Ipotesi per un ritratto a colori Parte I
Parte 1
" Adesso basta , così non si può andare avanti !" Esclamò
Michiru alzandosi di scatto e allontanandosi precipitosamente la sua camera . E
tanta fu la sua foga che lasciò cadere il libro di solfeggio col quale si stava
esercitando e i suoi lunghi capelli ondeggiarono quasi fossero la criniera di un
leone . Normalmente la sua natura era alquanto mite e accomodante , tuttavia
anche la sua pazienza aveva un limite e questa storia andava avanti già da
troppo ormai .
Fin da quando si era trasferita in quest’istituto , due mesi
addietro , aveva dovuto dire addio alla sua tranquillità e progressivamente
aveva dovuto abbandonare tutte le sue radicate abitudini a causa di una fanatica
del rock ascoltato a volume assolutamente alto ! Per l’ennesima volta si chiese
irosamente perché mai in una scuola esclusiva come questa non facessero dei test
attitudinali per comporre gli accoppiamenti nei dormitori . Perché mai le era
dovuta toccare la malasorte di una compagna di camera rumorosa , sciatta e di
bassa lega ? Magari su questi ultimi due particolari poteva persino essere
accomodante , ma sul rumoroso proprio non riusciva a passarci sopra ! Inoltre
era stufa di doversi esercitare con il violino nella sala da musica fino a tarda
sera , senza contare che le era diventato impossibile dipingere in mezzo a quel
caos , giacché a causa della sua convivente non le era affatto possibile farlo
nella propria stanza . Quindi fu a passo deciso che , ignorando il frastuono
dello stereo che veniva dalla stanza accanto alla sua , si diresse verso
l’uscita della camerata con tutta l’intenzione di andare a protestare presso la
direzione . Aveva provato più di una volta a chiarire quel punto con quella
ragazza , ma visto che le sue rimostranze venivano bellamente ignorate , era ora
di fare un passo risolutivo .
Il dirigente scolastico a cui si rivolse ascoltò molto
comprensivamente il suo problema . Del resto Michiru veniva portata in palmo di
mano da professori e responsabili vari e lo stesso preside aveva molta stima di
lei . Capitava di rado infatti di poter vantare una studentessa altrettanto
brillante , di così bella presenza e che oltretutto si avviasse a diventare una
violinista di primissimo livello . I suoi insegnanti di musica ne erano
entusiasti e quelli di belle arti in misura persino maggiore . In pratica il suo
talento e buon gusto erano fuori discussione , quindi perché correre il pericolo
di alienarsi una persona che fosse così rappresentativa per il buon nome
dell’accademia ? Per cui l’uomo considerò sacrosanta la sua istanza e acconsentì
alla sua richiesta di cambiare dimora .
Oltretutto non si trattava di una pretesa eccessiva , anzi
sembrava addirittura illogico che fino a quel momento le istituzioni scolastiche
non se ne fossero rese conto . Effettivamente miss Kaioh aveva realmente bisogno
di un ambiente silenzioso , spazioso e solare dove poter coltivare i suoi
innumerevoli talenti . Oltre naturalmente ad una compagnia adeguatamente
qualificata che non fosse una qualsiasi ragazzetta che con i suoi bagordi poteva
risultare una fastidiosa fonte di disattenzione . Quindi , quale posto migliore
per lei se non gli appartamenti in cui erano alloggiate le studentesse esterne ?
Nella scuola in effetti si trovavano alcune alunne che erano arrivate per uno
scambio culturale con altri istituti o addirittura dall’estero . E in quanto
tali queste godevano di un trattamento decisamente privilegiato , si trattava
infatti di una specie d’elite cosmopolita cui volutamente veniva lasciata un
largo spazio di privacy e comodità in virtù dei loro meriti superiori .
E così fu che successivamente , dopo averne discusso anche con
gli altri membri della direzione scolastica , onde non fare altri errori in
merito , Michiru venne convocata dal preside in persona il quale le comunicò la
sua nuova sede .
La scelta era caduta su un’allieva proveniente dagli Stati
Uniti , la quale , per via dei suoi numerosi impegni extra scolastici , era
spesso via . Inoltre era particolare risaputo che Haruka Tenou fosse una persona
estremamente riservata e che quindi per lei non poteva affatto essere causa di
molestia .
