Una notte
Sabato 17
Ottobre 2009
Alcuni di questi eventi sono accaduti
realmente. O forse nessuno, o forse tutti.
La casa
parrocchiale dava direttamente sulla strada blu e grigia, illuminata
di giallo. I bambini erano nei sacchi a pelo già da un pezzo, ma
solo da poco si erano addormentati tutti.
Il capo
scout si guardò intorno: fuori dalla casa, la tenebra lontana
mandava una specie di venticello, mentre delle auto passavano nella
luce della strada. Non erano moltissime, ma era comunque un traffico
sufficiente per essere osservato. Più lontano della strada, più
lontano del vento, c'erano le luci del lago.
Era strano
il senso di distanza che davano. Un po' malinconico, col sapore
dell'irraggiungibile. Non tanto per la distanza fisica, dato che quel
lago non era per nulla esteso. Il fatto era che il capo scout fosse
vincolato ai suoi ragazzi e alle attività con loro. Tutte le cose da
preparare, la strada da fare... erano vincoli che lo legavano alla
sua vita e alla casa parrocchiale e a quel momento. Quella notte lui
non avrebbe mai toccato quelle luci oltre il lago.
Le auto
intanto continuavano a passare, distorcendo l'immagine seriale dei
lampioni che si riflettevano sulla carrozzeria.
In una di
quelle auto, in particolare nella Ford nera, stava un uomo che
avrebbe toccato alcune delle luci oltre il lago. Ma il capo scout non
lo avrebbe mai potuto saperlo, anche perché ormai dormiva da un
pezzo.
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