Those left behind

di Mana Sputachu
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Those left behind

 
 
C’è un silenzio irreale sulla Serenity.
Escluse le chiacchiere di circostanza durante i pasti, nessuno parla. Non che ci sia molto da dire, in realtà.
Nessuno dell’equipaggio ha ancora provato a parlare con Zoe.
È difficile trovare le parole giuste in questi casi; se poi la persona a lutto si comporta come se nulla – o quasi – fosse accaduto, cercare di darle conforto diventa ancora più difficile.
In realtà Zoe si sente sollevata dal fatto che nessuno abbia ancora cercato di parlarle, perché sa che basterebbe anche solo uno sguardo pieno di compassione per far crollare le sue difese. Preferisce soffrire in silenzio, lasciarsi consumare da quel dolore atroce che ormai accompagna le sue giornate; ogni suo gesto è meccanico, vuoto, movimenti ripetitivi che la distraggono da quel pensiero che cerca di farsi strada nella sua mente, ma che si rifiuta di far affiorare perché teme di crollare sotto il peso della consapevolezza.
Wash non c’è più.
Wash è morto.
A farle compagnia ogni mattina, in quel letto ormai troppo grande, c’è solo il dolore di averlo perso troppo presto.
E così i giorni si susseguono, tra lavori poco impegnativi e pasti frugali consumati in silenzio, in cui solo gli strani soliloqui di River fanno da sottofondo.
Ed è proprio quest’ultima che, inaspettatamente, riesce in quell’impresa che nessuno aveva ancora tentato.
“Lui è ancora qui.”
“Come…?” chiede Zoe, voltandosi verso la ragazza, impegnata a pilotare la Serenity – perché qualcuno deve pur farlo, adesso.
“Lui è ancora qui” ripete “anche se noi non lo vediamo. Anche se la sua forma è diversa, e non può parlare o toccarti… lui è qui con noi. E capisce quanto ti manca.”
Zoe è stupita dalle parole di River, così sensate e, soprattutto, toccanti; sembra persino convinta di quanto dice, e chissà che non sia lei ad avere ragione…
“Va tutto bene” continua, fissando le stelle “lui e il Pastore Book stanno bene, adesso.”
Zoe si concede finalmente le lacrime che si è negata per tutto quel tempo.
Lui sta bene.
“Stanno tutti bene” ripete River, e Zoe per una volta vuole crederle.
 
 
 
 
 
 
 
Flashfic post-Serenity scritta per la Staffetta in piscina della community lj Piscina di prompt, con il prompt Firefly, Zoe/Wash, "I lost you so early/The days went so fast/You don't know how i prayed every day" (Don't you cry - Kamelot). Wash ;____;
Il titolo è un omaggio alla serie a fumetti basata su Serenity.
 
Mana




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