Da quando era stato in grado di camminare di nuovo, Wander aveva fatto una promessa a sé stesso e a chiunque fosse stato in grado di sentirlo, presente o non: durante ogni stagione secca avrebbe viaggiato, per un mese esatto, per portare rispetto ai guardiani caduti.

Mono era solita accompagnarlo, ma l’avanzare dell’età l’aveva legata alla sicurezza di un tetto e di un focolare, e, per quanto lasciarla sola lo tormentasse, sarebbe stato ben peggio se avesse mancato anche solo una volta a quel tragico appuntamento con la sua coscienza.

Una mattina lontana, oltre il ponte e le valli, sull’isola sospesa in mezzo al lago, vide un piccolo fiore spuntare dal tumulo di terra e pietra.

Si permise di credere che fosse un primo cenno di perdono.

Fine