La notte che Jane Austen passò nella residenza londinese dello
zio di Mr. Lefroy fu la più importante della sua vita.
Mentre l'aria della capitale era impregnata dei segreti che gli amanti
si sussurravano nei letti, il personaggio più celebre della
letteratura, Fitzwilliam Darcy, prendeva forma sotto l'inchiostro della
penna appartenuta alla scrittrice.
Per Jane fu fin troppo facile descrivere il carattere di Mr. Darcy; Tom
Lefroy era il modello vivente degli spocchiosi che si credevano
superiori alla loro compagnia, per quanto desiderabile essa potesse
essere. Elizabeth Bennett, al contrario, era il riflesso della persona
di Jane; il suo carattere rispecchiava quello della scrittrice,
partendo dai modi, per finire sulla battute ironiche che rivolgeva a
Mr. Darcy.
Jane Austen scrisse "Orgoglio e Pregiudizio" per avere il lieto fine che lei non avrebbe mai avuto.
Sposarsi senza sentimento? Quale senso oscuro ha, allora, il
matrimonio, se celebrato tra due giovani che si uniscono per interesse?
Sposare Tom Lefroy? E fare un torto a tutte quelle bocche a cui lui
toglieva la fame, con il misero assegno di mantenimento del proprio zio?
Jane Austen non lo avrebbe mai fatto.
Sacrificò la sua felicità per farla vivere incessantemente nei suoi personaggi.
Parole: 198
Angolino per me:
Okay, è una schifezza, non linciatemi.
Però, oh, io amo Jane Austen, e dopo aver visto Becoming Jane (che l'amica che me lo ha consigliato sia lodata)
E va beh, fatto sta che appena ho visto Anne mettere la penna sul foglio e mettersi a scrivere ho pensato:
Se si mette a scrivere Orgoglio e Pregiudizio, allora alla fine del film ci scrivo una fan fiction.
Ed eccomi qua, infatti.
E' una storia senza pretese, ovviamente.
E una piccola recensione sarà sempre gradita.
Lunga vita ai romanzi di Jane Austen.
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