Autore: Ss904
(Sophrosouneh)
Fandom: Angel
Sanctuary
Personaggi: Djibril,
Sevoftarta
Set:
Stati
d’animo
Prompt:
Rancore
Storia
partecipante alla
Challenge Think Angst di Simph8
e Vogue91
La Bambola dell’Acqua.
Quell’angelo aveva gli stessi occhi di allora.
Aveva
riposato, immobile, per secoli.
Rinchiusa
nel giardinino dell’acqua, legata ad un trono scarno,
paralizzata da quell’ago conficcato nel collo.
La
bambola dell’acqua era appena tornata alla vita.
L’aveva
vista rifiorire, proprio sotto il suo naso.
Dopo
tutti il tempo che aveva impiegato a renderla inoffensiva, quella non
era che una disgrazia inaspettata.
Aveva
occhi azzurri e profondi , Djibril.
Talmente
penetranti da minacciare più dolore dei suoi aghi.
Proprio
come un tempo, lo guardavano con aria di sufficienza.
Era
questo che aveva sempre detestato di lei: per quanto tentasse di farsi
odiare, lei rimaneva calma ed impassibile. Era diversa da qualsiasi
altro essere che avesse mai incontrato.
Lei
non portava Rancore, non conosceva neppure l’esistenza di un
tale sentimento.
Come
un placido specchio d’acqua si increspava a contatto con un
corpo estraneo, ma finiva per tornare placido entro pochi secondi. Non
era capace di odiare le persone, e neppure di provare uno stesso
sentimento in modo ossessivo e continuativo.
Dunque,
sebbene l’avesse costretta ad un sonno forzato per centinaia
di anni, lei, al risveglio, non aveva accennato a provare nei
suoi confronti alcun tipo di rancore.
Era
sempre stata fredda e impassibile, Djibril.
Talmente
fredda che il Consigliere era giunto al punto di domandarsi se potesse
provare qualcosa più di un semplice affetto per qualcuno.
Poiché
come l’acqua scorreva e mutava, placida e incostante, allo
stesso modo, dubitava che nel suo cuore ci fosse spazio per sentimenti
troppo totalizzanti.
E
in quel momento, dopo aver realizzato tale teoria, riuscì a
provare più pena nei suoi confronti di quanta ne avesse
sperimentata nel periodo in cui la sapeva prigioniera nelle sue mani.
Che
fosse addormentata o sveglia, quella donna era gentile sì,
ma più gelida del ghiaccio.
NdA: ok, questa
storia non è che mi convinca moltissimo. Ho paura di aver
mandato Sevi in OOC e di aver scritto una sciocchezza dopo
l’altra! Comunque è questo che io penso di fronte
a Djibril. L’ho sempre trovata mostruosamente apatica. E con
questo non voglio dire che sia stata poco o mal caratterizzata dalla
Yuki (per l’amore del cielo, no!), anzi, penso che
l’assenza di emozioni faccia parte del carattere freddo
dell’angelo.
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