Altra one-shot!!! Spero appreziate i miei Lily and James! Lasciate un
piccolo commetino!
La canzone è di Mariah Carrey!
All I Want For Christmas Is You
L’idea era stata di Silente.
Gli era sempre stato simpatico, ma ora si stava decisamente ricredendo!
Come aveva potuto fargli questo?
Aveva obbligato tutta la scuola ad ascoltare il coro ghospel
composto dai primini di Tassorosso e Corvonero, ma la sua casa cosa centrava
con ciò?
Semplice… niente!
La sala grande era stata adibita a teatro e tutta la scuola
si trovava li, seduta su comode poltrone ad ascoltare
cinquanta ragazzini in tuniche bianche che urlavano.
Erano intonati, senza dubbio.
Le canzoni di Natale cantate da loro erano bellissime, senza
dubbio.
Ma il solo fatto di dover ascoltare delle canzoni così
romantiche ed avere a solo pochi posti da lui, nella fila davanti, Lily Evans
non lo rendeva tranquillo.
Perché diavolo le era stato assegnato quel posto??
Voleva farlo dannare distraendolo tutta la serata con la sua
morbida chioma rossa?
Oppure voleva farlo eccitare a tal
punto da farlo correre in bagno a causa di quell’affascinante sorriso disegnato
in quel momento sulle sue labbra?
O voleva farsi rapire da lui ed
essere osservata come lui la vedeva contemplare rapita i ragazzini sul palco?
Maledetto Silente.
Aveva fatto apposta, se lo sentiva.
Voleva metterlo alla prova e vedere se riusciva a resistere.
-Gliela faccio vedere io!-
-Con chi stai parlando James?- gli
chiese Sirius.
-Niente…pensieri…-
-Pensieri sulla vocina acuta di quei mostriciattoli o
pensieri indecenti sulla signorina dai capelli rossi li
davanti?- chiese trattenendo una risata.
-Non sei divertente!-
-Oh, si che lo sono! Così come è divertente tutta la situazione in cui ti sei
cacciato!!-
-Potter e Black, volete fare la cortesia di stare in
silenzio??- li rimbeccò la voce della McGranitt.
-Non si preoccupi Minerva…non era
lei il soggetto delle nostre discussioni!- le sorrise ammiccante Sirius,
voltato di novanta gradi per guardare in faccia la professoressa seduta proprio
dietro di lui.
-Non è divertente Black…- sibilò
lei scrutandolo da sopra i suoi occhiali.
-Visto? Lo dicevo che oggi non sei
divertente!- lo apostrofò James ricevendo una gomitata da Peter, al suo fianco.
-Che c’è?- gli domandò
massaggiandosi l’avambraccio.
-La Evans
ti stava guardando!- bisbigliò.
Subito il ragazzo si voltò verso la ragazza, ma la trovò
impegnata in una conversazione con la sua amica Alice.
-E così fai la difficile, eh?-
disse più a se stesso.
Delle dolci note si diffusero soavemente nella sala.
Tutti i ragazzi che stavano bisbigliando, ammutolirono,
osservando incantati la miriade di luci argentate che comparivano e
scomparivano sulla volta celeste del soffitto.
Le luci dei lampadari d’epoca si fecero più soffuse.
I don't want a lot for Christmas
There's just one thing I need
I don't care about the presents
Underneath the Christmas tree
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is...
You
I don't want a lot for Christmas
There's just one thing I need
I don't care about the presents
Underneath the Christmas tree
I don't need to hang my stocking
There upon the fireplace
Santa Claus won't make me happy
With a toy on Christmas day
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you
You baby
I won't ask for much this Christmas
I don't even wish for snow
I'm just gonna keep on waiting
Underneath the mistletoe
I won't make a list and send it
To the North Pole for Saint Nick
I won't even stay awake to
Hear those magic reindeers click
'Cause I just want you here tonight
Holding on to me so tight
What more can I do
Baby all I want for Christmas is you
Ooh baby
All the lights are shining
So brightly everywhere
And the sound of children's
Laughter fills the air
And everyone is singing
I hear those sleigh bells ringing
Santa won't you bring me the one I really need
Won't you please bring my baby to me...
Oh I don't want a lot for Christmas
This is all I'm asking for
I just want to see my baby
Standing right outside my door
Oh I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
Baby all I want for Christmas is...
You
All I want for Christmas is you... baby
Uno scroscio di applausi riempì la sala.
