Now can i keep you?
Alla
vigilia del mio sedicesimo compleanno mi chiedo se e quanto durerà questa
situazione perché io credo che non ci sia modo di farla finire.
Ci
si può innamorare di un fantasma?
Non
è vivo, non è caldo, non si riflette nello specchio.
Eppure
ogni volta che tento di avvicinarmi a qualche ragazzo c’è qualcosa che mi
blocca e mi trattiene. Mi viene sempre in mente, in alcuni momenti mentre sono
con qualcuno, l’immagine di Casper la prima volte che
lo vidi, quando mi disse “ciao” e io caddi a terra svenuta.
E
piano piano mi allontano sempre più da chi mi
avvicina, rifugiandomi nella mia casa insieme a mio padre e ai miei fantasmi.
E’
stato bello crescere con loro, mi sono sentita più viva che in qualsiasi altro
posto, un paradosso assurdo in effetti.
Loro
sono vivi dentro e sarebbe una gioia immensa se potessero vivere di nuovo con
noi, se potessero per una volta sola mangiare veramente con noi, giocare ad acchiapparello senza avere sempre la sensazione di farsi
toccare e di toccare il vuoto freddo.
Casper mi si avvicina,
mentre sto riflettendo nel mio letto, chiedendomi se sia tutto apposto.
Io
alzo la mano e la stendo verso di lui, con il palmo aperto. Lui, inizialmente
confuso, protrae la sua mano verso la mia finché non si congiungono, le sue 4
dita con le mie 5.
Le
mie come sempre affondano nelle sue, con un brivido che si dilunga lungo tutto
il braccio.
«Vorrei
sentirti, Casper. Vorrei sentirti ancora una volta,
vicino a me, vorrei incrociare la mia mano nella tua e vorrei toccare il tuo
viso senza che le mie mani affondino nel nulla.» sussurro flebile con gli occhi
che iniziano a pizzicare.
Mi
manca così tanto. Pur avendolo avuto per me soltanto un’ora della mia vita,
quattro anni fa, mi manca ogni giorno di più e il mio sentimento non fa che
aumentare. Vorrei solo questo come regalo di Natale, so che è impossibile. So
che la vita non si può restituire ma mi sento come se l’avessero già tolta
anche a me.
Casper avvicina la
mano alla mia guancia, carezzandola dolcemente mentre io non riesco a sentire
che una ventata d’aria fredda.
«Ma
tu puoi sentirmi Kat, io sono sempre qui vicino a te.
Io ti sento nel mio cuore, anche se non batte più, anche se non c’è più.»
«Oh
Casper! Anche io ti sento nel mio cuore ma questo non
può bastarmi, io ho bisogno di te in questa vita.» dico mentre le lacrime
iniziano a scendere giù per il mio viso, sono così stanca.
«Kat, lo sai che non posso esserti vicino fisicamente per
quanto sia la cosa che più desidero al mondo, però sai che avrai sempre un amico
che ti proteggerà da tutto, piccola mia.» mi risponde porgendomi un fazzoletto
che io uso per asciugarmi le lacrime.
«Ora
dovresti dormire, domani dovrai essere super in forma per la tua festa, sarai
la più bella sedicenne mai vista!» dice Casper
allegramente costringendomi ad andare a letto.
«Ma
tu sei di parte!»
«Io
intendevo che lo sarai per tutti, per me sei ogni giorno la più bella che io
abbia mai visto.» replica lui, tentando di sembrare tranquillo come se mi
avesse detto semplicemente l’ora.
Sorrido
e mi addormento con i suoi complimenti che fluttuano nella mia mente e i suoi
occhi blu nel cuore.
Il
giorno dopo mi sveglio con un umore migliore, in fondo è il mio compleanno e
quindi devo tentare di essere allegra.
Scendo
in cucina dove ci sono gli zii di Casper che stanno
aiutando mio padre a montare i festoni per stasera.
«Buongiorno!
Ma così presto avete iniziato a preparare le cose per la mia festa?»
«Certo
bambina mia! Tantissimi auguri! Dovrà essere un compleanno bellissimo, vero
ragazzi? Forza susu!» dice mio padre ai tre che
stavano facendo tutt’altro che aiutarlo in quel momento.
