I lay my love on you

di daffodils82
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Sedevo sul divano verde, le gambe alle ginocchia, Anna Karenina, il vero Anna Karenina tra le mani. Sì lo so, una lettura non proprio leggera per le mie ore di trasmigrazione ma il finto tomo che mi aveva dato il nonno mi aveva fatto venire voglia di leggere quello vero. Appoggiai la testa allo schienale e chiusi gli occhi. La stanchezza si impadroniva di me ogni volta che mi rilassavo un momento. La settimana precedente era stata la più concitata della mia vita. Avevo scoperto che Lucy e Paul erano i miei veri genitori, avevamo smascherato il traditore dei Guardiani, che non era altro che il conte di Saint Germain sotto mentite spoglie, per la precisione quelle del mio professore, il signor Whitman,ed ero venuta al corrente della mia immortalità. Immortale. Il solo pensiero mi metteva soggezione, assurdo, avevo timore di quella parte di me stessa.

 

Incredibile!” “Avevi detto che ti saresti ritirata a leggere Anna Karenina e ti ritrovo a pisolare! Mi deludi Gwendolyn Shepherd!”

 

Sorrisi con gli occhi ancora chiusi. Sapevo a chi apparteneva quella voce, lo sentì avvicinarsi e sedersi sul divano accanto a me. Avvertì un brivido lungo la schiena quando mi accarezzò con dolcezza una guancia scendendo poi lungo il collo. Aprì gli occhi. Gideon mi guardava con un'espressione che raccoglieva tutti i sentimenti che c'erano tra due innamorati: amore, passione, dolcezza, complicità.

 

Ciao!” dissi sporgendomi per baciarlo.

Ciao a te!” Mi rispose senza staccare le sue labbra dalle mie tra un bacio e l'altro.
 

Allora cosa stavi sognando?” Mi domandò quando finalmente riuscimmo a staccarci l'uno dall'altra.
 

Non stavo sognando, stavo...riflettendo, pensando.”
 

E' stata una settimana bella intensa,eh?”
 

Già.” risposi. “Prima i miei genitori, la mia quasi morte, la mia immortalità, il Conte e la tua immortalità. Potremmo scriverci un libro o magari un film o perchè no un bel telefilm.”

 

Gwen!”

 

Leslie potrebbe dirigere gli sceneggiatori e...”

 

Gwenny!”

 

Raphael potrebbe interpretare te e...”

 

 

 

Avevo iniziato a parlare a macchinetta, lo facevo quando ero nervosa.

 

Scusa! E' che questa cosa dell'immortalità...non so se riuscirò ad abituarmi in fretta e ho paura.”
 

L'eternità...è un sacco di tempo. Cos'è che ti spaventa tanto, Gwen?” mi domandò Gideon mentre mi teneva stretta tra le sue braccia e io poggiavo la mia testa contro il suo torace.
 

Quello che mi spaventa” dissi cercando di non strozzare le parole in gola, “quello che mi spaventa di tutta questa faccenda è che tu possa stancarti di me.”
 

Mi girai a guardare Gideon. Continuava a tenermi stretta ma i suoi occhi sembravano brillare di una luce diversa.
 

Magari non oggi e nemmeno tra dieci anni” aggiunsi in fretta. “Ma magari tra venti, trent'anni, ho paura che tu possa lasciarmi e io non potrei vivere senza di te.”

 

Gwen, io non potrei mai stancarmi di te. Mai. Il solo pensiero di non essere con te...” La sua frase rimase sospesa mentre sentivo il battito del suo cuore accelerare in sincronia con il mio.
 

Tu hai stravolto la mia vita, Gwendolyn Shepherd. Prima di te io non facevo altro che studiare, prepararmi per i salti, studiare, smarcarmi dagli assalti di Charlotte, studiare e prepararmi per i salti. Ma ogni giorno, ogni singolo giorno avevo la sensazione di essere incompleto. Un puzzle non finito. E poi sei arrivata tu e hai ribaltato il mio mondo, ogni momento con te era ed è un'emozione sempre nuova. Tu sei il mio pezzo mancante. Il puzzle è completo.
 

Ci misi un po' per tornare alla realtà dopo quelle parole.
 

Wow!Allora è vero quello che dice Charlotte!Sei bravo con le dichiarazioni d'amore!” dissi sorridendo. Presi il suo viso tra le mani e lo baciai, prima la fronte, poi gli occhi, il mento e infine le labbra. Ci baciammo, come se fosse il primo e l'ultimo dei nostri baci, dolce e appassionato.

“Oh, oh!” esclamai staccandomi da lui, conoscendo bene quella sensazione. “Ti amo” gli sussurrai nell'orecchio prima di sparire.

 

Anch'io.” Furono le ultime parole che riuscì a sentire e “per sempre” quelle che riuscì a leggere sulle sue labbra prima di smaterializzarmi e tornare al nostro tempo, alla nostra realtà.
 





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