La mano

di Mendori
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Il killer
 

L’assassino procede con ostentata sicurezza, silenzioso.
Si muove su otto punti stabili, pilastri che lo rendono padrone della realtà in cui si muove, e gli permettono di agire con efficienza e precisione quasi ammirevoli.
Osservandolo immobile dalla sua comoda postazione, L glielo riconosce: è un vero maestro nella sua macabra arte. Tuttavia, non può fare a meno di essere in qualche modo affascinato anche dalla miserabile cecità che gli impedisce di avvertire il pericolo incombente.
Così sicuro di sé, non sospetta affatto di stare per finire nelle sue mani. Beh, forse non proprio nelle sue.

“Watari, c’è un ragno!”

 

 

 

 

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Che dire… è tornata la stupidera? XD
Mia zia mi ha regalato per scherzo un libro per ragazzini sugli insetti –categoria animale che mi spaventa profondamente- e altre amenità simili, e cavolo, si sta rivelando sorprendentemente ispiratore. :’D
I ragni, poi, sono davvero dei predatori terribili.


 

 





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