How will I know?

di Jane Ale
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Se pensavano che sarebbe bastato mandarmi via per un po', si sbagliavano di grosso.

Non ero pazza, non ero malata, non avevo bisogno di "staccare", ma evidentemente loro non la pensavano così.
Era il quattro aprile quando i miei genitori mi annunciarono che avrei passato qualche mese all'estero: avrei studiato, imparato una lingua e sarei tornata a casa "come nuova".
Ma ciò che non avrebbero mai capito è che i problemi non scompaiono se te ne vai, ma restano lì ad attendere il tuo ritorno.
Non persi di certo tempo a spiegarglielo.
Feci le valigie, come mi era stato richiesto, e alla fine di maggio partii, senza salutare nessuno, senza aver atteso la fine della scuola.
Partii da sola, con il cuore atrofizzato, alla volta di New York.





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