Risi,
chi l’avrebbe mai detto che i migliori amici di mio padre sarebbero stati dei
fantasmi?
Oppure chi
avrebbe mai detto che il tuo primo amore sarebbe stato un grazioso fantasma
bianco?
Penso
istantaneamente, congelandomi sul posto e bloccando la mia risata.
Era
la prima volta che pensavo di amare Casper, o almeno
la prima volta che me rendeva conto.
Esco
dalla cucina mentre i fantasmi e mio padre continuavano a schiamazzare, forse
il motivo per cui hanno iniziato tanto presto era che sapevano che avrebbero
perso un sacco di tempo in chiacchiere e scherzi.
Poi,
d’improvviso, sento del freddo vicino agli occhi e vedo la stanza come riflessa
attraverso un vetro. Rido perché queste sarebbero le mani di Casper se lui riuscisse a farmele sentire, chiudo e
immagino che siano le sue vere mani a coprirmi la visuale e non le mie
palpebre.
«Ma
chi potrà mai essere?» chiedo sorridendo.
«Sorpresa!
Buon compleanno Kat!»
Casper alza le mani
dal mio viso e si posiziona di fronte a me, con un pacco infiocchettato in
mano.
«E’
il mio regalo per te! Però vorrei che lo aprissi stasera, alla fine, ti
dispiace?» mi chiede lui sorridendo.
«No,
certo che no. Grazie mille Casper, non dovevi…»
«Spero
che ti piaccia, mia cara sedicenne!» mi risponde prendendomi in giro.
Facendo
la finta arrabbiata inizio ad inseguirlo per tutta la casa, dicendo che tanto
prima o poi lo prenderò e sapendo che non toccherò mai altro che il vuoto del
suo abbraccio.
La
giornata passa quasi velocissima, presa tra Casper e
mio padre, è arrivata subito l’ora della festa.
Gli
zii e Casper si dileguano di sopra ma Casper, mentre mi provavo il vestito, mi assicura che si
sarebbe fatto vedere da me nel momento in cui avrei aperto il suo regalo.
Quando
il pendolo scocca e suona le 8 si inizia a sentire il campanello che trilla e,
poco a poco, tutti gli invitati entrano nella nostra casa che fa sempre il suo
bellissimo effetto.
Il
tavolo dei regali cresce sempre più ma l’unico regalo di cui realmente mi
importa è quello di Casper. Mi batte il cuore solo al
pensiero che lui abbia pensato a cosa potermi regalare, a cosa potesse
piacermi.
Il
cibo che serviamo ai miei invitati era stato tutto preparato da Molla, Ciccia e
Puzza che quando si mettono d’impegno diventano dei cuochi provetti. Scoppio
leggermente a ridere quando sento tutti che mi fanno i complimenti per la cena
perché vorrei dire loro che stanno mangiando piatti cucinati da fantasmi!
Non
oso immaginare come potrebbero reagire se non vomitando tutto nel mio salone.
Alle
11 arriva la torta che mi ha preparato mio padre, semplice ma stupenda. Lo vedo
che mi guarda con gli occhi colmi di amore e orgoglio, mi guarda sempre così
fiero di me il mio papà. Solo poche volte l’ho visto guardarmi con gli occhi
malinconici, ci vedevo chiaro il riflesso della mamma, le manca così tanto.
Poco
dopo inizio a scartare con euforia i regali ed ecco che vedo la testa di Casper sbucare dall’orologio di fronte a me.
Arrossisco
piano e inizio con il regalo di mio padre, un bellissimo pacchetto rosso.
Lo
apro e tiro fuori un bellissimo vestito nero, elegante, bello da togliere il
fiato.
«Papà,
ma è meraviglioso! Non ho parole!» dico tremante di gioia.
«Era
di tua madre, so che lei avrebbe voluto dartelo in questo compleanno.» mi
risponde abbracciandomi forte.
Ripongo
delicatamente il vestito e scarto quelli dei miei amici.
L’ultimo,
come promesso, è quello di Casper.
Con
il cuore che batte, alzo il coperchio della scatola e dentro trovo una boccetta
con del liquido rosso dentro. Con gli occhi sbarrati alzo subito la testa verso
Casper che sta sorridendo.
