Sentimenti inaspettati

di Madin
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Ciao! Questa è la mia prima Fan Fiction e vorrei che dopo averla letta commentiate! Mi piacerebbe sapere il vostro pensiero... che ne pensate della trama? Grazie mille in anticipo :P QUESTA è UNA RIVISITAZIONE DELLA STORIA, NUOVA VERSIONE.


Se quel giorno non fossero andati nella foresta, se quel giorno non avessero fatto l'incantesimo, se quel giorno non avessero avuto paura.
Per evitare di scatenare una guerra che avrebbe coinvolto tutto il mondo magico, i tre amici: Harry, Hermione e Ron decisero di recarsi nella foresta per discutere dell'imminente catastrofe magica.
-Non dovremmo essere qui!- disse Ron mentre scavalcava un enorme radice di un'enorme albero che gli sbarrava la strada.
-Piantala Ron! Dobbiamo farlo!- rispose Hermione continuando a seguire Harry con la bacchetta alla mano. Si inoltravano nella foresta con un'insolita nebbiolina azzurra che aleggiava sui loro piedi, impedendogli la vista.
-Ha ragione lei...- disse Harry Potter -Dobbiamo salvare le persone a cui teniamo di più. Non possiamo rischiare di farli uccidere solo perché abbiamo paura.- il bambino sopravvissuto era stato un po' incerto sull'idea che era venuta in mente alla sua amica. Era una cosa rischiosa e sapeva che, una volta accettato, non avrebbe potuto più tornare indietro.
-Ma io non ho paura. Solo vorrei che non dovessimo farlo!- continuò Ron che tremava e cercava di non rimanere indietro.
Avanzarono nella foresta e nella nebbia che le conferiva un'aria spettrale. Si fermarono una volta arrivati al centro e sfoderarono le bacchette. Hermione aveva studiato l'incantesimo per tutta la settimana, imparandolo a memoria. L'idea le era venuta così all'improvviso: stava studiando in biblioteca, in verità stava leggendo una storia ma agli altri sembrava che lei stesse facendo ciò che faceva sempre. Dopo le venne un'illuminazione, e così iniziò a documentarsi, a cercare nei libri tutto ciò che avrebbe potuto dargli una minima speranza di non entrare in guerra con Lord Voldemort.
-Forza ragazzi, è la nostra unica speranza.- disse Hermione -Sono contenta di avervi qui... noi tre abbiamo condiviso tanto.-
-Anche per me è stato bello. Penso che vorrete parlare un po' voi due, vi lascio da soli mentre io cerco di schiarirmi le idee...- disse Harry rivolto ai suoi amici e si allontanò.

-Ha ragione lui. Devo parlarti Hermione: so che proviamo qualcosa l'uno per l'altra e mi dispiace doverti lasciare proprio adesso...- lei lo guardò tristemente mentre una lacrima le scorreva sulla guancia.
-Non dispiacerti. Lo facciamo per una buona causa...- disse lei asciugandosi le lacrime e accarezzando la guancia del ragazzo amorevolmente.
-Vorrei poterti dire cosa provo per te senza balbettare...- i due risero di gusto e Harry tornò proprio in quel momento con la bacchetta in mano.

-Reciterò io l'incantesimo.... creo di essere quella più adatta dato che lo so a memoria.- disse Hermione -Preparatevi.- si disposero in cerchio e la ragazza iniziò a parlare -Confundus Oblivion Intengo Tempo!- l'aria intorno a loro iniziò a vorticare, vorticare così veloce da creare una tromba d'aria che scaraventò i ragazzi in aria e li fece ricadere con un grande tonfo su una superficie dura ma al tempo stessa morbida, si guardarono intorno, erano caduti sulla sabbia. -Dove siamo?- chiese Ron che già batteva i denti per la paura.
-Non lo so...- rispose Harry -Non mi sembra famigliare...-
-So io dove siamo. Credo di averne sentito parlare.- disse Hermione alzandosi e togliendo la sabbia dai vestiti. -Siamo nel posto giusto. Qui è nato Voldemort.-
Harry si guardò intorno stupito, trovarsi faccia a faccia con quel luogo gli faceva paura, lì erano nati tutti i suoi problemi e soprattutto era nato colui che aveva ucciso i suoi genitori e tantissimi altre persone innocenti.
Ron prese la mano di Hermione e l'accarezzò lievemente, era davvero terrorizzato.






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