Solo con i miei fantasmi.

di GreenNightmare
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«Ti piacerebbe tenerla così, eh?!»
 
E poi quella risata cristallina, spensierata, che mi colpisce dritto al cuore.
Non potevo fare a meno di guardarla. Non potevo fare a meno di desiderarla.
Lui, il mio creatore –colui che mi ha dato un  volto, un cervello, e un cuore- a volte mi raccontava degli angeli. Creature luminose che venivano dal cielo e facevano risplendere l’aria attorno a loro, e scendevano nel nostro mondo per punire gli uomini.
Kim era un angelo, però era diversa. Kim non mi aveva punito.
 
Io non potevo toccarla.
Non potevo accarezzarla, né prenderla e stringerla come faceva lui. Non potevo abbracciarla.
Il sole era accecante e tutti mi amavano, tutti mi volevano per loro, ma lei mi temeva.
Poi ha cominciato a nevicare, e io l’ho stretta tra le mie braccia, loro mi odiavano e io avevo il terrore di ferirla.
Non potevo toccarla, semplicemente.
 
Lo guardavo abbracciarla, stringerla a sé con forza, fino a farle del male, e sapevo che se io avessi avuto le mani, non l’avrei mai stretta così. Se avessi avuto le mani, il mio tocco sarebbe stato lieve e allo stesso tempo potente, delicato e bollente come un fiocco di neve.
Avrei sfiorato le sue guance con la punta delle dita, solo per sentire un po’ del suo calore, per avvertire quanto fredda fosse la sua pelle. L’avrei stretta a me come si stringe una farfalla, troppo fragile per premerla fra le dita.
Ma io non potevo sfiorarla, o il suo viso, il suo splendido viso, da bianco sarebbe divenuto vermiglio.
 
Vivevo nel ricordo del suo sorriso, e non potevo far altro che rivederlo nel ghiaccio, continuamente.
Solo con i miei fantasmi.
  





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