido dei suoi capelli castani e, da ultime, quella coppia di labbra rosee che mi aveva fatto estraniare da tutto.
Baciare Erin fu qualcosa di assolutamente indescrivibile… e anche a distanza di anni, ogni volta che ripenso a quel momento, mi accorgo di non aver dimenticato nulla."

Magari Alexy non è, o almeno, non è più quello che si pensava. Magari una persona, e non esattamente un ragazzo, gli ha fatto cambiare idea. E magari quella persona ha lo stesso nome del suo colore dei capelli.
[Alexy/Violet]
{Okay, questo pairing magari neanche esiste. Mi piaceva molto l'idea, semplicemente. Ma sono malata in modo irrecuperabile, è risaputo. xD Perdonate quest'uscita dal niente, con la qui presente drabble, la mia prima nel fandom. Siate clementi. Vi prego. xD Accetto critiche purché costruttive, recensite! ^^}

Mi rivolgo direttamente a chi legge la mia long che (forse) avrà preso un colpo nel vedere che ho pubblicato una OS: "Stupida" è assolutamente svincolata da In Her Shoes, i personaggi non hanno nulla a che fare con quella storia ^^'. Questa shot è frutto di una mezz'oretta di "catartica introspezione", in cui ho voluto cimentarmi in una narrazione completamente diversa da quella abituale.
Per certi versi spiazzante, spero che questo piccolo testo non vi sconvolga troppo.

Si tratta di una sorta di intervista nata dalle domande di alcune utenti e rivolte all'autrice della fanfiction "In her shoes" e ai suoi personaggi. Ringrazio quindi chi ha voluto assecondarmi in questa bislacca iniziativa ^^.

Songfic sulle note di Umbrella - Rihanna
“Puoi stare sotto il mio ombrello” commentò fingendo indifferenza rigirandoselo tra le mani e schizzando gocce ovunque.
Conoscevo quello sguardo, lo sguardo di qualcuno che non me la raccontava giusta.
“Cos’hai in mente?” chiesi riducendo gli occhi a due fessure.

Anche il professor Faraize ha una vita.
Nessuno si è mai chiesto cosa fa al difuori del liceo? Ovviamente no, perchè a nessuno frega, ma io ho voluto dargli comunque un pò di spazio.

All I can say is it was enchanting to meet you.
Si sporge appena per leggere la tua targhetta e per un attimo riesci a ispirarne il profumo.
“Imbucata?”
“Lo stupido scherzo di un’amica... Signor segretario delegato” lo imiti leggendo a tua volta quel pezzetto di carta incollato sulla sua camicia e lui si giustifica con un sorriso.
“Lo stupido scherzo di un amico”

-Un Margarita- Il bello di quel posto era che difficilmente chiedevano documenti per la distribuzione di drink alcolici. Il problema, poi, non mi riguardava neanche al momento, avendo già diciotto anni (da un mese, ma pur sempre diciotto erano!), ma prima di compierli era stata una benedizione: i barman se ne fregavano e ti davano tutto quello che volevi senza fare troppe domande, soprattutto ai ragazzi – con le ragazzine insistevano molto di più per la carta d’identità, se si capisce cosa intendo.

Un liceo un po' particolare, e sei ragazzi a noi ben noti che stanno per dirgli addio.
Uno ad uno saliranno sul palco per prendere il proprio - meritato o meno - diploma.
Tutti ne scenderanno, sotto lo sguardo vigile di un'anziana signora vestita di rosa.
Un saluto.
Una piccola, improbabile, immaginaria, spero piacevole fine.

