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CAPITOLO 30. EPILOGO.
Fanny si sentì accarezzare dolcemente la pancia, e riconobbe
la mano di suo marito, che le stava sorridendo
"Non siamo un po' troppo vecchi per fare certe cose?" chiese lei.
"Io no! Non lo sarò mai!"
"Ma che ore sono?"
"Saranno le 5 del pomeriggio."
"Cosa? E noi siamo ancora a letto? Oh Signore!"
"Avevamo del sonno arrettrato. Dai, rilassati."
La porta della loro camera si spalancò ed entrarono 2
bambini.
Il più piccolo sorrideva e si era precipitato nel letto dei
genitori, mente il più grande, dai capelli ricci, era
appoggiato al muro, con le braccia incrociate e con un espressione dura
e fredda.
La stessa identica espressione che aveva James prima di innamorarsi di
Fanny.
Il primo era uguale a James, fatta eccezzione per il colore dei capelli
e degli occhi scuri, come quelli di Fanny.
Il secondo assomigliava ad entrambi, ma aveva anche lui capelli e occhi
scuri come Fanny.
"Papà.. papà oggi andiamo a cavallo? Me lo avevi
promesso!" borbottò il più piccolo, abbracciando
James.
"Va bene va bene! Dammi solo un momento!" mormorò James,
accarezzando i capelli del figlio, mentre Fanny gli faceva il solletico.
A quel punto entrò un altro ragazzo, il più
grande, sui 19 anni.
Era uguale a Fanny,
"Mamma, papà ho finito!" esclamò questi, porgendo
un quaderno ai genitori.
"Proprio adesso?"
"Proprio adesso!"
Fanny si alzò e andò in una culla lì
vicino.
Prese in braccio una bambina di qualche mese, con dei grandi occhi
verdi.
Era l'unica ad aver ereditato gli occhi di James.
"Dai andiamo, mamma e papà si sono appena svegliati e devono
pensare a Elizabeth." fece il maggiore, prendendo in braccio il maschio
più piccolo e posando una mano sulla spalla dell'altro.
"Leva quella mano! Sai benissimo che odio essere toccato!" fece in tono
scocciato questo.
"Io te la levo, ma tu vieni che mamma e papà vogliono stare
da soli."
"Va bene, ma sappi che non leggerò i tuoi romanzi. Non ho la
pazienza dei nostri genitori."
"Jonathan, quando pubblicherai i tuoi libri?" chiese il più
piccolo al maggiore.
"Ho solo 19 anni, Jack. Quando incontrerò qualcuno che
avrà il coraggio di farli pubblicare te lo farò
sapere!"
Quando Jonathan mise a terra Jack, questi fece qualche passo
all'indietro e fece cadere un vaso prezioso, rompendolo in mille pezzi.
"Jack!"
"Sempre e solo tu! Non puoi stare più attento?" chiese in
tono scocciato il fratello di mezzo.
"Mi dispiace." mormorò in tono dispiaciuto Jack, tenendo
bassa la testa.
MI RENDO PERFETTAMENTE CONTO CHE QUESTO CAPITOLO E' PIUTTOSTO CORTO, MA
ERA UN EPILOGO. PENSAVO DI SCRIVERE UN SEGUITO, DOVE RACCONTERO' LE
VICENDE DEI LORO FIGLI :) SPERO CHE LA NOTIZIA VI FACCIA PIACERE :)
QUESTO E' IL SEGUITO :http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1240613&i=1 |