E’ qui, davanti a me, nonostante in realtà sia molto, molto
lontana.
Mi fissa, ma i suoi occhi sono vuoti, qualcosa nel profondo
si è spezzato, è sparito.
Era l’unica che era stata carina con me, che non mi aveva
preso in giro per la mia camicia abbottonata fino al collo, per i miei silenzi
e per le mie tante stranezze; lei mi trattava come se le importasse veramente
di quello che sono e di quello che dico, con lei non ero mai invisibile.
Sangue e cervello scivolano lentamente sulla maniglia sulla
quale la sua testa ha sbattuto, ed i suoi occhi sono fissi ed immobili: perché
lo ha fatto?
Da quando abbiamo ucciso quell’assistente sociale ed abbiamo
fatto sparire i due cadaveri, avevo sperato che tutto cambiasse; magari Nathan
avrebbe smesso con le sue fastidiose prese in giro e, perché no,
quell’esperienza avrebbe potuto regalarmi quello che non pensavo di poter mai
avere: dei veri amici.
Invece la vita era ripresa esattamente come prima di quella
stupida tempesta, anzi la mia solitudine era ormai sottolineata dal mio potere …
L’invisibilità è lo specchio della mia anima: sola..per sempre.
Ma lei era stata gentile con me … Dal nostro colloquio mi
parlava come se le interessasse davvero il mio futuro … Mi guardava come
nessuno mi aveva guardato fino a quel momento, senza la pietà o il disgusto che
gli altri mostrano sempre quelle poche volte che mi guardano.
Quando mi aveva chiesto se volevo un passaggio la prima
volta avevo pensato ad uno scherzo, un crudele scherzo come quello che già mi
era stato inferto … Quella volta.
Quando in quella discoteca, il volume altissimo, passavo
speranzoso fendendo la folla, tenendo tra le mani due bottiglie di birra per
quel ragazzo che mi aveva invitato lì. Era stato cattivo con me in passato ma
ero sicuro ci volesse mettere una pietra sopra … Ne ero così sicuro … Era stato
un errore ed ero l’ultima persona che voleva vedere in quel momento … In
silenzio me ne andai, lasciando le birre su quel tavolo: quanta rabbia ed
umiliazione quella sera … Ma d’altronde chi lo vorrebbe uno strano come me
vicino, mi ero detto in seguito? I disadattati dei servizi sociali a malapena sopportano
la mia presenza.
Ma lei era stata così carina con me, dolce nel suo
interessarsi a quello che voglio fare della mia vita; quando mi aveva riaccompagnato
a casa poi, quel gesto disinteressato così verso di me ha totalmente cambiato
il mio modo di vedere le cose. Perfino Curtis, quando mi ha visto parlare con
lei mi ha fatto i complimenti: è stato il massimo!
Poi quell’orribile sera è arrivata.
Non credevo alle mie orecchie quando sentivo la sua voce che
mi diceva di chiudere, poi di prendere del vino … Quel bacio così dolce che
nessuno ha mai nemmeno pensato di darmi.
Me ne stavo seduto sul divano, con una bottiglia di vino e
due bicchieri in mano, felice come mai ero stato nella mia vita sola e vuota, aspettando
che tornasse dal bagno.
Ma poi mi sono accorto che il mio prezioso cellulare, con
cui documento quello che accade attorno a me e che testimonia quello che sono e
che non riesco a mostrare agli altri, era sparito.
Il dubbio si è insinuato nella mia mente e un freddo terrore
mi ha preso..solo dopo ho capito che non era terrore: era consapevolezza.
L’ho
trovata in bagno che guardava il video in cui Nathan sbraitava che avevamo
ucciso l’assistente sociale: gli occhi velati di lacrime e lo sguardo che aveva
non potevano essere più chiari di così.
Mi feci avanti e le ordinai di ridarmi il cellulare, ma era
ovvio che non l’avrebbe fatto … Dalle sue labbra uscivano un sacco di bugie su
come le importasse di me e che non voleva tradirmi così ma che era sbagliato
quello che avevamo fatto a quell’uomo … L’uomo di cui lei era innamorata,lei:
la ragazza della chat … L’unica persona amica che c’era e l’unica a cui doveva
importare qualcosa di me.
Il mio cervello
registrò in ritardo quell’informazione, non volevo crederci …
“Mi stavi…Mi stavi solo usando” le mie labbra si muovono a
formare quello che la mia anima sta provando, ma non ci sono parole abbastanza
tristi e gelate per descrivere un cuore infranto, soprattutto se il cuore è
stato solo per una vita come lo è stato il mio.
Improvvisamente mi prende la testa e me la sbatte contro lo
specchio di quel piccolo bagno e si precipita nel corridoio verso la porta, verso
la polizia.
La mia testa mi pulsa dolorosamente ed il sangue è caldo
sulla mia faccia, ma la mia mente è concentrata: gli unici veri amici che ho
sono in pericolo e non lascerò che la loro vita venga rovinata a causa mia.
Già sento i dolorosi effetti del mio potere, la mia testa ha
i soliti spasmi e così come la mia essenza, svanisco nel nulla e mi dirigo
verso di lei a grandi passi…
Quello che successe dopo lo registrai come in un vecchio
film, in cui non ho nessuna parte se non quello dello spettatore: lei che si
rifiuta di darmi il cellulare, convinta fino in fondo della fondatezza delle
sue convinzioni,io che cerco di riprenderlo per difendere quello che resta a
me, le botte.
Durante la colluttazione cerco in tutti i modi di non farle
del male e di riavere il prezioso oggetto, ma quando lei mi prende a calci una
furia incontrollabile si impossessa di me e, afferrata saldamente per le
spalle, la sbatto contro la porta per immobilizzarla … Ma qualcosa non va’, i
suoi occhi sono troppo fissi e lei non si muove, inoltre il rumore d’impatto
contro la porta è stato più strano del previsto.
La furia sfuma velocemente in panico quando vedo un rivolo
di sangue colarle dietro la testa e solo allora mi accorgo della maniglia
esattamente all’altezza del suo cervelletto.
Il rimorso fu la prima emozione che mi prese, in quel
momento, ora si è fatta spazio una nuova consapevolezza: la consapevolezza che
anche se non lo sapranno mai, io sono pronto a tutto per difendere quelle persone
con cui condivido un segreto di vita e morte, e starò sempre vicino a loro, dovessi
rendermi sempre invisibile per farlo!
Mi specchio un’altra volta negli occhi ormai privi di vita
di Sally.. Mi dispiace,ma ora loro sono tutto quello che ho..