Intervallo
...si
trattava di scovare il folle che ti correva dentro guastandoti
l'esistenza.
Lo
rincorrevi,lo incastravi in un angolo e lo acchiappavi.
Ma
non lo uccidevi, oh no.
Ucciderlo
era troppo poco per un piccolo bastardo come quello.
No,
gli appioppavi una cavezza e lo mettevi ad arare.
Il
folle lavorava come un demonio, una volta messo in riga,
e
ti dava anche il destro per qualche ridacchio, di tanto in tanto.
Ecco,
era tutto lì ed era sufficiente.
(Stephen King, It)
Luce soffusa.
Parte la colonna sonora:
Rabbits (David Lynch - Angelo Badalamenti)
Entra ( ),
trascinando dietro di sè la Zanpakuto. Non guarda il
pubblico, ma fissa un punto lontano.
( ):
..............................................................................
Fine della colonna
sonora.
Buio.
Luce su ( ).
( ):
.............................spegnete le luci.
Silenzio.
( ):
Spegnete le luci. Non c'è luce qui. Sta piovendo.
( ):
Lo so perchè siete qui. Siete qui per lui. Ma lui non
c'è: quando ci sono io, lui non c'è.
( ):
Lui è
là fuori: sta combattendo. Se siete qui per lui, dovreste
scorrere le pagine. Capitolo 404; proprio verso la fine. Piove a
dirotto, ma proprio a dirotto. E' una tempesta. Mi piace la pioggia.
Buio.
Rumore di pioggia
scrosciante.
( ):
Lui combatte, ma ha
paura. Ha paura perchè ha visto. E' stato davvero un
guaio... ma
non potevo fare altrimenti. Mi crepava tra le braccia, se non glielo
facevo vedere.
( ):
Non ho potuto
resistere: un buco nel petto... uno stramaledetto, gigantesco foro
che... da parte a parte... Ah! Cuore; metà del polmone
destro;
tre quarti del sinistro. Giuro, era.. era da orgasmo: meglio, persino
meglio di quando... di quando mi ha infilzato lui da parte a
parte. Ho
goduto come mai avevo goduto in vita mia; e so che... che un giorno, un
giorno non lontano, godrò ancora di più...
( ):
Morto,
stecchito era, se non gli facevo vedere; e adesso ha paura. Pensava di
avermi fregato: dopo avermi trapassato. Certo, ho dovuto sparire per un
po'...
Luce su ( ).
Al centro dell'abito bianco c'è una macchia rossa che si
allarga.
( ):
Spegnete le luci. Eh, un errore capita a tutti; mi è costato
caro, quella volta... (si
passa una mano sul viso) (sibilando) Merda! Quanti... cazzo... di mesi!
A fare il... il... (brandendo
la Zanpakuto) per quel coglione! Metti la maschera,
togli la maschera... metti la maschera, togli la maschera...
( )
(urlando, improvvisamente): E all'inizio, non
poteva farlo durare dieci
secondi! Dieci secondi a guardare in faccia la
realtà, e si prendeva scaga!
Il signorino!
( )
(più calmo):
... ma basta cazzate. E' stata dura... è stata umiliante: ma
è servita. Sono tornato in forze, senza che se ne
accorgesse.
Senza che mi vedesse. E adesso non può più
ignorarmi.
Adesso non può più fermarmi. Per un po', sono
tornato ad
essere il re: ho potuto di nuovo gustare il mondo con queste mie mani,
e quello che ho visto... mi ha fatto venire l'acquolina in bocca. E la
prossima volta...
Zangetsu:
Sembri molto sicuro di te.
La cortina di destra si
scosta, rivelando una tela bianca.
Luce sulla tela: dietro,
la silhouette di Zangetsu.
( ):
Taci, vecchio. Tu non ci sei. Quando ci sono io, tu non ci sei.
Spegnete le luci.
Zangetsu:
Và avanti. La prossima volta?
( ):
..........
Zangetsu:
Perchè l'ultima, se non vado errato, non è stato
lui a tornarsene a casa reggendosi le budella con le mani...
( ):
Stà zitto.
Quando ci sono io, tu non ci sei. Spegnete le luci. E' stato un caso...
un colpo fortunato. Non accadrà di nuovo.