Michiru graziosamente ringraziò e dopo pochi giorni si trasferì
, anche se inizialmente si ritrovò alquanto disorientata . Non che avesse
qualcosa da ridire sulla momentanea solitudine e quiete , anzi , ma l’aspetto
della sua nuova casa la confondeva .
Se si escludevano infatti le due camere da letto e un angolo
cottura , il resto era tutto un unico spazio aperto , geometrico , razionale ,
scevro da qualsiasi particolare che potesse raccontare qualcosa sulla persona
che lì abitava . Forse gli unici tocchi individualisti che si potevano notare
erano la muntain bike che stazionava nell’andito e il tecnigrafo che stava
accanto ad una delle due scrivanie che si trovavano nella livingroom . Per il
resto non c’erano oggetti che stazionavano , per cui ne dedusse che questa Tenou
poteva essere un soggetto amante dell’ordine oppure che badasse a mantenere la
sala comune pulita mentre nella sua stanza imperava il casino più completo .
Resistette a questa curiosità per un paio d’ore , ma poi non riuscì a
trattenersi e con fare circospetto ( il che non trovava spiegazione giacché era
sola , anche se si sentiva un po’ colpevole nel violare così la privacy di una
persona che neppure conosceva ) s’introdusse nella camera accanto alla sua .
Onestamente rimase un po’ delusa , era così ordinaria ! Un letto , un armadio e
una libreria dov’erano riposti i libri scolastici , neppure lì nessun indizio
che le riportasse qualcosa della persona con la quale avrebbe diviso le sue
giornate . Scontenta se ne ritornò di là accantonando momentaneamente il suo
desiderio di sapere . Solo il lunedì finalmente , e in modo del tutto casuale ,
ebbe modo di capirci qualcosa di più .
Infatti , durante la pausa del pranzo , consumata con un paio
di sue compagne di classe , Ayako intavolò il discorso .
" Sai non t’invidio proprio . " Esordì mentre Michiru restava
con le bacchette a mezz’aria a fissarla interdetta . " Insomma , ti è toccata
una bella grana . Tenou , intendo dire . "
Davanti a questa precisazione la violinista ostentò una falsa
noncuranza , onde non sbilanciarsi troppo e palesare il suo interesse , e si
limitò a risponderle con un’alzata di spalle .
" Non che sia indegna di ammirazione intendiamoci , anzi . I
suoi successi sportivi sono sulla bocca di tutti , ma se solo penso a quella sua
aria da altezza altezzosa , mi viene il nervoso . E credimi sulla parola quando
ti dico che quella è socievole quanto può esserlo un pezzo di ghiaccio ! "
" Andiamo Aya , per te non c’è nessuno immune da critiche ,
magari ti stai sbagliando ." Replicò scettica beccandosi un’occhiataccia dalla
sua interlocutrice che imperterrita continuò nella sua tirata .
" E’ pazzesco Michi , ti sei ficcata in un ginepraio e non te
ne rendi neppure conto . Lascia che ti illumini allora , Haruka Tenou è in
assoluto la persona più scostante e presuntuosa di tutta la scuola . E a memoria
collettiva , nessuno ricorda che abbia fatto mai un solo gesto amichevole verso
il prossimo . Ah certo , non potresti mai accusarla d’inciviltà o maleducazione
, ci mancherebbe . Ma guai ad attraversare il suo perimetro , se solo ci provi
ti riserva un trattamento che ti gela fin nel midollo ! "
" Accidenti . " Fece pensierosa . Poteva essere ? Chissà , del
resto Aya era nota per la sua vocazione all’iperbole , quindi non c’era da fare
troppo affidamento sul suo giudizio . Però generalmente era abbastanza accurata
con le notizie ed i pettegolezzi , per cui si arrischiò a chiedere . " E tu lo
sai perché in questo momento non c’è ? "
" Sai , se tu passassi meno tempo tra i pennelli , i libri e le
note non ci sarebbe bisogno di chiedere , in quanto la tizia è piuttosto
conosciuta . Ad ogni modo ti spiegherò , si da il caso che sia il capitano della
squadra di atletica e che quando ci siano le gare è sempre in giro . In questo
caso comunque si tratta di una delle tante dispense speciali di cui usufruisce ,
poiché recentemente è stata ufficialmente cooptata nella Federazione
Automobilistica Giapponese e presto correrà nel campionato juniores . Quindi si
può assentare come le pare e piace ."
