"Davvero non vuoi dimenticare, Sa-ka-ki-ba-ra-kun? Vuoi...ricordartelo per sempre?".
Ci sono molte cose di cui vorrei dimenticarmi. Davvero, davvero tante. Vorrei dimenticare la morte, il dolore, il dolore e il sangue, il rosso. Anzi, a dire il vero, del rosso no, non voglio dimenticarmi. Voglio ricordarlo, quel terribile colore, per quanto la mia vita ne sia stata ricoperta d'improvviso non posso e non voglio rimuoverlo dalla mia memoria. Il rosso, il colore della morte, del sangue. Una finestra sulla mia anima, senza sapere né come né perché. E poi il celeste, un altro colore che non riesco proprio a dimenticare. Il celeste, una nuvola fatta di cotone in un cielo fin troppo vero per lei, una finestra sulla morte, chissà poi come mai. La verità, anche se non posso dirglielo, è che è lei, l'unica cosa che non vorrei mai, mai dimenticare. L'unica, l'unica cosa che vorrei ricordare...per sempre. Perderò tutto quello che è successo quest'anno, le immagini sfumeranno, fino a non poter più distinguere i contorni e infine svaniranno. Passerà il tempo, io crescerò e tutto sarà ormai scomparso. Ma non voglio, proprio non voglio perdere anche quel ricordo. E lo so, lo so benissimo che sono un egoista.
"Senti ...Misaki. Un giorno perché non vieni a Tokyo a fare un giro nei musei d'arte? Io pensavo di studiare arte all'università, perciò..."
"Sì...verrò."
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Okay, allora, è una stupidissima e banalissima one-shot da due soldi. Sono davvero un'inconcludente e non potrei mai star dietro ad una long, mi odio per questo, perché mi piacerebbe tanto. Avevo voglia di scrivere qualcosa su Another dato che ho finito da poco il manga e l'ho amato da impazzire (ora sto guardando l'anime, mmma solo io mi sono chiesta perché hanno fatto diventare Kouichi così shota? Èpuccioperòvabbè) così ho scritto questa cosa immonda :3 |