Alcuni studenti si alzarono per mostrare
tutto il loro entusiasmo, i Serpeverde, difficile crederci, fischiarono
mettendosi le dita in bocca…
Anche James e Sirius si lasciarono
andare ai festeggiamenti, abbracciandosi e saltellando.
-Potter, Black! Sembra il caso??- come sempre la McGranitt urlava per sovrastare il frastuono e
farsi udire dagli interessati.
-E’ Natale Minerva! Su con la vita!!-
le urlò Sirius, trascinando il suo amico fuori dalla fila di poltroncine.
-Dove stiamo andando?-
-Tranquillo Ramoso, voglio solo darti il
mio regalo di Natale!- gli fece l’occhiolino.
-Ma non è un po’ presto??-
-Si, ma penso sia meglio dartelo ora!-
Entrarono nella loro sala comune, ancora deserta.
Tra pochi minuti si sarebbe riempita.
Sirius tirò fuori dalla tasca dei
jeans una caramella bianca e, aprendo la mano di James, gliela mise sul palmo,
per poi rischiuderla e recitare con fare melodrammatico.
-So che ne farai buon uso!- gli diede una pacca sulla
spalla.
-Ma che è?- rispose l’altro.
-Ma come?? Mai sentito parlare
della “pastiglia scambia sessi”?-
James lo guardò con tanto d’occhi.
-Vuoi farmi diventare donna??-
-Ma noo! Che diavolo capisci! Possibile che i libri che ci danno da leggere… tu non li legga mai?-
-Si, ma devo essermi saltato questo capitolo…- osservò con circospezione la piccola caramella.
-Questa pastiglia confonde… non ti
trasforma in donna, scemo! Però ad esseri inanimati o inumani, gli da
diverse percezioni… e quindi gli scambia per sessi opposti…mi sono spiegato?-
-Più o meno…- lo sguardo di James divenne ancora più scettico
-Mamma come sei tardo! Non capisci? Così puoi salire le
scale del dormitorio femminile!-
L’amico alzò di scatto la testa e sul suo viso si formò un
sorriso che non aveva nulla di buono.
-Felpato… ti amooo!!!- gli urlò,
abbracciandolo.
-Eh si caro, mi amo anch’io! Forza,
tra poco torneranno tutti…non devi farti scoprire!-
-Certo certo!! Sarò invisibile!! Anzi, vado a prendere prima il mantello…-
-No no!- lo fermò Sirius prendendolo
per un braccio. –Non farai in tempo… ingoiala e scatta
su! Trova il letto di Lily e nasconditi… ora arriveranno le sue compagne
insieme a lei, ma dopo pranzo lei torna sempre in
dormitorio da sola….- e gli fece l’occhiolino.
James ricambiò con uno sguardo malizioso e salendo di corsa
i gradini a due a due verso la camera delle ragazze del sesto anno, trovò con
poche difficoltà il letto di Lily e vi si nascose sotto.
Solo lei aveva il profumo alla vaniglia.
-Ma chi diavolo ha lasciato la porta aperta!-
-Non guardare me Alice!- rispose Lily, togliendosi la
sciarpa che aveva legata al collo e buttandola sul
cuscino.
-Dove sono le altre due? Dicono a
me di fare attenzione alle finestre e poi dimenticano
loro la porta aperta! Porco cane, si congela!- si sfregò
le mani la mora, soffiandoci dentro.
-Sono già a pranzo… dopo vogliono andare in biblioteca a
sbirciare Black…- pronunciò la voce schifata di una
dea che James riconobbe immediatamente.
Vide un paio di piedi togliersi le scarpe e subito il
materasso sotto il quale era nascosto si piegò sotto il peso di una leggiadra fanciulla.
-Lily… piantala di ripetere quei
nomi con quel tono!-
-Quale tono?-
-Questo!!-
-Alice, non li sopporto! Si vede così
tanto?- mugugnò sdraiandosi di botto sulla schiena, i capelli sciolti
sparsi sul cuscino.
-Non si nota…- le sorrise l’amica.
La rossa gli scoccò un’occhiataccia, che fortunatamente il
ragazzo non potè vedere.
-Evitiamo questo discorso ed andiamo a mangiare?-
-Pessima idea Lily, deviandolo in questo
modo così palese non fai che confermare le mie ipotesi!- le sorrise.
-Io non ho confermato un tubo!- arrossì,
sbattendo violentemente la porta alle sue spalle.
-Si si… - annunciò ironicamente Alice prima di seguirla.
James uscì piano piano dal letto, strisciando sul legno e
spolverandosi i pantaloni.
Si guardò intorno e iniziò a frugatre tra le cose della sua
amata, senza evitare i cassetti della biancheria ovviamente!