Delle persone come lei, non ti puoi innamorare. Eppure, quando ti trovi le sue mani – minuscole e con le unghia mangiucchiate fino alla carne viva, come quelle di un bambino – addosso, diventa difficile non lasciarsi coinvolgere. Perché lei ha quell'aria conturbante di vittima di una tragedia, e gli occhi talmente vuoti che puoi vederci il tuo stesso riflesso. Non parla mai, lavora senza quasi respirare, in apnea. A volte potresti anche aver paura che lei ti muoia addosso, mentre tu continui a tenerle una mano sulla gamba, mentre i capelli cadono a terra. Mentre si stacca, il tacco della scarpa, troppo usata, troppo piccola.
Ogni sera, o quasi, lei s'innamora di un uomo diverso. E capita anche che sia ricambiata, se l'uomo in questione è il solito giovanotto di belle speranze che si crede il nuovo principe azzurro in chiave post-moderna. Lui le promette sempre che tornerà, carezzandole il capo – una volta rosso, una volta verde, una volta viola – e pagandola un po' più del dovuto. Le regala un sorriso, anche, prima di lasciarla. Non torna mai nessuno.
[Dolcetta/Armin, Dolcetta/Alexy, Dolcetta/Castiel, Dolcetta/Dake, Dolcetta/Nathaniel, Dolcetta/Kentin, Dolcetta/Lysandre]

L'amore può "eruttare"?
Certo, la domanda sembra avere poco senso... Ma ci sono certi piccoli gesti, capaci di scatenare reazioni, che mai ci si aspetterebbe...

"Non mi importava davvero che Ken se ne andasse, quando ce lo fece sapere. Non fino al giorno in cui la verità mi colpì. Ma il fatto era che SAPEVO che sarebbe tornato"
A Bridget non è mai piaciuto Ken, ma al tempo stesso mai avrebbe potuto odiarlo. Quindi perché alla notizia che suo padre l'avrebbe mandato alla scuola militare, iniziò a sentirsi...vuota?

Flashfic (212 parole) shounen-ai.
I sentimenti di Lysandre. :3
Recensite e ditemi che ne pensate. ^^

Una Nath/Cas molto dolce, scritta di getto -mi mancavano molto i miei amori-
"Voglio solo te, il mio inizio sei tu.
Il mio inizio sei tu, non ho mai desiderato nessuno cosi."

[SPOILER EP 31]( MI SONO ACCORTA CHE IL LOVOMETRO CON LYSANDRO SI ABBASSA QUASI TUTTO, SENZA CHE NOI FACCIAMO NULLA...Ed io l'avevo a 110... )
Questo episodio è stato per me una delusione tremenda... Quindi devo sfogarmi.. Non metterò una intro anche perché descrivo più o meno l'episodio...

« Dunque, adesso prendiamo un uovo a testa, lo svuotiamo, lo decoriamo e… »
« Buona Pasqua! » lo interruppe Nathaniel con sarcasmo « è il 31 dicembre oggi… ti manca un venerdì? »

Fissava con un sorriso leggero quel ragazzino strambo e solare, il primo che le avesse rivolto la parola con tanta facilità. Sin da subito, aveva sentito che c’era qualcosa che li accomunava, come il bisogno di stare soli ma, al contempo, quella loro esigenza li differenziava: se per Ambra, era più che altro una scelta obbligata, il carattere di Armin gli permetteva di essere a suo agio anche tra gli altri.
Aveva quella spensieratezza ed indipendenza di chi non conosce la vera solitudine.

E se Chino non avesse creato così i nostri amati personaggi? Se fossero esattamente l'opposto di quello che sono ora? Dimenticate il Castiel scontroso, il Nathaniel disponibile, il Lysandre amante dei tempi andati, l'Armin tecnologico e l'Alexy con preferenze maschili, perchè devo presentarvi questa mia pazzia.

*** Attenzione! Spoiler per chi non ha giocato l'episodio 25! ***
Corrucciando lo sguardo, Kentin strinse le labbra e cercò di mandare avanti la reazione senza lasciarsi deconcentrare dalle chiacchiere del suo compagno di banco. «Anziché perderti dietro questi inutili pettegolezzi, perché diamine non ti decidi a darmi una mano?» ribatté poi, mettendo via una provetta. Castiel inarcò un sopracciglio, forse stupito del fatto che l’altro pareva aver superato la propria paura nel rapportarsi con lui.

*** Attenzione! Spoiler per chi non ha giocato l'episodio 24! ***
Quella ci scoccò un’occhiataccia e, puntellandosi le mani sui fianchi, borbottò: «Adesso te la fai con questo branco di idioti?»
«Sono miei amici, Ambra», la redarguì fin troppo amabilmente Nathaniel, visto il sorriso che aleggiava sulle sue labbra. «Ti prego di essere gentile, con loro.»

