Capitolo 2
La mattina seguente Kira si svegliò a causa di uno strano
odore. Era… dolciastro e… disgustosamente delicato! Aprì velocemente gli occhi e
si ritrovò davanti al naso dei fiori di glicine. Starnutì e si alzò di scatto
cercando di capire dove diavolo si trovava. Solo dopo un attimo si ricordò del
demone e della missione affidatagli da suo padre, così cercò con lo sguardo…
come aveva detto di chiamarsi..? Ah, già! Laira. La vide poco distante che
faceva delle collane con dei fiori di… di glicine! La dea sospirò rassegnata e
scosse la testa per quanto era infantile il demone, poi sibilò gelida:
- Stupida ragazzina, cosa ci fa questa roba puzzolente accanto
a me!!!- Laira la guardò sconcertata e poi le regalò uno dei suoi meravigliosi
sorrisi e disse:
- Oh, ti sei svegliata!... guarda che "quella roba puzzolente"
come la chiami tu, non è nient’altro che glicine, ed in teoria dovrebbe
profumare! Credevo ti avrebbe fatto piacere…- Kira disse subito:
- bhè, non mi fa piacere, quindi vedi di non mettermi mai più
sotto il naso una roba del genere!- Laira fece un verso rassegnato e
sussurrò:
- Chiamarli fiori o glicine le costa troppa fatica…- Kira la
fulminò con lo sguardo e la ragazza si zittì. Improvvisamente la dea si irrigidì
e subito dopo disse:
- Devo andare via un attimo, tu resta qui.- Laira annuì e
l’altra ragazza se ne andò lasciandola sola.
Kira si diresse a passo spedito verso un boschetto e ben presto
si ritrovò davanti ad un bellissimo ragazzo con i capelli castani e gli occhi di
due colori diversi: uno azzurro ed uno dorato, come i suoi, gli stessi occhi e
lo stesso sguardo gelido. Nell’uomo davanti a lei c’era anche del divertimento,
cosa che in quelli di Kira si scorgeva di rado. Kira ghignò:
- Homura… Cosa ci fai qui?- l’interpellato si mise una mano
sulla fronte e disse con fare melodrammatico:
- Oh, Kira! Figlia mia! Perché ti ostini a chiamarmi per nome?
Non potresti chiamarmi paparino?- la dea lo guardò male come al suo solito, e
poi rispose:
- Certo, magari in un’altra vita.- il dio le sorrise e si mise
ad osservarla.
Kira stava per chiedergli che diavolo volesse quando il padre
le saltò letteralmente addosso abbracciandola e urlando:
- Oh bambina mia!!! Mi manchi già!!! Come faremo a stare tanto
tempo lontani??- la dea rispose alquanto scazzata:
- Che diavolo vuol dire "tanto tempo"? Doveva essere questione
di un paio di giorni, no?- il padre della ragazza si staccò e sospirò
profondamente poi le disse:
- La situazione è un po’ più… complicata. Ci sono delle
condizioni. Non potete uccidere né il bonzo né i tre demoni che l’accompagnano e
prima di recuperare il sutra dovete avere la loro piena fiducia.- la dea era
abbastanza sconvolta:
- Quindi fammi capire, io dovrei portarmi dietro quella stupida
ragazzina, andare da quattro perfetti sconosciuti, trovare un modo per
convincerli a portarci con loro nel loro viaggio,conquistare la loro fiducia e
poi finalmente rubargli il sutra? E perché mai questa semplice operazione di
recupero dovrebbe durare così tanto? Non sono il giocattolino di Kanzeon!-
Homura rispose evidentemente stupito:
- Ed ora cosa centra Kanzeon?- la ragazza sbuffò:
- Mi sembra ovvio che sia lei a volere tutto questo perché in
caso contrario non si divertirebbe!!!- il dio sorrise divertito dalla facilità
della figlia di capire i piani della divina Kanzeon, poi sospirò un "i piani dei
superiori non si contestano" dopodichè diede un veloce bacio alla figlia e
sparì.