Non
può essere ciò che penso… vero? Sarebbe troppo bello,
troppo!
Inizio
a piangere mentre nessuno, tranne mio padre, capisce perché sono così contenta
di aver ricevuto una “bibita” come regalo.
Di
colpo, non vedo l’ora che la festa finisca, voglio che se ne vadano tutti,
voglio chiedere a Casper se ciò che tengo in mano è
quello che penso, se è quello che potrà portarlo da me.
Dopo
quasi una mezz’oretta i miei compagni iniziano ad andarsene e io salgo
velocemente verso la mia stanza. Entro correndo e trovo Casper
che sta guardando la luna.
«Casper!» urlo lanciandomi verso di lui, con la bottiglia in
mano.
«Dimmi
che è ciò che penso! Dimmi che è quella specie di “brodo primordiale”, dimmelo
ti prego!» grido piangendo, non riuscirei a sopportare una delusione ora.
«Sì,
Kat. Stamattina all’alba sono uscito in giardino e mi
è comparsa davanti la tua mamma… Mi ha detto che mio
padre aveva nascosto un’altra fiala di questo brodo e che, avendo sentito così
disperatamente il nostro desiderio, ha voluto indicarmi dove si trovava la fiala… E così ho fatto e la fiala era lì, Kat!» dice agitandosi sempre più per l’emozione.
«E’
questo il mio regalo, me stesso! Io potrò finalmente abbracciarti come si deve,
prenderti in braccio, tirarti le guancie, riscaldare non solo la tua anima ma
anche il tuo corpo, Kat potrò finalmente esistere
insieme a te»
Gioiosa
e radiosa come mai mi ricordavo di essere stata chiedo a Casper
se possiamo andarci subito sotto, da Lazzaro.
Lui
annuisce e solleva la mano aperta di fronte a me, io appoggio la mia sulla sua.
«Tra
poco finalmente mi sentirai.»
Scendiamo
giù e vedo Casper che si infila nella macchina dopo
aver azionato il congegno nel libro di Frankestein.
Io
inserisco la fiala nella macchina e con il cuore che mi scoppia la avvio.
La
macchina bolle, trema e la fiala si prosciuga in pochi minuti e poi si ferma.
E
se non avesse funzionato? E se Casper non potesse venire
da me?
Aspetto
gli attimi più lunghi della mia vita mentre vedo la porta che si apre.
«Casper…?»
Poi
la vedo.
Una
mano umana, con 5 dita, che spunta dalla macchina. E vedo una testa di capelli
biondi uscire da essa.
E
osservo i suoi occhi blu, sempre pieni così belli, che mi guardano come se
fosse la prima volta.
«Casper!» grido gettandomi subito verso di lui.
E,
stavolta, ci sbatto contro. Lo sento.
Sento
il calore del suo petto che mi accoglie, quello delle sue braccia che mi
avvolgono, il battito del suo cuore che mi rimbomba nell’orecchio.
«Kat… ciao piccola.»
Lui
è come me lo ricordavo, soltanto un po’ più cresciuto e con la voce un po’ più
greve rispetto a quando era fantasma.
«Io
ti sento, oh Casper! E’ il regalo più meraviglioso
che tu potessi farmi!»
Restiamo
abbracciati non so quanto, ancora non mi rendo conto che potrò continuare a
farlo tutte le volte che vorrò e tutto questo grazie alla mia mamma, l’angelo
della mia vita.
Casper appoggia la
fronte alla mia e mi guarda con quegli occhi blu meravigliosi
«Kat, ora posso tenerti con me?»
«Per
sempre Casper, sarò per sempre con te» rispondo
mentre mi bacia dolcemente sapendo che stavolta non svanirà, che stavolta non
finirà, che stavolta ciò che sentiamo andrà oltre il nostro cuore.
Fine.
Qualche
giorno fa mi è capitato di rivedere Casper e ho
voluto inventare un finale in cui lui e Kat si
riuniscono <3
Li
ho davvero amati nel film e mi è dispiaciuto il loro epilogo e così ne ho
creata un’altra versione xD
Spero
vi piaccia.
Recensite
*-*
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