" Pressappoco le medesime licenze , se così le vogliamo
definire , che vengono concesse a me per i festival musicali o le gare della
squadra di nuoto , giusto Aya ? Dovrei dedurne che anche quando parli di me
assumi quell’aria d’indignazione ? " Chiese con candore facendola arrossire
d’imbarazzo .
" Andiamo Michi non prendertela . Nel tuo caso è diverso . Tu
sei un esempio positivo , un idolo qui a scuola e non potrebbe essere altrimenti
. Voglio dire , non ti ho mai visto far pesare i tuoi successi a qualcuno
ostentandoli come un esempio di superiorità o negare una parola gentile se chi
parlava con te non era al tuo stesso livello . La tua grandezza sta anche nella
tua modestia e nella tua amabilità . Tenou invece è una che ci sguazza a stare
in vetta , ma che soprattutto , ci tiene assolutamente che gli altri stiano di
sotto e sappiano che sono inferiori a lei ! Questa è la differenza ."
Non sapendo come replicare alla violenta invettiva , giacché in
fin dei conti non sapeva proprio che risponderle , Michiru lasciò cadere
definitivamente il discorso . Nonostante ciò non poteva negare che il suo
interesse , da latente che era , stava aumentando in modo considerevole .
D’altronde quanto aveva sentito fino a quel momento era in netto contrasto con
l’idea anonima che se ne era fatta giudicandola dall’arredamento .
Nonostante ciò nei giorni successivi fu così presa dalle
lezioni scolastiche e quelle musicali che non ne riparlarono più , finché una
sera , tornando nel suo alloggio , non notò che le luci erano accese .
Presa da un insolito nervosismo prima affrettò il passo e poi
lo ridusse progressivamente fino a fermarsi esitante davanti all’uscio . Aveva
quasi timore d’entrare ... ma timore di cosa ? Non sapeva spiegarselo neppure
lei , quindi , dandosi dell’idiota , aprì la porta e con disinvoltura entrò
.
Per prima cosa le saltò all’occhio un casco nero da
motociclista posato sulla scansia all’ingresso e poi una valigia e un borsone
sportivo buttati in un angolo . Oltre a questi , nessuna presenza umana in vista
. Infine sentì chiaramente lo scroscio della doccia in funzione e , rassegnata a
dover attendere ancora , andò a preparare un po’ di tè per ingannare il tempo .
E fu mentre se ne stava accoccolata a sorbire la bevanda accanto alla finestra
che avvenne il sospirato incontro . Michiru non udì nessun rumore , ma percepì
lo stesso una presenza e voltandosi lentamente si trovò di fronte la famigerata
Haruka
Tenou .
" Alta ... " Pensò subito e , immediatamente dopo , " imponente
."
Ad occhio e croce doveva sovrastarla almeno di una ventina di
centimetri e , rispetto al suo fisico esile , quello dell’altra appariva
decisamente statuario .
" Ciao . " Disse sorridendole cordialmente dopo una pausa di
silenzio durante la quale Haruka si era limitata semplicemente a fissarla .
" Buonasera a te . " Fu la replica alquanto formale che ne
ricevette .
" Ti va una tazza di tè ? " Chiese con un cenno cortese , non
sapendo proprio come gestire la situazione e cominciando a sentirsi un poco
inibita .
" No , grazie . "
Un gesto di diniego , le voltò le spalle , raccolse le sue
borse e per qualche minuto ci fu un andirivieni durante il quale Michiru
immaginò stesse riponendo la sua roba . Caparbiamente indugiò restando dov’era
per avere perlomeno l’occasione di presentarsi come si deve quando avrebbe fatto
nuovamente capolino . Ma mentre ormai la violinista già si stava chiedendo che
diavolo stesse combinando , il clic metallico di una porta che si chiudeva
risuonò distintamente .
" Mm , forse Aya non aveva tutti i torti !" Mormorò tra sé e sé
stranamente risentita .
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