La bella dea fece ritorno alla grotta dove trovò la ragazza che
dormiva, la svegliò in modi non troppo gentili e poi le spiegò la situazione. Il
demone stette ad ascoltare tutta la spiegazione in silenzio e poi annuì felice
dicendo:
- Così magari potrò trovare quell’uomo!- Kira fece
un’espressione incerta:
- Quale uomo?- la risposta arrivò prontamente:
- Quello dei miei sogni!-
- Guarda che il principe azzurro non esiste…-
- Ma no! Cosa hai capito! Intendevo dire un uomo che continuo a
sognare… Ormai è più di un mese che mi appare sempre in sogno. Ha i capelli
rossi, lunghi e gli occhi dello stesso colore. Mi sembra di averlo già visto, ma
in realtà non lo conosco…-
- Tzk, e chi ti da la certezza che esista veramente? Magari è
solo il tuo ideale di uomo e te lo sogni.- Laira sorrise:
- Fa niente! Se anche così fosse voglio provare a
cercarlo!-
- Fai come vuoi…-
- Comunque dov’è che andiamo a cercare questi qui? Tu sei una
dea no? Dovresti saperlo…- Kira era senza parole:
- E come fai a sapere che sono una dea?-
- L’ho sentito dall’odore! Però è strano… hai tre odori
diversi… di dio, di demone e di essere umano…- Alla giovane arrivò prontamente
una scarpa in testa:
- Ahi!! Ma cosa ho detto?? Bhè, ma in fondo è normale che hai
questi tre odori, hai detto di essere nata dalla terra e a questo si deve il tuo
odore demoniaco… mentre per quanto riguarda gli altri due… mah, devi essere
figlia di un semidio!... Ahi!! Finiscila!!- altra scarpa in testa per farla
stare zitta. La dea non si sprecò neanche a rispondere e passò direttamente a
spiegarle come li avrebbero incontrati:
- Visto che come dici tu sn una dea ed ho abbastanza poteri, li
indurrò a dirigersi nel paesino qui vicino.- Laira sgranò gli occhi:
- Puoi comandare la loro volontà?!-
- Sì, ma in modo limitato. Sai… il libero arbitrio…-
- Oh…- la ragazza era abbastanza impressionata. Kira si rimise
le scarpe e senza dire niente si incamminò. Laira seguì la dea senza dire
niente.
Ben presto arrivarono nel paese vicino, non quello sterminato
da Laira, un altro, e cercarono un albergo dove poter passare la notte. Ne
scelsero uno in centro che era l’unico in cui, entrando, non trovavi i topi a
darti il benvenuto. Al bancone c’erano quattro ragazzi uno più strano
dell’altro. Uno con i capelli neri e gli occhi verdi, cn una specie di monocolo
sull’occhio, uno con i capelli e gli occhi rossi che ci stava provando cn la
ragazza al bancone, un biondino dagli occhi ametista con un vestito che definire
assurdo è un complimento e uno… uno… maledizione!!! La ragazza biascicò un
"arrivo subito" ed uscì in strada, fece velocemente il giro della casa e fece un
"salto a casa". Appena arrivata nel mondo celeste iniziò ad urlare:
- Dannati figli di vostra madre!!!!!!!!!!!! Venite fuori
subito!!!!!!! HOMURA!!!!!!!!!! KANZEON!!!!!!!!!!!- gli altri dei erano
abbastanza sconvolti dall’irruenza della ragazza, ma lei non ci fece caso come
al solito. Improvvisamente spuntò fuori Kanzeon che disse sorridendo:
- Oh, mia cara! Ma tu non dovresti essere fra gli esseri umani
ora?- a Kira ormai usciva il fumo dalle orecchie:
- Dannata vecchia! Come se non sapessi che eri lì a guardarti
la scena! Adesso è tutto più chiaro! Non vuoi che li uccida perché quel moccioso
è mio fratello!!- Kanzeon sorrise divertita:
- Bhè, non solo. Fra di loro c’è anche il fratellastro/zio di
Laira- Kira sbarrò gli occhi:
- Schifosa mummia, ecco perché me la stai facendo portare
dietro!- Kanzeon ridacchiò:
- Ovvio! E comunque non voglio che tu li uccida perché fra di
loro c’è anche mio nipote!- Kira si accigliò e stava per chiedere spiegazioni,
ma Kanzeon la mandò via, così dovette per forza tornare da Laira. Quando entrò
la vide che parlava animatamente con il rosso e quando anche lei individuò la
dea le corse incontro e disse:
- Indovina Kira! Quel ragazzo è quello del mio sogno!- Kira
sussurrò:
- Lo so. Poi parliamo…- si interruppe scocciata e guardò verso
suo fratello che la stava fissando con insistenza. Lei per niente felice della
cosa gli disse con il suo solito modo gentile:
- Bhè, che hai da guardare? Vuoi una foto?- Goku rispose:
- no, è solo che mi ricordi qualcuno…- il moro disse:
- Ci credo Goku, ti assomiglia da morire!- il ragazzo
rispose:
- Tu dici Hakkai?- Kira disse:
- Come hai detto che si chiama?- il ragazzo chiamato Hakkai
sorrise:
- Si chiama Son Goku, il ragazzo biondo è Genjo Sanzo ed io
sono Cho Hakkai, molto lieto.- nel frattempo Laira aveva continuato a parlare
con il rosso e ben presto aveva urlato:
- Kiraaaaaa!!!- la dea, molto scocciata, aveva risposto:
- E ora che diavolo c’è da urlare?- la ragazza disse:
- Lui… lui… si chiama Sha Gojyo! Sha, capisci?- Kira disse
rassegnata:
- Certo che capisco, non sono mica scema, sai?- Hakkai
disse:
- Possiamo sapere i vostri nomi?- la dea rispose subito:
- Son Kira- il silenzio calò sui quattro giovani, ma non durò
molto, poiché Goku le saltò subito al collo urlando:
- HO UNA SORELLA!!!- la dea vide chiaramente il bonzo
irrigidirsi, così decise di non spostarsi e di assecondare il fratello. Subito
Sanzo affermò:
- Non puoi essere sicuro che lei sia tua sorella, quindi
staccati da lei!- Kira ghignò fra sé e sé, e pensò che probabilmente si sarebbe
divertita a far impazzire quel bel biondo… poi disse:
- Veramente io sapevo di avere un fratello di nome Goku, ma non
sapevo chi fosse.- Sanzo fece una strana espressione:
- E perché mai ti dovrei credere?-
- Infatti non sei obbligato- Laira subito le disse:
- Kira!! Non mi avevi detto di avere un fratello però!- la dea
era senza parole, ma subito si riprese:
- Ci conosciamo da ieri idiota! Non siamo mica così intime!-
Gojyo alla notizia rimase scioccato:
- No! Una versione di Sanzo al femminile! Che tragedia!- Laira
rise:
- Sarà dura tenere dietro a tutti e due!- Nello stesso momento
arrivarono un’harisennata in testa a Gojyo e una scarpa addosso a Laira. Goku
rise sempre abbracciato alla sorella. Sanzo iniziava ad essere alterato, così la
dea, per innervosirlo ancora di più, decise di cambiare argomento, sempre con il
fratello stretto a sé. Parlarono dei vari viaggi ed infine decisero di
continuare il viaggio insieme, nonostante Sanzo si fosse opposto in modo
abbastanza evidente. Poi ci fu il dramma:
- Dove avete intenzione di dormire?- chiese Hakkai in tono
gentile. Kira rispose gelida:
- Pensavamo di passare la notte qui.- la dea vide chiaramente
l’espressione contrita sul volto di Sanzo, ma decise di far finta di niente.
Alla fine decisero le divisioni: i due Sha sarebbero stati in camera insieme
per… "parlare"… Non che lei ci credesse molto dal modo in cui la ragazza fissava
il rosso… Comunque, Hakkai sarebbe andato in camera con Goku poiché gli era
venuta la febbre nonostante i suoi continui lamenti per voler stare con Kira e
quest’ultima… bhè, si sarebbe dovuta sorbire Sanzo…
Andarono tutti nelle rispettive camere per dormire, ma per
quattro di loro sarebbe stata una lunga notte….