Quando si trovò tra le mani un paio di mutandine rosse, con
un fiocco bianco di pelucchi, arrossì all’inverosimile e sul viso nacque un
sorriso mlizioso nell’immaginare la Evans la notte di capodanno con quel
capo.
Così, mentre girovagava per la camera, osservando foto
sparse qua e là e tuffandosi con il viso sul cuscino della rossa, udì dei passi
su per le scale e si ripiombò alla velocità della luce, con una scivolata
finale, sotto il letto a baldacchino di Lily, rimanendo però leggermente sul margine
per vedere meglio.
La ragazza che occupava i suoi pensieri entrò arrabbiata, seguita da Alice.
Perché diavolo anche lei era lì?
Non dovevano tornare più tardi?
E lui come poteva ora stare da solo con la sua bella??
-Non li sopporto! Anche senza quell’altro
sono insopportabili!-
-Lily, calma! Non mi sembra che abbiano fatto niente di
male!-
-Tu lo chiami niente di male? Nascondere un rospo nella
minestra di Gerard lo chiami “niente di male”?-
James dovette trattenere una risata.
Doveva esserci pure lui, cazzo! Non potevano divertirsi così mentre lui era assente!
-Stai un po’ esagerando…- disse con un filo di voce Alice.
-Per favore… non ti ci mettere pure tu… mi trovo già in una situazione di merda senza complicare le cose!-
disse infine stancamente, sedendosi sul letto della sua amica, di fianco
al suo, e prendendosi la testa fra le mani.
Alice gli accarezzò gentilemente la testa e James la osservò
invidiosa, con una gran voglia di passare le sue mani tra quei setosi capelli
rossi.
-Cosa devo fare?-
Lily sollevò piano il volto, mostrando così al ragazzo un
viso triste, quasi prossimo alle lacrime.
E gli si strinse il cuore.
-Lily…. Vieni qui…- e l’abbracciò.
La rossa iniziò a singhiozzare piano, cercando di trattenere
le lacrime, mentre il ragazzo la guardava sempre più dispiaciuto, con sempre
più voglia di essere lui quello accanto a lei.
-Vuoi fare un giro?-
-No grazie, esci tu… non mi va…- rispose
Lily asciugandosi con uan mano quelle poche gocce che erano uscite dai suoi occhi.
-Non preoccuparti, ti faccio compagnia!- le sorrise l’altra.
-Figurati Ali… so la voglia che hai di vedere Frank…ci vediamo dopo, tranquilla!- le diede un bacio sulla guancia e
una pacca sul sedere, per intimarla ad andare.
La mora la guardò con un sorriso triste e poi si diresse
verso la porta.
-Se soffri così tanto a pensare a
lui, cerca di distrarti…- le disse, prima di sparire.
James sbarrò gli occhi, tornando a fissare la rossa.
Pensare a lui??
A chi??
Lily era innamorata??
Strinse con foga i pugni appoggiati al pavimento, desideroso
di tirare un forte pugno alla parete.
-Ragazzino immaturo…- bisbigliò Lily prima di sdraiarsi sul
letto di Alice.
L’intruso la guardò per un istante tristemente.
Non poteva crederci…
Aveva fatto tutta quella fatica…aveva
aspettato sei anni…
E la scopriva già innamorata.
E anche tanto da quello che vedeva.
Sapeva quindi che doveva arrendersi definitivamente.
Che lui non avrebbe avuto nessuna opportunità.
Eppure la voleva continuare ad
osservare.
Ora il suo amore non era lì.
E lui poteva contemplarla…
Per la prima volta in silenzio…
Aveva lo sguardo perso verso il soffitto, gli occhi verdi
lucidi.
Si mordeva il labbro inferiore, per trattenere nuovamente le
lacrime.
Perché non poteva essere lui a
consolarla?
Lei sbattè con forza un pugno sul
materasso, per poi passarsi una mano sugli occhi.
-Perché dannazione!- bisbigliò,
emettendo uno sbuffo liberatorio.
-Maledizione a te!-
L’ennesima pugnalata al cuore per James.
Realizzò una cosa orribile.
Lily si comportava esattamente come lui
quando era solo.
Lily era innamorata.
Lui era innamorato.
Lily era innamorata di uno con la stessa intensità con cui
il malandrino amava lei…
Con uno scatto si alzò dal letto e prese dal baule il suo
accappatoio.
-Ti odio James Potter!-
Lo sbattere di una porta.
Gli occhi spalancati per lo stupore.
Il battito accelerato di un cuore.
