Mi sono vestita molto stile hip hop stasera per
uscire con Luca e i suoi amici, non ne conosco nemmeno uno mi sa, forse
giusto un paio, Luca mi ha detto che hanno organizzato un festino in un
garage, si è raccomandato di stare vicino a lui
perché sono nuova dell’ambiente e non so come
funziona. Non ho capito bene il senso delle sue parole, ma ha detto che
una volta li capirò di che si tratta. I discorsi di stamane
su Nick mi hanno fatto passare il pomeriggio a piangere pensando a lui,
vorrei odiarlo perché sarebbe tutto molto più
semplice così, invece ne sono ancora innamorata e, il
sentire che sembra che stia male mi fa stare da schifo, ripenso alla
nostra ultima telefonata, forse sono stata troppo dura con lui ,forse
dovrei richiamarlo.
Forse…forse….forse….
Il suono del citofono, Luca è qui sotto casa, e stranamente
sono già pronta. Lo stupirò questa volta. Mentre
raggiungo Luca alla macchina mi faccio una promessa: stasera non devo
pensare, mi devo solo divertire!!!
“Ciao!!!” – urlo euforica.
“Hey!! Che splendore che siamo questa sera, sei proprio un
bel tipetto!!”
“Lo so grazie!!!”
“Mi fai morire quando fai così!!!”
“Solo quando faccio così?? Ma
Luca…..”
“Di solito mi fai impazzire.”
“Già va meglio.”
Luca mette in moto e, mentre raggiungiamo il luogo del festino, non fa
altro che riempirmi di complimenti e prendermi in giro allo stesso
tempo.
Siamo arrivati, posa la macchina e fa un paio di telefonate per farsi
aprire, tutto sembra tranne il luogo di una festa. Scendiamo
giù ad un garage pieno di luci psichedeliche e gente che
balla e si diverte, gente su divani che parla animatamente. Luca mi
prende la mano e mi ripete le sue raccomandazioni, ci avviciniamo ad un
gruppo di ragazzi che, come benvenuto, ci porgono in mano due bicchieri.
“Sono cocktail di benvenuto.”
“Grazie fratello, Elena vacci piano, sono alcolici.”
“Luca non sono una bambina, lo reggo bene
l’alcool.”
“Certo, immagino le notti brave in America….oops
scusa, io…”
“Tranquillo.”
Sperando di cancellare quelle parole, butto giù il miscuglio
contenuto nel bicchiere, è fortissimo e sento tutta la gola
andare in fiamme, strizzo gli occhi e stringo forte la bocca: che
sapore disgustoso, ma che roba è?
“Forte eh?”
“Mica tanto!!!”
“Ganza la tua amica Luca, hey piccola ti va di un giro di
ruhm e pera?”
“Perché no?”
“Elena, non esagerare però…”
“Dai, luca non fare il moralista, ruhm e pera anche per te,
daaaai!!”
Ho voglia di non pensare, di abbandonarmi all’oblio e, anche
se so che bere non è la soluzione giusta ai miei problemi,
stasera mi aiuterà a non pensare.
Ho bevuto un po’ di tutto, sto decisamente fuori, barcollo
quasi, gira tutto, ma non penso, rido, vedo il mondo che gira e rido,
sento le voci amplificate al massimo e rido, Luca è qui
vicino a me, mi tratta ancora da bambina, lo abbraccio o meglio mi ci
butto addosso e rido, non riesco a non ridere, Luca mi sta accarezzando
il viso, non so che intenzioni abbia, non riesco a essere lucida,
continuo a ridere, in fin dei conti mi fido di lui, so che non ci
proverebbe mai adesso che sono in questo stato, mi sta facendo da
guardia del corpo.
“Hey, mi allontano un attimo. Sta ferma qui, ok??”
“Ok. Dove vuoi che vada??”
“Torno subito.”
Mi sa che deve andare in bagno, anzi no, quella li in fondo
è Lisa, la sua ex, stanno parlando, l’ho sempre
odiata quella tipa. Un amico di Luca si è avvicinato a me,
sorride,sta fumando ma non è una sigaretta.
“Hey piccola, ti va un tiro?”
“EH?? Nono, però se hai una sigaretta, le ho
finite tutte stasera.”
“Certo, ecco tieni, sicura che non ti va un tiro?? Guarda che
è erba, non fumo. Roba di qualità!”
“Ohhhh ma che cazzo fai?? Lasciala
stare….”
Luca è corso verso di noi.
“Le ho offerto solo di fumare, calmati, anzi fatti tu un
tiro.”
“Non mi va stasera…..”
“Lucaaa allora fumi?? Ti fai le canne??”
“A volte Elena, cioè…”
“Voglio provare!!!!!!”
“Non credo sia il caso, dai…già sei
fuori…!”
“Ti prego, non è la prima volta che fumerei
erba.”
Sto mentendo spudoratamente, ma so che l’unico modo per non
farmi trattare da bambina da Luca è togliergli tutte le
responsabilità dei miei gesti, continuare a calarmi nel mio
personaggio. Come volevasi dimostrare ha funzionato, mi passano la
canna e mi faccio più di un paio di tiri, la mia testa ora
è davvero leggera, sto bene, la vita mi sembra diversa.
Qualcosa vibra nella tasca dei miei pantaloni, è il mio
telefonino, lo prendo e guardo il display: NICK!!! Non esito nemmeno un
istante e rispondo, questa roba funziona, non capisco nulla.
“NICKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK!!!!!!!!!!”
“Elena, tutto bene??”
“Sto benissimo!!!”
“Elena, ma dove sei??”
“Sto benissimo, davvero, non preoccuparti.”
“Si, ok, ma dove sei??”
“A una festa….”
“Ma hai bevuto??”
“Chi io?? Nick ma per chi mi hai preso?? Sono
lucidissima!!!”
“Ok…volevo dirti che….”
“….cosa??”
“…ti voglio bene…”
“….e io ti amoooooooooooooooo ma tu non mi vuoi
più, non lo trovi divertente??”
“…forse non dovevo
chiamarti….scusami…”
Ha messo giù, ma non sto male, prendo il mio bicchiere e
butto giù un po’ di vodka, non fa
male….non fa male…..niente fa più
male…..
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