Pairing/Characters:
Simon/Kaylee
(minor Mal/Inara,
menzionati tutti gli altri)
Rating:
R
Warnings:
Post-Serenity
(quindi SPOILER
GIGANTI per il film); Lemon; Hurt/Comfort;
Word
Count: 865
(fdp)
Disclaimer:
JOSS WHEDON
OWNA IL MONDO.
N/A:
Scritta per 500themes_ita,
prompt #491. Scegli tu! (Prima volta).
─
Il
titolo e la frase finale riprendono la citazione dell'episodio 1x01
(“We're
still flying”
“That's not much” “It's enough”),
e in generale ci sono una marea di riferimenti alle altre puntate del
telefilm.
We're
still flying
La
loro prima volta ha
un qualcosa di caotico, quasi di disperato, e di sicuro si rivela
essere ben poco romantica, almeno rispetto ai comuni standard. Si
avvicina molto a quella che Jayne, con la pacata benedizione del
Pastore Book, definirebbe “la scopata dei
sopravvissuti”, ma
nessuno chiederebbe mai a Jayne la definizione di qualcosa, e Book
non può benedire più niente.
Succede
due giorni dopo
aver lasciato Miranda. Succede perché prima o poi doveva
succedere, e
succede perché
entrambi hanno pensato di morire con quel rimpianto, e
nessuno
dei due vuole rischiare di nuovo.
Il
cadavere di Wash ora
è una realtà concreta e fredda, come
può essere concreto e freddo
un corpo morto sul tavolo di un'infermeria. Gli occhi di Zoe sono
altrettanto freddi, ma lei non sembra essere più tanto
concreta. Il
suo sguardo e la sua voce sono ancora fermi e distaccati, ma ora
sembrano arrivare da molto lontano. Dal passato, forse. O da un
futuro che avrebbe potuto essere. Sarebbe più facile per
tutti se ci
fossero delle lacrime, ma Zoe non è mai stata il tipo di
donna che
rende le cose facili, e non comincerà di certo adesso.
Mal
ha detto a tutti
loro di non preoccuparsi per Zoe ─
anzi, ha ordinato loro di non
preoccuparsi per Zoe, e non sembra essergli passato neanche per
l'anticamera del cervello che quello non è il tipo di ordini
che è
suo diritto impartire ─
e di continuare a fare il loro lavoro. In cosa esattamente consista
il lavoro di un dottore ferito, di un meccanico senza astronave, di
un mercenario senza nulla da uccidere e di una ragazzina finalmente
libera dai suoi fantasmi, non è molto chiaro a nessuno di
loro, e
Mal non ha specificato nulla, quindi ognuno ha semplicemente fatto
quello che gli veniva in mente di fare.
River
ha preso il posto
di Wash, perché in fondo qualcuno doveva pur farlo.
Jayne
si è rinchiuso
nella sua cabina, con Vera e le sue altre armi.
Simon
e Kaylee fanno
l'amore.
La
discreta assenza di
Mal e Inara, e la porta sbarrata dello shuttle di quest'ultima,
sembrano suggerire che anche loro, lì dentro, facciano
qualcosa di
simile, ma nessuno si permette di chiedere. La loro non è
una
questione legata solo all'essere sopravvissuti.
La
ferita di Simon
continua a pulsare in modo fastidioso anche sotto il doppio giro di
fasciature, e non c'è modo di mandare via quel sottile e
sgradevole
odore di sangue rappreso. Per Kaylee non è un problema.
Quell'odore
li ha impregnati tutti, anche lei se lo sente ancora addosso,
così
come lo sente addosso a Mal e a River. Su quest'ultima, stranamente,
sembra più debole degli altri.
Perlomeno
adesso
quell'odore non significa più morte, ma vita. Stanno
guarendo.
Piano, e male, e più dolorosamente del solito, ma
è comunque una
guarigione, anche se parziale.
È
a questo che pensa
Kaylee mentre sbottona la camicia di Simon. Quelli che possono farlo,
stanno guarendo.
Chi più,
chi meno, certo. Ed ognuno a modo proprio.
Simon,
invece, non
pensa a nulla mentre slaccia in modo impacciato le bretelle della
salopette di Kaylee. È una bella sensazione, il non pensare
a nulla,
ed è bello anche accarezzarle la schiena nuda con la punta
delle
dita. Avrebbe dovuto provarci prima, si rimprovera.
Ha
giusto il tempo di
notare che la pelle di Kaylee è sorprendentemente morbida, e
che ha
un buon profumo: un misto di sapone e olio di motori, con una
sfumatura dolciastra che Simon non è in grado di definire. E
nonostante le varie ferite non ancora rimarginate, non c'è
odore di
sangue su di lei, o perlomeno il dottore non riesce a sentirlo. Forse
perché ci è troppo abituato.
Il
momento dopo sono a
terra, tra polvere, macchie di unto, e ingranaggi rotti sparsi
casualmente per il pavimento.
Simon
lascia che lei
gli monti sopra, e sorride quando Kaylee inizia a muoversi su di lui
con urgenza, ma stando comunque ben attenta ad evitare la fasciatura
che gli avvolge l'addome.
Il
suo sorriso si
allarga ancora un po' quando le mani di lei gli accarezzano il petto
e le spalle, per poi chiudersi intorno al suo volto, impedendogli di
fissare qualsiasi altra cosa tranne lei.
Con
un discreto sforzo
ed un vergognoso sibilo di dolore, Simon si solleva sui gomiti e le
avvolge un braccio intorno alla vita, tirandosela abbastanza vicino
da rubarle un bacio.
Con
il volto sporco di
grasso e sudore, i capelli arruffati e le guance rosse, Kaylee non
è
mai stata più bella ai suoi occhi. Simon glielo sussurra in
un
orecchio, tra una fitta di piacere e una di dolore, e il suo
complimento viene premiato con un giochetto con la lingua che gli fa
mancare bruscamente il respiro per ben più di qualche
secondo.
Nessuno
dei due coglie
la risatina di River, ed è meglio così.
Più
tardi, nella
penombra della sala motori, accompagnato solo dal ronzio dei
meccanismi e dal respiro lento di Kaylee, il ricordo di una
conversazione con Mal riaffiora per un attimo nella mente di Simon,
insinuandosi nel limbo tra la veglia e il sonno.
Il
suo ultimo pensiero
coerente, prima di addormentarsi, è che dopotutto il
Capitano aveva
ragione: stanno ancora volando, e se questo non è molto,
è comunque
abbastanza.
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