Le mani sudate.
Un piccolo sorriso rivolto al vuoto.
James uscì con un balzo dal letto e corse verso la porta del
bagno del dormitorio, sperando in cuor suo che Lily fosse ancora vestita.
Uno strano impeto si era impossessato di lui non appena
aveva udito il suo nome pronunciato dalle labbra di lei…
Una remota speranza aveva preso
posto nel suo cuore…
E il cervello aveva subito
elaborato i fatti, alla velocità della luce.
Nessun minuto per metabolizzare…
Spalancò la porta e la vide china sulla vasca a girare la
manopola dell’acqua calda.
Appena udì quel frastuono si
spaventò a morte, portandosi una mano sul cuore e allontanandosi con un salto
di qualche metro dal vano.
-Potter??- urlò incredula, trattenendo
l’asciugamano al petto, nonostante fosse ancora vestita.
-Che diavolo ci fai qui!!-
-Ciao Lily!- la salutò lui.
-Ciao Lily un corno! Come hai fatto a venire qui?-
Non doveva guardarlo così.
Non poteva osservarlo con quegli occhioni verdi…
Così avrebbe perso il controllo.
Le si avvicinò, ritrovandosi a
pochi centimetri dal suo volto.
Lei arretrò infuriata.
-Potter, non mi piace ripetere le cose! Come cazzo hai fatto a salire qua?- scandì bene tutte le parole.
-Non importa…-
-Questo lo dici tu! Ti ricordo che sono un prefetto!-
-Lily, per una volta, non aggredirmi e ascoltami…- la pregò, accorciando nuovamente la distanza.
-Potter, non sei nella situazione per potermi dire…-
-Lily, domani è Natale, puoi farmi un regalo?? Non parlare per cinque minuti!-
-Ma come ti permetti!-
La baciò.
Cosa scontata in una situazione
come quella.
Ma non lo era per Lily, che si
ritrovò spaesata e strodita, trovandosi il corpo di James che la pressava
contro il muro, una sua mano sul suo viso e una attorno alla sua vita, per non
farla scappare.
Ma lei non voleva scappare…
Socchiuse gli occhi.
Che vita ingiusta.
Non voleva allontanarsi… eppure doveva.
Doveva perché conosceva Potter e sapeva che lui non sarebbe
mai cresciuto, non avrebbe voluto niente di serio…
E avrebbe sofferto.
Sentiva le sue labbra calde avvolgerla, il naso di lui sfiorare il suo, mentre invertiva le posizioni delle
loro teste.
Appoggiò con violenza le mani sulla camicia del giovane e lo
fece arretrare.
Ma lui era più forte di lei….
Inutile dirlo.
Si staccò dalle sue labbra, ma i suoi
piedi non si spostarono di un millimetro.
-Da quanto tempo ho desiderato
farlo…- soffiò sulla sua bocca.
La rossa stava per ribattere, ma lui l’anticipò.
-E so che lo volevi anche tu…-
Lei alzò gli occhi per incrociare il suo sguardo e lo guardò
sconvolta.
Una lenta consapevolezza si impossessò
di lei.
-Da quanto tempo sei qua?-
bisbigliò freddamente.
James deglutì, allontanandosi di un metro per poterla
osservare.
-Da un po’…- sussurrò colpevole, abbassando il capo.
-Da un po’ quanto?- ripetè glaciale.
Si stava prendendo gioco di lei.
-Abbastanza-
-James Potter, esci subito da questa stanza!-
-Lily…-
-Lily??? Da quando?? Io sono Evans!
Esci!- gli indicò furiosa la porta.
-No!- si intestardì lui guardandola
negli occhi.
Lei inclinò leggermente la testa, riducendo gli occhi a due
fessure.
-Come scusa?- chiese ironicamente.
-Non mi muovo di qui fino a quando
non avrò parlato con te!-
-Potter, più che litigare non facciamo!-
-Lily, se solo tu mi dicessi la
verità…-
-La verità è questa! Non ti voglio qui!-
-Sai anche tu che questa non è la verità!- tentò di avvicinarsi.
-Devi stare zitto Potter! Sei solo un dannato ragazzino
presuntuoso e..-
-E immaturo, lo so…l’ho sentito…-
aggiunse dolcemente guardandola arrossire.
-Bene, ora che lo sai puoi andartene-
-Io non ho detto quello che volevo dirti!-
si spazientì mettendosi le mani in tasca.
