D'amore e di musica

di AndersonL
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Era una giornata come tante alla fabbrica.
Charlie, di ritorno da scuola, portava con se' Aurora -la sua migliore amica- per farle fare un giro all'interno dell'edificio.
Aurora era una ragazzina di 12 anni, molto carina e simpatica, con i capelli neri a caschetto e un fisico magrolino.
Aveva anche un carattere molto timido e riservato, proprio come sua sorella maggiore.

-Spero di non disturbare.
-Ah, stai tranquilla, Aurora. Non disturbi mai.
-Sicuro?? Dicono che il padrone di casa, qui, non ami molto gli sconosciuti.
-Dicono male. Ho parlato molto di te a Willy, e anche di tua sorella.
-Davvero?? E cosa ha detto?
-È molto impaziente di conoscerti!
-Ti confesso, Charlie, che ho un po' paura. Dicono tutti che sia pazzo come un cavallo!!
-È solo un po' eccentrico, ma alla fine non è male, fidati!
-E cosa ha detto di mia sorella?
-Diana Hudson è la sua cantante preferita, guai se si perdesse un suo singolo!! Dice sempre che è la donna più bella che lui abbia mai visto in vita sua. Sostiene anche che lei somigli terribilmente a una sua vecchia compagna del corso di pasticceria.
-Non sapevo che Wonka avesse fatto un corso di pasticceria!
-L'ha fatto per ottenere la licenza, serve comunque un'attestato che ti abiliti alla professione. È stato alla Città del Gusto di Roma per fare il corso.
-Che coincidenza! Anche mia sorella ha fatto lì un corso, non mi ricordo se di cucina orientale o pasticceria.
-Bello!! Senti una cosa...
-Dimmi!
-Vorrei fare una sorpresa al mio amico. Visto che adora Diana Hudson, vorrei provare a fargliela conoscere. Purtroppo, anche avendo le buone intenzioni, non riuscirei a contattarla. Potresti darmi una mano, per favore??
-Certamente!! Non ci sarà alcun problema: vedi, anche mia sorella adora Willy Wonka. È sempre stato il suo mito!
-Magnifico, potresti contattarla subito?
-No problem!!

Diana Hudson, nel frattempo, stava riscaldando la voce nello studio insonorizzato del suo appartamento. Era una donna di 25 anni, un po' bassa di statura -era alta appena 1,62 m-, ma in compenso aveva un fisico da pin-up anni '50 (un corpo di quelli pieni di curve, per intenderci) e un bel viso che assomigliava a quello di una bambola di porcellana. Pur essendo italiana al 100% aveva una particolarità che, in un certo senso, la distingueva: la forma degli occhi. Erano piccoli, ma non troppo, leggermente a mandorla (ricordavano un po' quelli degli eschimesi) e di un colore strano, che cambiavano dal marrone scuro al giallo ambrato a seconda della luce.
Stava provando a cantare "La Regina della Notte" di Mozart, quando le squillò il telefono.

-Pronto?
-Ehi, tesoro, sono Aurora!!!
-Ehi, piccola furfante!!! Come stai?? Dove ti sei cacciata, che è da tantissimo che non ti vedo??
-Io sto benissimo!! Volevo chiederti se potessi venire a trovarmi.
-Ho sempre tempo per la mia brigantella preferita!!! Dove sei, che vengo subitissimo??
-Guarda, è un po' complicato da raggiungere, ma penso che la vecchia carretta possa portarti senza problemi fin laggiù!
-Ok, dammi l'indirizzo!!
-Ehm...Te lo manderò via sms, d'accordo??
-...Ok!!! Ci vediamo subito.
-D'accordo, sono sicura che non te ne pentirai.
-Non ne dubito!! A fra poco!!
-Ciao!

Aurora riagganciò il telefono e mandò l'indirizzo della fabbrica a Diana.
-Sarà una bella sorpresa per il tuo amico.
-Poco ma sicuro, mia cara!! Sarà così anche per tua sorella.
E si sdraiaono sul manto d'erba zuccherata, aspettando l'arrivo dell'ospite d'onore.




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