Salve
a tutti! Ho scritto questa
breve One-Shot in preda ad una strana ispirazione venutami ascoltando
una
bellissima canzone, appunto “Ange” e la ho trovata
perfetta per questo scopo…
Ah,
qui la scena presenta i
pensieri di Gill dopo che Cal la ha soccorsa nuovamente, in una
situazione
inventata (cioè non presente nel telefilm)…Spero
vi piaccia!
Buona
lettura.
Hanno
appena finito i controlli.
I
medici dicono che è tutto a
posto, nessun danno permanente. Ora può anche andare a casa.
Ma
no: Cal non glielo permette.
La porterà a casa lui e dormirà nella stanza
degli ospiti, per qualsiasi
evenienza.
La
guarda.
Si
avvicina.
Prende
la giacca e gliela avvolge
sulle spalle.
La
stringe forte a se.
Preme
il suo petto contro quello
di Gillian.
Le
da un bacio sulla fronte.
Le
asciuga le lacrime.
Lui
cè sempre.
Sono
passati otto anni.
Otto
anni, zero delusioni.
Ha
sofferto a lungo e per molto
tempo a causa di tanti uomini.
Ma
non di Cal. No, lui era quello
sempre presente.
Quello
che se lo chiamava alle 4
di notte in lacrime arrivava alle 4:05 scusandosi per il ritardo.
Quello
che qualsiasi cosa succeda
è li per lei.
Quello
che la fa sempre ridere.
Quello
che è geloso se qualcuno
la sfiora.
Quello
che la stringe a se e la
protegge.
Quello
che la aiuta a portare i
suoi fardelli.
E’
un angelo.
Ecco!
Cè una canzone che sarebbe
perfetta per descriverlo: Angel.
La
canzone degli Aerosmith che
con la sua dolcezza e profondità ha segnato la storia del
rock.
Ora
che ci pensa sembra stata
scritta apposta per Cal.
“Sei
il mio Angelo, vieni e
salvami stasera”.
Questa
era sempre la sua
preghiera quando si trovava nei guai.
E
lui arrivava. Così tutto
sembrava più semplice.
La
prendeva per le spalle e l’
avvolgeva, rassicurandola.
Si
sentiva protetta da una scorta
di agenti addestrati con il singolo tocco di quell’ uomo.
“Sei
il mio Angelo. Vieni e metti
tutto a posto”
Questo
è sempre il suo desiderio.
E
lui lo esaudisce. Gli basta
pensarlo e lui, quasi per magia, arriva.
Entra
nel suo ufficio con un
gelato o bussa alla sua porta con un film in mano.
Tiene
a lei più di quanto tenga a
se stesso.
E
per lei era lo stesso. Lui era
“la ragione per cui vive” e “la ragione
per cui muore”.
Perché
solo quando lo vede può
dirsi veramente viva.
Perché
quando lo vede con
un'altra donna si sente morire. Il mondo le crolla addosso.
“Voglio
il tuo amore…Abbattiamo i
muri che ci sono fra noi”
Non
desiderava altro. Abbattere
quel dannato muro, bruciare quella dannata linea.
Vivere
la sua vita con l’ uomo
che ama.
“Ho
sofferto e ho visto la luce”.
Si:
Cal…E’ lui la sua luce.
E’
il suo Angelo.
Cal
la sta ancora stringendo. Ha
la testa appoggiata sulla sua spalla.
La
solleva lievemente per
raggiungere il viso dell’ uomo.
“Angel”
sussurra.
Lui
non capisce. “C-Cosa?”
“Te
lo spiego dopo”
Gli
accarezza il collo e senza
indugiare ulteriormente lo bacia.
Poggia
appassionatamente le
labbra contro quelle di Cal…E tutto gli pare chiaro.
Lui
la afferra per i fianchi e le
sfiora capelli, rispondendo al bacio più atteso e
liberatorio della sua vita.
Dopo
attimi che sembrano infiniti
si staccano.
“Andiamo
a casa” sussurra Gill
sorridendogli e prendendolo per mano.
Lui
annuisce, ma prima di
muoversi la stringe forte e la bacia ancora.
Nella
mente di Gillian Foster non cè più nessun
pensiero, solo il dolce suono della
loro canzone.
Allora??
Come vi pare?? La ho
scritta in 10 minuti quindi non so quanto possa essere venuta
bene…Mi farebbe
molto piacere una piccola recensione!
Grazie
mille :)
Jenny
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