La Ragazza in giallo

di Only Hope
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 Il giorno successivo salì sulla mia motocicletta e  andai ai giardini pubblici, mentre aspettavo Alice valutai ciò che avevo a disposizione, troppo poche erano le informazioni, e non avevo idea di come proseguire quell’indagine troppo misteriosa. Alice arrivò con 10 minuti di ritardo, subito ci recammo in  via della repubblica, dovevo assolutamente fare delle domande a Rosy, infondo erano amiche e quindi sicuramente mi avrebbe dato delle utili informazioni. Quando entrammo nell’appartamento della giovane, lei era un po’ scossa, lo annotai, sicuramente c’era qualche ragione, ma non commentai, ci fece accomodare con molta gentilezza, ma dato che non ero lì per una visita  di cortesia presi col dire:” Signorina le dispiace se la mia collega Alice darà un’occhiata per l’appartamento?? Non si sorprenda, ma siamo alla ricerca di un qualsiasi indizio!”, la ragazza annuì col capo consentendo ad Alice di investigare, intanto io presi il mio taccuino, pronta ad annotare ogni risposta, e presi a domandare:” Tu e la vittima a che ora vi siete lasciate la sera prima?” “ Verso le  11:30, eravamo appena tornate dalla pizzeria insieme a due nostri amici: Jack e Tommy” mi rispose la giovane con molta agitazione, ciò mi destava sospetto, e scrissi sul mio taccuino ciò che lei aveva detto, e anche  delle mie piccole annotazioni personali, poi richiesi: “ Ha idea di cosa possa essere successo  alla vittima??” lei però  sembrò pensierosa e poi disse:” No, assolutamente, Jennifer era una ragazza simpatica a tutti non credo che ci fosse qualcuno che voleva vederla morta”  vidi Alice  ritornare dalla sua perlustrazione, non avevo altre domande da fare, anche se non ci aveva aiutato molto ora dovevamo andarcene, scendemmo le scale, e arrivate vicino alle moto dissi ad Alice:” Hai trovato qualcosa??” questa volta un po’ euforica rispose:” Ho trovato questa foto” e mi mostrò una foto ritraente la vittima e Rosy con una collana di perle, ora avevo già un sospetto, la collana era la stessa ritrova sul luogo del delitto, la signorina Rosy avrebbe dovuto spiegarci molte cose. Dovevamo verificare tuttavia se la collana era davvero uguale a quella ritrovata sul luogo del delitto, sfrecciammo con le motociclette in commissariato, e dissi al commissario:” Potreste mostrarmi la collana ritrovata nel luogo del delitto della signorina Jennifer Landon? Sono la Detective Jessica ..” non mi fece finire di parlare perché lesse subito il mio cartellino e disse:” Certo mi segua” arrivammo  in una sala, e mi mostrò la collana chiusa all’interno di una cabina di vetro impossibile da prendere. Chiesi subito al commissario:” Potete identificarne le impronte digitali, avrei dei sospetti, ma non sono ancora fondati”. Uscì  dal commissariato con molta soddisfazione, forse il mistero stava iniziando a svelarsi, ma dovevo ancora far visita a Tommy e Jack, forse loro mi avrebbero aiutato. Dovevo però parlare prima con Rosy, mi doveva spiegare molte cose. Alice mi raggiunse  fuori al commissariato e disse:” Ho chiesto informazioni riguardo a Tommy Smith abita in  Via statale numero 8” “ Perfetto ora riandiamo da Rosy, dovrà spiegarci molte cose”. Il mistero stava avendo un senso forse potevamo veramente scoprire chi era o chi erano i colpevoli dell’omicidio della giovane studentessa. Arrivati  davanti al portone della casa della prima sospettata, bussammo, ma nessuno ripose, poi vidi la giovane affacciarsi timidamente al balcone, aveva un’aria spaventata, quasi turbata, vedendoci si ritrasse dentro, ma vide che l’avevamo vista, annotai queste mie impressioni, ero sicura che ci stava nascondendo qualcosa. Aprì finalmente il portone, arrivati, tentò con scuse improbabili di spiegare il perché non aveva risposto, come ad esempio:” Stavo in bagno, e mi stavo lavando”  notai che mentiva, come poteva starsi lavando e in breve tempo essere sistemata, asciugata e messa al lucido? Dovevo scoprire cosa mi nascondeva e avrei fatto tutto ciò che mi era possibile.

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