Salve
a tutti! Questa breve
One-Shot mi è venuta oggi dal nulla, quasi per scherzo
quindi non so come potrà
essere venuta, spero comunque sia decente!
Sono
le due passate.
Gillian
Foster è accoccolata sul
divano di casa sua.
E’
sola.
Come
sempre.
Sta
mangiando pop-corn al
caramello e guardando un film d’ amore, tanto per cambiare.
Comunque
è quasi finito, ma ciò
non le impedisce di piangere.
Una
novità cè però: non piange
per il film, ma per la sua vita.
E’
stufa.
Stufa
di essere sempre sola e stufa
di nascondere i suoi sentimenti…Stufa di quella dannata
linea che si sono
imposti.
Non
vuole più nascondersi. Le
sembra inutile continuare a negare ciò che prova, continuare
a rinnegarsi.
Ama l’ amore. Ama
i matrimoni, i romanzi rosa,
i film polpettone…Allora perché le è
tanto difficile andare da lui e dirgli “Ti
amo”? Non lo capisce.
Forse
ha troppa paura di soffrire
ancora. Quante volte ha confidato nell’ amore?
Troppe.
E
tutte le volte finiva con il
cuore spezzato.
Basta.
Non
voleva più soffrire. Non
voleva più metterci l’ anima e uscirne devastata.
Ma
era inutile cercare di
respingere ciò che provava, perché questo la
sconvolgeva come nient’ altro.
Nonostante
avesse paura la voglia
di averlo con se era più forte. Voleva baciarlo. Voleva
stringerlo a se. Voleva
poterlo definire suo.
Voleva
Cal Lightman.
Sorride,
solamente pensando al
suo nome.
Lui
in tutti questi anni cè
sempre stato, ma ora lo vede in modo diverso.
E’
strano come una persona entri
a far parte della tua vita ed il suo ruolo rimanga invariato per
anni…Poi basta
un attimo, uno sguardo…E capisci quanto tutto sia diverso.
Proprio
come Cal era rimasto il
suo più caro amico per anni, mentre ora risate in ufficio e
abbracci non la
saziano più.
E’
innamorata di Cal.
Si
asciuga le lacrime e, sebbene
sia sola, improvvisa un sorriso.
Si
avvia verso la cucina, per
pulire la ciotola dai residui di Pop-Corn e riempirla di Marshmallow.
Sono
le due passate. Cal Lightman
è in macchina, fermo davanti a casa di Gill. Questo da
più di un’ ora.
Quando
a casa stavi pensando a
lei ti sembrava una buona idea.
Semplice,
sdolcinata e
originale…A Gillian sarebbe dovuta piacere!
Ma
non doveva piacerle il gesto,
devi piacerle tu! Ed è questo ciò che ti blocca.
Sei
già stato centinaia di volte
al punto di fare qualcosa di terribilmente romantico per lei.
Ma
poi ti bloccavi e sempre per
lo stesso motivo. Siamo onesti, avrai paura che la linea non debba
essere
infranta, avrai paura che si rovini il vostro magico rapporto di
amicizia, però
sai benissimo che il motivo principale, quello vero, è che
hai una paura
tremenda di un suo rifiuto.
Hai
paura che ti guardi e si
metta a ridere, che ti dica “non sei abbastanza”.
Forse
non sarebbe così crudele da
dirtelo direttamente…Ma già di tuo sai che
è così.
Non
credi di essere nemmeno la
metà di le,i quindi perché dovrebbe volerti
accanto?
Tutte
queste parole ti fanno
tornare paura. Metti in moto l’ auto, per tornare a casa.
Qualcosa
ti ferma: Gill. La vedi
dalla finestra. Sta tirando fuori quelli che sembrano Marshmallow.
Vederla
li ti fa dimenticare
tutto a parte il motivo per cui sei li.
Ti
fai coraggio, spegni l’ auto.
Esci e ti avvii verso la sua porta.
Sei
talmente abituato a suonare
il campanello che quasi ti fa strano!
Prendi
le chiavi dalla tasca, le
infili nella serratura e apri la porta.
Gill
sta tornando dalla cucina
con una grossa ciotola in mano.
Si
spaventa così tanto che si
mette a gridare e fa cadere tutto per terra.
“Tesoro
tranquilla sono io!”
“Cal?”
Lei
ti guarda dubbiosa. “Mi hai
fatto cadere i Marshamallow!”
Vi
sorridete “Prometto che te li
ricomprerò”
“E
vorrei vedere!” replica
fingendosi altezzosa. Li appoggia in cucina e torna da te, ancora fermo
sull’
uscio. Ti chiudi la porta alle spalle e avanzi di qualche centimetro.
“Allora…Che
ci fai a casa mia
alle due e mezza di notte?”
E’
terribilmente imbarazzato e
Gillian non fa fatica a notarlo.
“Bhe…Ecco…Sai
tu la settimana scorsa mi hai
dato le chiavi…E hai detto che cosi potevo venire
se…Sai se ci fosse stata un
emergenza”
“Si
certo! Hai un emergenza, un
problema? Dimmi tutto Cal che succede? Stai male?”
Ora
che sei li ti rendi conto di
quanto sia stupido. Ma sei troppo perso nei suoi occhi per fermarti.
“Si
avevo una grande emergenza: volevo
vederti”
Lei
apre lievemente la bocca.
Rimane completamente spiazzata.
Si
aspettava di tutto…Ma non
questo.
Passano
alcuni istanti in cui
tutto è fermo e tutto è silenzio.
Poi
lei ti sorride e si avvicina
pericolosamente.
Quando
i vostri visi sono a pochi
centimetri di distanza e puoi sentire il suo respiro ti sussurra
“E ci hai
messo una settimana ad accorgertene?”.
Fai
per replicare, ma non te ne
da la possibilità.
Ti
appoggia una mano sul petto,
con l’ altra ti accarezza il collo e senza attendere oltre ti
bacia.
Tu
la afferri per i fianchi e
rispondi passionalmente al bacio, passandole una mano fra i capelli.
Dopo
quella che pare un eternità
vi staccate, lei ti sorride e poi va in cucina: chissà
perché…
Pochi
secondi dopo hai la
risposta, quando lei varca la soglia con una grande ciotola in mano.
Allora?
Intanto so che per essere
una Flash-Fic era piuttosto lunga, ma non ho potuto farne a meno!
Mi
farebbe molto piacere una
piccola recensione se vi va di lasciarmela (:
Jenny
|