Zangetsu: Mi
sono goduto un bel
periodo di sole, mentre non c'eri. Piuttosto piacevole. Il ragazzo
è forte... più forte di quanto pensi. Non te la
darà vinta facilmente.
( ):
Parole. Solo parole.
Lo conosco quanto te. E' debole. Sono tutti deboli; tutti... patetici,
uno più dell'altro. Tutti che si fanno scudo con le parole:
tutti che sussurrano nelle tenebre dei loro cuori, invocando aiuto e
protezione dagli amici... dagli amanti... dagli dei. Mai incontrato uno
diverso. (inclinando la
testa da un lato)
A parte forse uno... prima pensavo fossero due, ma uno mi sta cadendo
parecchio in basso. Guarda, è quello da cui si sta facendo
menare adesso; e sottolineo menare.
Quanto pensi che resisterà, prima di tirarmi fuori di
nuovo...?
( ):
E da uno così... da uno così.
Mi garbava quel sorrisetto da volpe, prima, ma adesso comincio a
leggergli dentro... è innamorato, questo, vecchio!
Innamorato! (comincia a
sghignazzare istericamente) Innamorato! Innamorato!
Innamorato!
Zangetsu:
Troverà la
forza. L'ha sempre trovata, come ha trovato me quel giorno, mentre il
mondo si sgretolava sotto i nostri piedi: ci sarà sempre
qualcosa a spingerlo in avanti. Temo che non l'avrai mai vinta.
( )
(incapace di smettere di
ridere):
Pfff... hehehe. Vecchio, è proprio buffo... siamo la stessa
cosa, io e te: come possiamo non annoiarci, a parlare l'uno con
l'altro? No, dico davvero: sei troppo
divertente. Lo hai preso in simpatia, il ragazzetto? Spegnete le luci.
Zangetsu:
Anche tu e
lui siete
la stessa cosa. Quanto a me... lo sai. Finchè posso godermi
un po' di sole, io non pretendo altro.
Rombo di tuono. Il
rumore della pioggia si infittisce.
( ):
Be', tanti saluti allora. Spero che tu te lo stia godendo, questo bel
pomeriggio assolato.
Zangetsu:
.............
Buio.
Rombo di tuono. Stridio
fuori campo. Crepitio di microfono.
Gin: Oh
là là...
questo non mi aspettavo che lo dicessi. Se parli in quel modo, sembra
quasi che tu dia per scontato che morirai. Non è che tu...
da
qualche parte dentro di te... hai già rinunciato a questa
battaglia?
Luce su ( ).
( ):
Ow... touchè! Questa... questa deve averla proprio
incassata, eh vecchio?
Luce sulla tela, ora
vuota.
( ):
...ma dai, vecchio! Ci stavamo divertendo!
(...)
( ):
Che palle. Una
battutina così, e il suo spirito combattivo si riduce a
zero...
(A voce alta)
Stavi dicendo?!?! Uh guardalo, guarda com'è
forte,
il rincitrullito! Guarda come gli ficca su per il culo quel sorrisetto
compiaciuto, guarda come mostra le palle...! Ah, se solo ci fossi io
là fuori! Fammi uscire, povero sfigato! FAMMI USCIRE! FAMMI
USCIREEEEEE! (agita la
spada, comincia a fare a pezzi la tela).
Gin: Fine
avvertimento. Se tu non scappi, io ti ammazzo... qui ed ora.
( )
(improvvisamente
allarmato):
Ehi!
Rombo di tuono.
( ):
Ehi! Non facciamo scherzi!
Aizen: Per
quanto riguarda te, ti lascio qui. Ti divorerò... quando
tutto sarà finito.
Stridio fuori campo.
( ) barcolla, come colpito da un pugno.
( ):
Che aspetti, sfigato? Tirami fuori! E' lui! E' lui che dobbiamo
combattere! Lo hai dimenticato?!
Stridio. Rombo di tuono.
( ) si porta la mano alla tempia.
( ):
Aaaah... Non... non
è possibile! Perchè... perchè non mi
lasci andare?
Vuoi dargliela vinta? Vuoi arrenderti? Non siamo fatti così,
noi! Non ha senso combattere e basta... non ha senso sopravvivere e
basta! E tu lo sai!
