Jack e Stephen
Fu la campana che suonò i tre colpi all'alba a svegliare
Jack Aubrey. Allungando le braccia si alzò dall' amaca ancora
avvolto dal torpore del sonno, i suoni parevano ancora lontani come
appartenessero ad un mondo sfuocato, confinante. In quel
momento qualcuno bussò alla porta della cabina e una testa
sgusciò dentro dopo che la porta fu aperta ''come state stamane
Jack? il riposo vi ha giovato?''
'' e voi buon amico avete fatto un buon riposo? il mio, credo, sia stato
il più bello e forse il più lungo concessomi finora. I rumori monotoni della nave mi hanno cullato...
finchè non mi sono addormentato.''
'' anche il mio è stato alquanto ristoratore ...'' rispose
Stephen Maturin stranamente sorridente dopo molto tempo con le braccia
conserte dietro la schiena. '' Ma dov è finito quel cane di
Killick col mio caffè. Killick?'' tuonò Jack, in quel
momento Killick arrivò con una
tazza di caffè bollente e fumante, il cui aroma si diffuse per
tutta la stanza e che risvegliò finalmente Jack dal sonno, insieme a
qualche fetta di pancetta affumicata. '' Eccomi eccomi, sempre a
pretendere nemmeno un grazie ogni tanto sempre a gridare
....''così brontolò Killick poggiando la colazione sul
tavolo e allontanandosi verso la porta ''oh finalmente. Ne gradisci una
fetta Stephen?Io non credo che ne profitterò per oggi'' '' oh no'' rispose l'amico '' ho già avuto
la mia
porzione ma ti prego di non ricorrere solo ad un caffè corretto
col rum per rinfrancare il cuore dalle tue fatiche, ricordati la cura
di acqua calda miscelata a qualche grammo di orzo...'' '' non
preoccuparti, ho dato disposizione a Killick affinchè me ne
prepari almeno due tazze ogni giorno''disse Jack spezzando le parole in bocca al dottore.
L'ansia e l'attesa per la
cattura di nuove prede avevano spossato Aubrey e messo a dura prova i
suoi nervi nonchè il suo stomaco:soffriva di continui crampi , tali che
non riusciva a ingurgitare nemmeno un boccone.
Erano in pieno Atlantico. Nei
giorni precedenti il capitano Aubrey
aveva ricevuto notizie di navi corsare arruolate dalla flotta francese
decise a
bloccare ogni rifornimento alle navi da guerra inglesi. Ma non solo gli
approvvigionamenti preoccupavano Jack: l'ammigliarato nel momento in
cui gli aveva consegnato nave e missione l' aveva avvertito che
nuovi ordini sarebbero dovuti arrivare a quattirdici giorni
dalla partenza. Gli stessi ordini sarebbero stati consegnati ai
capitani di altri tre navi: The Indefatigable sotto il comando
del cap. Theodor J. O' Maley, la Ayax sotto il comando del cap. Edward
Theme Collins e la Medea sotto il comando del cap. Henry Jacobson,
rispettivamente una fregata da sessantaquattro cannoni, un
vascello di primo rango da centotrenta cannoni ed uno di secondo rango
da ottantaquattro cannoni.
I quattordici giorni erano scaduti e gli ordini non si fecero vedere
neanche a cercarli con il più potente cannocchiale della Terra:
che i francesi potessero essere stati messi al corrente di tale fatto,
che avessero trovato la nave incaricata di consegnare i documenti
recanti le nuove manovre inglesi sull' Atlantico a Jack?!?.Questi
pensieri occupavano la mente del comandante della Surprise mentre
scrutava il cielo sul ponte di coperta e con la bevanda prescritta da
Stephen in mano. Le nuvole filavano via in direzione Nord-est veloci a
raggiungere l'orizzonte tirate da un forte vento di libeccio,
''grigiaste e pericolose'' pensò Jack: turbavano il movimento
della nave nella direzione opposta tanto che dovette ordinare di mettere la nave alla cappa, di lì a poco si sarebbe
scatenato un temporale, un altro ostacolo che prolungava l' attesa di
quei dannatissimi ordini.''Maledette...''
'' Sig. Pullings ordinate nave alla cappa, chiamatemi quando la
manovra sarà terminata'' '' Aye aye sir. Nocchiere vele di
gabbia sopravvento, nave all' orza ..... Bonden manovra
di virata direzione Sud sud-ovest.''
Bonden corse al timone '' Aye.signore!!''gridò ma la sua
risposta fu interrotta dal tuono il cui suono fece vibrare gli assi del
ponte ''
Cominciamo bene... forza forza volete essere scaranventanti fuori dalla
nave muovetevi con quelle funi.'' urlò Pullings osservando gli
uomini ancora impegnati a liberare le vele. '' vele di gabbia issate
signore'' rispose prontamente il quartiermastro; il rumore del legno che strusciava contro
l'albero avvisava che il pennone stava ruotando. Ad un certo punto il
rumore s'interruppe, le vele si gonfiarono e il vento cominciò a graffiare contro di
loro. Così la nave cominciò a
virare prendendo il vento di libeccio, cominciò a
oscillare facendosi guidare dalle onde del mare increspato e scuro.
Bonden continuò a stringere con forza il timone per impedire che
le onde lo strapassero via. '' vele di cappa forza portatele a riva,
maledetti selvaggi'' ruggì il comandante in seconda.
Jack poteva sentire le urla dalla sua cabina, gli scalpiccii delle
scarpe dei marinai gli tamburellavano sopra la testa, se
la stava cavando bene Pullings: era una manovra dura da fare con
estrema velocità se non si voleva trovarsi nel bel mezzo della
tempesta. Seduto e intento a
osservare delle carte Jack non fece nemmeno caso al moto della Surprise
quando si portò a tre quarte verso est quasi completamente
girata, ma
il tavolo con i fogli stava ondeggiando sotto di lui,
cercava di capire quali mercantili inglesi prossimi alla loro
rotta potessero essere a rischio. Eppure sembrava che le navi
segnate sulla carta si stessero muovendo da sole in simultanea al moto
ondoso. I movimenti causati dal temporale impedirono a Jack di leggere
le carte, così
decise di abbandonare i propri propositi per spronare i suoi uomini a
chiudere quella manovra.
Velocemente si ritrovò in coperta dove la pioggia cadeva
insistentemente.
Jack strabuzzò gli occhi per liberarsi di
quelle gocce, il comandante in seconda gli si
avvicinò porgendogli un impermeabile '' nave in cappa finalmente
signore'' ''Bene così sig. Pullings mi sono risparmiato la voce
per qualche altra occasione'' rivolgendo lo sguardo al ragazzo che gli
rispose con un sorriso. Proprio in quel momento '' Vele, Vele al
mascone di dritta'' disse la vedetta cercando di vincere scrosciare della pioggia....
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