Allergia
Primaverile
Warren si rintanò meglio sotto il cocuzzolo di coperte che
lo
copriva maledicendo una volta ancora i propri geni, quel bastardo di
suo padre che non sapeva come ma era sicuro
fosse colpa sua!, quella stagione di merda, le maledette medicine che
avevano deciso di finire proprio quel giorno e i cattivi che non
aspettavano altro che saltargli addosso appena avesse messo un piede
fuori casa.
Voglio dire, uno si aspetta un minimo di sportività, anche
un
certo cameratismo, visto tutte le volte che si erano scontrati, ed
invece niente!
Quelli probabilmente erano tutti in attesa (dentro al bidone dei
rifiuti o in un cespuglio o persino nella cuccia di Spike, il dobermann
del vicino) che lui mettesse il naso fuori di casa senza poteri - ammesso e non concesso che la
produzione abnorme di fazzoletti di carta non lo fosse, avrebbe sempre
potuto seppellirceli - per prenderlo e farlo fuori.
Ne era sicuro, tutto il mondo era contro di lui!
E come se non fosse sufficiente l'essere praticamente sommerso da
coperte e fazzoletti sporchi ora doveva subire anche questa ultima
umiliazione.
Ebbene sì, Warren Peace era costretto a chiedere aiuto.
Rassegnato quindi al suo triste destino si apprestò a
decidere
CHI chiamare - possibilmente qualcuno che gli permettesse di mantenere
intatto quel briciolo di orgoglio che gli era ancora rimasto.
Poteva chiamare la sua ex, ma dopo il modo ed il motivo per cui
l’aveva lasciata dopo il liceo era probabile che lo
congelasse attraverso il telefono.
Quindi no grazie, gli ci mancava giusto il raffreddore.
Magenta anche era fuori dai giochi.
Poverina, lei era messa anche peggio di lui! Warren aveva un problema
solo con il maledetto polline, ma lei era allergica a ...
bé,
praticamente tutto, ed in primavera neanche più le medicine
facevano effetto. Adesso si trasformava in una pantera ogni volta che
starnutiva.
Il Coach Boomer si era quasi messo a piangere quando l'aveva vista la
prima volta, e tutto il gruppo era convinto che si stesse lavorando il
prof di scienze per convincerlo a creare qualcosa che rendesse
permanente l'effetto.
Quindi Magenta non era utilizzabile.
Rimanevano Zack e Ethan, ma il primo non era un'opzione
perchè
avrebbe tentato di prenderlo in giro e quindi lui sarebbe stato costretto ad
incenerirlo, e gli dicono che questo genere di cose rovina leggermente i
rapporti sociali, e Ghiacciolo ha ancora la tendenza a sciogliersi
quando lo vede arrabbiato.
E lui in questo periodo è molto irritato. No,
decisamente neanche loro vanno bene.
Rimane la piccola hippy, che in effetti non ha allergie, è
dolce
e gentile e non lo prenderebbe mai in giro; l'unica pecca è
che
da quando si è mollata con Will ha deciso di dedicarsi anima
e
corpo alla salvaguardia del pianeta e la sua ultima crociata sembra
essere quella contro le medicine commerciali. Evviva la medicina
omeopatica!
Sì, peccato che lui voleva stare meglio SUBITO, non fra
qualche
mese, e probabilmente l'unica cosa che avrebbe ottenuto con tisane ed
erbette sarebbe stato un peggioramento.
Anzi no, era IMPOSSIBILE fosse peggio di così, probabilmente
gliene sarebbe spuntata un'altra. Indi vade retro, tu e le
tue erbacce, piccola giardiniera.
Sì, ma se neanche Layla andava allora rimaneva solo con
l'ultima
scelta, quella che MAI avrebbe voluto essere costretto a fare: Will
Stronghold, il suo autoproclamato migliore amico e piaga della sua
esistenza da ANNI, ormai.
Warren sbuffò.
Allergia o Will, cos'era peggio? Ardua scelta!
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- Stai .. stai bene, Warren?