Sei tu che lo hai detto...
( )
(conficcando la
Zanpakuto per terra, ed appoggiandosi all'elsa ansimando):
Bastardo... bastardo. Non puoi crepare adesso. Non puoi crepare proprio
adesso... non devi avere paura di me! Soffriremo meno, se mi lasci
andare... Non proveremo più questa disperazione... che ci
smussa
la spada... renditene conto! Non sei nulla... senza di me...
Stridio fuori campo.
Crepitio di microfono.
Isshin:
Se tu non ci vai... sia quelli che vuoi proteggere, che il resto della
gente che si trova lì moriranno per mano sua! (stridio) Le
Zanpakuto non vogliono insegnarci questa tecnica... la ragione, la
capirai subito.
Il rumore di pioggia si
spegne lentamente. (
) scivola in ginocchio.
( ):
Non puoi farmi questo...
Entra Tensa Zangetsu.
Tensa Zangetsu:
Ecco. Lo vedi?
Sarà sempre più forte di te; il desiderio di
proteggere.
La mia faccia della lama. Rammenti le parole che tu stesso hai
pronunciato? E' inciso
profondamente nella matrice originaria.
Lo sguardo gentile: l'impulso a fare da scudo con il proprio corpo a
coloro che ama. Sconfiggerà anche il destino.
Abbatterà
persino questo immortale... con il nostro aiuto, cavalcandoci. E
dopo... noi torneremo quello che siamo, quello che avremmo dovuto
essere: io la sua volontà di proteggere, tu un pensiero
selvaggio sepolto in profondità nell'oceano della psiche.
Non ti
sarà concesso di divorare il mondo: non uscirai mai
più.
Io non te lo permetterò; lui non te lo permetterà.
( ):
..................................................... taci,
ragazzino............... stà.......... (con un filo di voce)
zitto.
Rombo di tuono. Serie di
suoni secchi. Serie di flash abbaglianti. Rombo di tuono: silenzio.
Ichigo (con voce ferma): Mugetsu: Luna
Assente.
Buio.
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Segue una lunga pausa di silenzio, che dura finchè il
pubblico non comincia ad applaudire.
Riparte la colonna sonora.
Luce sul centro del palco: ( ) è ancora in
ginocchio,
aggrappato alla Zanpakuto, il viso nascosto nell'incavo delle braccia:
i suoi vestiti e la spada sono completamente inzuppati di sangue
fresco, che gocciola sul palco. Lentamente, si rialza, rivelando il
viso nascosto dalla maschera bianca con le corna. Parla con voce
alterata.
Fine della colonna sonora.
( ): E vissero per sempre felici e contenti. (lasciando cadere la spada a terra)
Volete crederci. Per questo siete qui.
( ): Un nobile sacrificio. La sconfitta di un
cattivo. Il trionfo
della volontà, del bene, degli affetti su ogni
avversità.
( ): E' così che volete che finisca.
E' così che vi
aspettate di voltare l'ultima pagina, prima di un capitolo
conclusivo... prima dell'ultima pagina, dove si rivela il futuro
luminoso. I vostri eroi cresciuti, forse ammogliati, che sorridono ai
loro bambini... finalmente liberi dal dolore e dalla disperazione,
passati attraverso la catarsi della battaglia finale, per approdare
alla spiaggia della maturità.
( ): E' così che volete che
finisca... come avete voluto
anche, fino a poco prima, il dolore, il sangue, la battaglia feroce
sospesa ad un filo, priva di speranza fino all'ultimo momento,
perchè altrimenti... senza la paura... senza il dolore...
senza
di me...
( ): ...che storia è?
( ): Ma
lasciatemi parlare. Lo so che lo farete: perchè
sono interessante. Molto più di lui. Perchè da
lui, lo
sapete quello che potete aspettarvi: quel capitolo finale...
è
noioso, vero? Quanti ne avete visti? Libri, film, fumetti...
è
sempre la stessa solfa. Perchè è un bel problema,
quando
non va a finire così. E' un bel problema... perchè vi
ricorda la realtà. E se leggete, se guardate,
se vi appassionate
alla favola, è perchè alla realtà
volete sfuggire;
almeno per un po'.
