Non so bene
perché ma questa storia mi si è praticamente scritta da sola,
non
appena ho letto il titolo… anche se tutte le volte che la rileggo avr
ei
voglia di prendere Roy a randellate finché
non
gli venga la buona idea di aprire gli occhi e accorgersi di una certa donna,
che guarda caso è anche il suo miglior tenente… Una di queste
volte, lo farò sul serio.
1. Military personnel (Personale militare)
Mentre lui si passava la mano tra i capelli per
l’ennesima, disperata volta, gli avrebbe detto volentieri di lasciar
perdere: se c’era qualcosa di indomito e ribelle al mondo, quel qualc
osa
erano i capelli di Roy Mustang. Erano la sua
caratteristica e forse proprio una di quelle che lo rendevano tanto
affascinante.
Gli avrebbe chiesto di non esagerare con la colonia.
Gli avrebbe consigliato di comprare qualcosa di diverso da
un mazzo i margherite, considerando che era Dice
mbre e
le poverine si stavano congelando, su quella scrivania.
Gli avrebbe intimato di cambiarsi quella orribile crav
atta
nera che gli dava un’aria troppo seria, quasi da funerale.
Gli avrebbe detto che in qualsiasi modo avesse deciso
di
vestirsi, in divisa o meno, sarebbe rimasto l’uomo più
affascinante nell’arco di 100 chilometri,
sempre.
Lo avrebbe pregato di lasciar perdere la prenotazione
in
quell’assurdo e costoso ristorante: con un uomo del genere, a qualsia
si
donna sarebbe venuta voglia di saltare la cena e passare direttamente al
dessert. A casa sua.
Ma soprattutto, lo avrebbe implorato di non uscire con
quella donna, l’ennesima tra tante, stupenda ma inutile, appariscente
ma
vuota, sorridente ma falsa, che non era lei.
Che non sarebbe mai stata lei.
Invece gli augurò una buona serata, scattando sull’attenti e cercando di portare con sé
quel
sorriso appena abbozzato che le rivolgeva sempre prima di congedarsi.
Gli disse solo “Buonanotte, Colonnello.” .
Perché Riza Hawkeye era un soldato, il suo soldato, il suo
tenente. Non la sua donna.
Solo una tra i tanti militari, del suo personale.