Oceano notturno

di Randagia
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Onde moleste di dolore insensato,
affogando in abissi d'umore malato.
Ho odiato il riflesso in quest' acqua scura,
ora mi ringhia non volendomi ancora.
Nero il contorno dei bagliori nel cielo,
nera l'anima che mi fa compagnia.
Nuotatrice in provetta ora affogo,
professionista del cazzo, io muoio.




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