( ): Perchè volete credere, che al
mondo... un lieto fine
possa esistere. Anche
se è noioso. Anche
se è sempre lo
stesso. Non ve ne stancate mai... perchè siete invidiosi.
Sirena in lontananza. La luce si abbassa.
( ): E' ora di dormire... e sarà un
sonno lungo, per me.
Per voi, giusto il tempo di voltare pagina: già lo sapete,
che
l'eroe ha sconfitto il mostro, sacrificando ciò che aveva di
più caro. E sapete anche che presto tornerà in
carreggiata. Ma prima di andare, voglio lasciarvi qualcosa di me:
qualcosa che vi aiuti a non dimenticare come vanno le cose, nella
realtà...
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La pioggia scrosciante percuote impietosa i marciapiedi, offuscando
tanto la vista quanto l'udito; il resto di Karakura, al di
là
della fermata dell'autobus deserta e della coppia di ragazzi sotto la
tettoia, potrebbe avere smesso di esistere.
Forse, ha smesso di esistere per davvero; almeno per uno dei due.
Perchè per lui, è un momento importante. Ci ha
messo dei
mesi, per trovare quel coraggio che prima non gli era mai mancato: e
quante volte si era domandato come aveva potuto il mondo capovolgersi
in quella maniera, in un battito di ciglia.
Lei sembrava non essersi accorta di nulla: aveva continuato a
chiacchierare a ruota libera fino ad un minuto prima, sempre di ottimo
umore nonostante il tempo infame, senza accorgersi del suo sguardo
nervoso fisso sui suoi capelli color nocciola, e sul suo viso di
bambina: e non erano più bambini. E lui se ne era accorto
troppo
tardi.
Quando il fiato gli esce finalmente di bocca, la sua voce gli suona
orrendamente stridula: Inoue Orihime si volta a guardarlo,
l'espressione improvvisamente preoccupata di fronte al suo imbarazzo.
Allora, per poco la briciola di determinazione che ha costruito e
cesellato con cura per tutto questo tempo non viene meno: e alla fine,
è solo il desiderio di togliersi finalmente quella spina dal
cuore che lo spinge a dichiararsi velocemente, con voce roca,
abbassando lo sguardo.
Il silenzio congelato che segue non ha qualità: le poche
parole
che lo hanno preceduto sono uno squarcio su una tela bianca, che lascia
Orihime a bocca aperta per lo stupore. Il ricordo di un antico
sentimento le attraversa la mente per un attimo - il tempo per un
cervello che non ha perso un briciolo di bizzarria di escludere il
doppelganger, il pesce d'aprile, l'allucinazione ed il tappo di cerume,
il tempo di rendersi conto della serietà delle sue parole, e
ricordare come proprio quell'espressione un tempo avesse fatto
nascere... qualcosa. La mano della ragazza corre allora alla tempia,
prima che quell'attimo incolore sia passato: ma non trova quello che
cerca, perchè quel fermacapelli non viene indossato da ormai
molto tempo; e non appena il momento è passato, ed entrambi
ricominciano a respirare, Inoue Orihime si rende conto che Kurosaki la
vede ora con occhi diversi... e che deve mettere assieme una risposta.
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( ):
... vi piace? Di mio, ho messo solo la pioggia: spero che lo troviate
appropriato. Si addice ai due di picche, la pioggia...
( )
(sorreggendosi il volto
con la mano):
Aaaaah... che cosa ironica... non fa morire dal ridere?
...che l'amore... in fondo in fondo... sia di mia competenza?
( ):
...il sesso,
certo... ma anche l'amore! Nasce da qui, che cosa credevi? Nasce da me!
L'impulso... il desiderio... lo hai dimenticato? Tu e la tua spada
avrete pure sconfitto un dio... ma chi è stato, dimmelo, ad
abbattere il suo angelo nero?! SPEGNETE
LE LUCI!
( ):
Al suono di quale voce siamo resuscitati, per spazzare il pavimento con
la sua lurida carcassa?
Al richiamo di chi, abbiamo preso in giro la morte? Ipocrita!
