Babbo Prezzemolino

di DadaOttantotto
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Babbo Prezzemolino
Note: il 'Prezzemolino' è dovuto alla mia "Beniamino Prezzemolino "
          Questa storia partecipa a "200 METRI - Double drabble" , indetto da Writers Arena Rewind.
          Oh, ovviamente non so che lavoro faccia il padre di Julie. Facciamo finta che lavori nel centro commerciale, ok? :)


"Devo ammetterlo, Tennyson: il rosso ti dona."

Ben lanciò un'occhiataccia all'amico mentre, con tutta la calma che la sua ingombrante figura gli imponeva, prendeva posto su una scomoda sedia di plastica a forma di trono.
"Se sono in questo pasticcio è anche colpa tua, Kevin" rispose acido. "E sappi che io non dimentico."
"Sei qui per fare un favore a Julie. Io non c'entro niente."
Quando la sua fidanzata gli aveva fatto quella richiesta, la sua prima risposta era stata un secco 'No'.
Poi lei glielo aveva chiesto di nuovo, aggiungendo uno di quei 'Per favore' a cui non sapeva resistere. Allora aveva capito di essere fregato.
"Fare il Babbo Natale al centro commerciale è solo un lavoro, ok?"
Un lavoro che gli aveva trovato Julie, dato che il padre lavorava in quello stesso edificio. E che aveva urgentemente bisogno di qualcuno che sostituisse il vecchio Santa, dopo che questi si era ammalato.
"Certo, amico" replicò Kevin, col solito ghigno sarcastico. "Dovrei farti una foto. Servirebbe a ricordarti questo momento ogni volta che m'accusi d'essere lo schiavo di Gwen."
Cercando di ignorare il bambino che gli era saltato sulle ginocchia e stava tirando la barba finta, Ben ringhiò.
"Ringrazia che non posso trasformarmi, Levin."




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