Il giovane Peace ce la mise tutta per far accendere almeno una palla di
fuoco da lanciare sul bastardo che, si vedeva, stava disperatamente
cercando di non scoppiargli a ridere in faccia, ma niente.
Nisba, nada. Poteri bye
bye. Maledetta allergia!
E maledetto lui che l'aveva chiamato!
Ma aveva valutato che stava troppo male per fare il difficile, ed in
ogni caso nulla gli vietava d'incenerirlo in seguito, no?
- Secondo te Stronghold? La montagna di fazzoletti in cui sono sepolto
non ti pare un indizio sufficiente? E perché sei arrivato
solo
adesso? E’ tardi, ormai le farmacie sono chiuse.
Will roteò gli occhi con un misto di fastidio e tenerezza.
Warren di solito era duro, scorbutico … sexy insomma, e gli
faceva quasi impressione in quello stato, sepolto sotto fazzoletti e
coperte.
Naturalmente gli stava augurando una morte molto mooolto dolorosa
con lo sguardo; allergia o no, era sempre lui.
E in realtà poteva anche capire che fosse arrabbiato,
dopotutto
l’aveva chiamato alle tre ed era arrivato alle otto, ma cosa
avrebbe dovuto dire al cattivo di turno “Ehi,
scusa tanto ma la mia cotta da tre anni a questa parte ha bisogno che
gli vada a prendere le medicine per l’allergia, puoi scusarmi
un’attimo? Anzi senti, ti dispiacerebbe spostare il tutto? Io
ho
un buco la prossima settimana di …”
no, non sarebbe stato serio, ne professionale.
Insomma, anche i cattivi hanno diritto a …
- Smettila Stronghold, riesco a sentire l’odore delle cazzate
che stai pensando da qui!
- Ma che gentile, ti sforzi o ti viene naturale?
- Hai detto qualcosa Will?
- NO! No, nulla!
Will sapeva che quando Warren era arrabbiato con lui, ma davvero
arrabbiato, lo chiamava per nome, e le sue vendette erano sempre atroci.
Era tutto strano quel ragazzo, ma era ancora più strano lui
che
gli moriva dietro; stava sviluppando la convinzione di essere
masochista, era l’unica spiegazione che aveva trovato.
Certo, a parte pettorali scolpiti, e tatuaggi sexy, e occhi penetranti,
e …
- Will, non voglio neanche sapere perché
stai sbavando. Se devi pensare alla piccola fioraia fallo a
cas-…
- Pensavo a te!
- COSA?!?
Will si schiaffò entrambe le mani sulla bocca, come a
sigillarla, ma ormai era troppo tardi.
Maledizione a lui, ma perché, perché era
sprovvisto del filtro che chiunque altro aveva - bè, tranne Zack, ma
lui era … bè, Zack - e che
drenava le boiate che transitavano da cervello a bocca? Noooo, per carità,
lui è il Grande Will Stronghold, sia mai che gliene vada una
dritta! …
Will era troppo impegnato a fustigarsi mentalmente per accorgersi delle
manovre dell’altro, che si stava pian piano avvicinando al
povero
supereroe depresso.
Warren conosceva l’altro abbastanza da sapere che quando
fosse
uscito dalla trance se non l’avesse stretto bene in pugno
sarebbe
volato via. Letteralmente!
Ecco perché una volta arrivato a distanza di braccio lo
afferrò e se lo tirò contro, sdraiato sul letto
con lui.
- Dicevi Stronghold?
- Io … ecco … non … scusa, ma vedi
…
Warren roteò gli occhi.
Non gli sembrava fosse così rimbambito quando ancora usciva
con Layla!
Ora questa in teoria era cosa buona, molto buona,
perché implicava che lui lo sconvolgeva in un modo che non
aveva
mai provato prima, ma era anche un rischio, perché avrebbe
potuto rifiutare per paura … Oh bé, in caso di
rifiuto
poteva sempre far sparire le prove in un mucchietto di cenere!
E sì, stava per baciarlo, e sì, le prove erano
Will Stronghold stesso.
O i suoi vestiti.
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