-Io si!-
-Il mondo non gira attorno a te!-
-Potter… mi stai stancando…- mormorò passandosi una mano
sugli occhi.-Voglio solo essere lasciata in pace, chiedo troppo?-
-E io voglio solo dirti una cosa, chiedo troppo?- imitò la
sua voce, provocandole un moto di irritazione.
-Potter…- stava per ricominciare, quando lui la interruppe
bruscamente, sbattendo con forza una mano sul muro dietro di lei, ad un lato
della sua testa.
-Cazzo!! Porca puttana Evans, posso dirti quanto ti amo o
devo impiegarci dieci giorni?-
Lily spalancò lievemente la bocca, fissando con i suoi occhi
stupiti quelli determinati di James.
Lui ruppe il momentaneo silenzio con delle risatine.
-Non volevo propriamente dirtelo in questo modo, ma credo di dovermi adattare… Se non l’avessi capito,
Evans, sono innamorato di te… e so pure di essere un ragazzino immaturo, come
detto prima da te, ma mi sono intrufolato in questo dormitorio solo per poterti
dire questo… per dimostrarti che non sei una qualunque… perché, intendiamoci,
James Potter non passa sei anni dietro ad una ragazza se lei non ha qualcosa di
speciale!- le sorrise, facendo sorridere anche lei, che abbassò timidamente lo
sguardo.
-Posso sperare che tu prenda in considerazione l’idea di
ricambiarmi? Almeno dopo quello che ho sentito….- le
chiese abbassando il capo per guardarla negli occhi.
Fu anticipato da lei, che alzò il viso.
Si mordeva le labbra nervosa, senza
sapere che rispondere.
Che fare?
Dargli una possibilità? Lasciare perdere?
Gli occhi da cucciolo di James erano a solo una spanna dai
suoi…
Deglutì, mordendosi un’unghia, gesto che fece ridere il
ragazzo.
-Nervosette Evans? La mia vicinanza ti provoca quest’effetto??-
Lei mise su un tenero broncio, che lui morì dalla vogli di
mangiare, ma che in realtà era il simbolo di un accenno di irritazione.
-Potter…- iniziò con tono di predica.
-Lily, per favore… rispondimi…-
La ragazza lo guardò per un istante, poi, facendo appello a
tutto il suo coraggio, si allontanò dalla parete dietro di sé e si sporse verso
il viso del ragazzo, dandogli un bacio a fior di labbra, che lui subito
approfondì.
Non si abbracciarono.
Lui entrambe le mani appoggiate al muro, Lily le aveva
intrecciate dietro la schiena.
Ma si stavano baciando.
Come due innamorati.
Il ragazzo avanzò di un passo, obbligando la rossa ad
appoggiarsi alla parete…
Ma le posizioni rimasero quelle…
In realtà, lì, i loro cuori erano molto più vicini di come
avrebbero potuto essere se si fossero abbracciati.
Lily si staccò, rimanendo ancora un istante con gli occhi
chiusi.
James, la imitò.
Poi la ragazza sorrise, mise le mani sul petto del ragazzo e
lo spinse indietro…
Sempre più indietro…
E lui la guardava.
E le sorrideva.
E Lily lo spingeva.
E lui si fermò in mezzo alla
camera.
Si baciarono.
E Lily lo spinse ancora indietro.
E lui continuò a sorridere.
-Non si può entrare nei dormitori femminili…-
E lei lo spinse fuori dalla porta.
Si baciarono.
E Lily richiuse.
E James sorrise.
E Lily sorrise.
Tutto quello che volevano per Natale, l’avevano avuto… e avrebbero continuato ad averlo.
Holaaaa!!!!! Un’altra
one-shot natalizia!!!! Ma quanto mi realizzo????? Spero che vi sia piaciuta… io
ci tengo davvero molto a questa coppia… sinceramente è quella che mi piace di
più!! Spero vogliate lasciarmi qualche commentino visto che… a Natale siamo
tutti più buoni!!!^___^ (ormai sarà il mio motto per
ogni one-shot di questo periodo!!!
Ringrazio coloro che
hanno recensito “Where Are You Christmas” e se qualcuno lascia una recensione
alla mia vecchia storia dopo che io abbia postato questa…lo ringrazio cmq!!^___^
Grazie a: Fly,
Marty92, potterina7, Simona, amy, flyingstar16,
karmyGranger, PazzaWendy, SiJay, Mary Cry.
Non auguro ancora Buon
Natale perchè spero di riuscire a scriverne un’altra…^__^
Quindi…. Chi legge e
recensisce la prox…AVRA’ I MIEI AUGURI!!!!ihihihih!!^___^
Baci!
*ruka88*