«Dammi un bacio».
Kentin si pietrificò, prima di alzare lentamente lo sguardo dal suo cellulare e posarlo sugli occhi (troppo seri, per i suoi gusti) di Alexy.
[Alexy/ Kentin, con la partecipazione di un Armin selvatico ♥]

"Mi sorridi incuriosita, ma non ti fermi e continui per la tua strada.
Io, però, una cosa l'ho vista: hai gli occhi dorati; e non lo scorderò più."
Leigh s'innamorò dello sguardo di Rosalya, perchè non potè più dimenticarlo.
Un breve viaggio nella vita di due personaggi che hanno forse poco spazio, ma che mi piace immaginare così.

Avete mai provato a specchiarvi con una sola candela a farvi luce? Si dice che, se si ci specchia al buio, con una semplice candela a far luce, attraverso i nostri occhi possiamo vedere le nostre vite passate; basta guardare gli occhi riflessi nello specchio solo per trenta secondi, ed in un attimo vedremmo il nostro passato. E' davvero così? Si può davvero conoscere la nostra vita precedente, attraverso un semplice specchio?
Forse sì, forse no, chissà, si sa solo, che provandoci... Ci lasci letteralmente gli occhi. Nathaniel ve lo può assicurare...
Benvenuti nel mondo degli specchi...

Lei è tua.
Tua. I pronomi possessivi non dovrebbero essere usati con le persone, ma lei è una vera e propria bambola nelle tua mani. Un oggetto. Una marionetta che si muove ogni qual volta tu tiri un filo. Ti promette sempre che sarà l’ultima volta e poi, inevitabilmente, torna da te e tu non puoi che esserne contento.
“C’è qualcosa che ti piace in lei?” ti chiedi ascoltando una coscienza che non è la tua.
Il tuo sguardo torna sul suo fondoschiena.
"Oltre a quello" ti rimprovera il grillo parlante nella tua mente.
Sorridi una volta trovata la risposta: il suo fondoschiena piegato a novanta.

Nathaniel si è innamorato per la prima volta a 17 anni. 17 anni più tardi, ha incontrato di nuovo la ragazza che amava. Solo che non è davvero lei.
Attenzione!! Amore non corrisposto fra Professore e Studente

[Alert! - pairing: CastielxNathaniel, no Dolcette ]
Doppioni, poli di universi lontani.
Tra loro era tutto troppo distante per essere reale - per non essere insieme prima fretta e bugia, prima montato amore e poi sofferenza.
[...]gli occhi dicono troppo, gli occhi, soprattutto i suoi, così maledettamente grigi come la tempesta, hanno una scarica di maltempo che lo fa piangere [...]

-Nathaniel--Castiel--Lysandre-
Prima fan fiction scritta per il fandom di Dolce Flirt.
What-if?/Missing Moments dell'episodio 4.
Presenza di una coppia yaoi: Castaniel (CastielxNathaniel)

La Dolcetta non può più mentire a se stessa e al ragazzo che ha rubato il suo cuore, Castiel.
La notte prima del giorno in cui si dichiarerà al giovane rockettaro gli scriverà una poesia sotto forma di testo musicale, spiegandogli di come voglia essere per lui conforto, la donna che magari di stargli accanto e di come non abbia più paure delle apparenti spigolosità del carattere del ragazzo.

Questa storia la dedico a Paradichlorobenzene_ amica di scemenze notturne!
*DALLA STORIA*
- “No, no..Siryo..Non farlo!”- Biascicò, spegnendo la PSP e poggiandola accuratamente sul letto.
- “E' così che si gioca, no?”- Disse stronzamente lei, che spezzò in due il gioco, bye bye dischetto.
- “Cazzo!”- Imprecò lui balzando dal letto in un gesto rapido, era infuriato nero. Per la prima volta i suoi occhi erano totalmente concentrati sulla figura snella e minuta della ragazza, anche se stranamente accesi da una luce nuova.