( ):
E potrebbe
essere tua... potrebbe essere nostra, Ichigo. Qui ed ora. Sei un eroe:
sei l'eroe, in un mondo di comprimari... e hai appena demolito il
castello, schiacciato i cattivi... e salvato la principessa. Hime! Hime! Hime!
Devi solo allungare la mano: una mano che ora è finalmente
vuota... perchè ha dovuto abbandonare la spada.
( ):
Se solo tu volessi ascoltare, Ichigo... se solo tu me lo chiedessi, non
potrei mentire: perchè la amo quanto la odio!
Ma io... parlo sottovoce: perchè la odio quanto la amo...
Perchè è l'unica altra cosa che voglio... a parte ridurre in cenere il tuo
mondo! E tu non lo sai, quanto sia costato ad uno come me!
Vederla lì, come un unico fiore tra le macerie! (barcolla, si afferra la testa
tra le mani) MI
HAI COSTRETTO A PROTEGGERTI!
Serie di flash, crepitio.
( ):
E così, ho
deciso che te lo meriti... ti meriti di essere lasciato libero, di fare
finta di niente... fino all'ultimo! Non ti accorgerai tanto presto, di
come dopotutto... fare da guardia del corpo non basti! Ed io
sarò lì... a ridere come un folle di fronte al
tuo cuore
spezzato, quando lei troverà un'altra persona; quando si
sarà accorta di come, in fondo, tu non fossi niente di
speciale... più assente di un fantasma, più
incorporeo di
uno spirito! Quando offrirà la vita che tu hai protetto a
qualcuno che... magari... non ha salvato il mondo ma... ascolta... (tossisce ed ansima)
Ma non preoccuparti... resterai per lei... un buon amico! Forse
addirittura... (ride)
il MIGLIORE amico!
( ):
Sono proprio curioso... di vedere cosa farai, allora... quando
scoprirai che la tua hime
non è più una principessa da salvare... quando
capirai
che lei era il tuo futuro, e non lo spettro di uno squallido passato,
annegato nel sangue di nostra madre... quando l'avere scelto il vecchio
al mio posto ti condurrà alla tua prima sconfitta,
anzichè all'eterna vittoria a cui sei abituato!
( ):
Quando il mondo che
hai salvato non avrà più bisogno di un eroe... e
rimpiangerai di non aver lasciato andare la spada... la disperazione
che proverai... mi chiedo... sarà abbastanza?
( ):
Forse no... questa
è la realtà, dopotutto... ed è piccola
cosa... gli
amanti infelici si sprecano... nella realtà... (cough)
non sei il primo... nè l'ultimo! Forse te ne farai... una
ragione. E c'è sempre la nanerottola, dopotutto... e il
quattrocchi, il troll (cough)
e tutto il resto dell'allegra brigata... ma soprattutto...
la nanerottola... vero? E scommetto che te l'immagini... che loro
saranno i primi... se ti lascerai andare abbastanza alla tristezza... e
mi lascerai finalmente... usci...re... (tossisce violentemente, scivola
in ginocchio)
( ):
Ma anche uno come me... può sognare, no? (una crepa compare sulla maschera)
Che il tuo primo amore... possa diventare la mia occasione...? Che
basti questo, a dimostrare quanto sei debole... e fragile... (la
maschera comincia a sbriciolarsi, rivelando il volto: lo sguardo
è perso in lontananza, e sorride tristemente, quasi con
dolcezza) quanto dopotutto... nonostante i tuoi sforzi...
io ci sia ancora... dentro di te...?
( ):
Spero di poter sognare, Ichigo... perchè... per colpa tua...
sembra che dovrò dormire parecchio...
(cough)
è l'ora...
finchè non ci rivedremo, finchè non avrai di
nuovo...
quella benedetta spada in mano... ti saluto e ti maledico... mia dolce
metà... (ride)
e saluto anche voi... ipocriti! Tanto lo so... che non vedete l'ora...
di voltare pagina (cough)!
Crolla a terra,
sorreggendosi sulle braccia.
( ):
E adesso... ve lo
chiedo per favore...
... le spegnete le luci?
Buio.
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NdA: Dedicato a
Francesca, nuova amica e nuova lettrice, sperando che l'intrinseca
bellezza (...magari!) della mia scrittura, paragonabile al romantico mare invernale, non la faccia svenire di nuovo :)
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